Marvel Zombies vs Army of Darkness

Soggetto e sceneggiatura: John Layman
Disegni: Fabiano Neves
Colori: June Chung
Copertine: Arthur Suydam

Viaggiando di universo in universo, nella sua lotta infinita contro i Deaditi, Ash si trova catapultato in una città invasa da orde di supereroi morti e risorti. Per fermare l’ennesimo sporco gioco dei Deaditi, dovrà cercare ancora una volta il Necronomicon, e stendere tutti a colpi di motosega.

Crossover bizzarro, questo Marvel Zombies vs Army of Darkness, che porta in un ring spaziodimensionale supereroi in calzamaglia vogliosi di carne umana, e fragorose rasoiate sarcastiche a opera del più grande supereroe del terrore, Ashley J. Williams.

Con simili basi di partenza, è facile capire come sia l’ironia la carta vincente di questo centinaio di pagine colorate. Non che John Layman abbia trascurato l’intreccio (in un momento in particolare la costruzione narrativa riesce anche a strappare l’applauso, per ingegno e originalità), ma la trama vive soltanto in funzione dello strabordante umorismo di Ash, che deride i resuscitati con la stessa facilità con cui li squarta.

Non c’è molto altro da scoprire in questo volume, se non le tonnellate di battute e di gag comiche riuscitissime. Nessuna psicologia, nessun approfondimento, nessuna spiegazione. Le cose accadono per volontà cosmica, e Ash le affronta con un carisma semplicemente irresistibile.

La stravagante avventura di Ash è accompagnata da matite ispirate e ricercate, che creano personaggi particolareggiati e, tolto qualche muscolo di troppo e un paio di misure in eccesso, realistici (lo stesso Ash è perfettamente uguale, in ogni smorfia ed espressione, all’immenso Bruce Campbell che gli ha donato sorriso e motosega). Chiudono i colori di June Chung, ottimi giochi di chiaroscuro, che dipingono universi catastrofici e apocalittici con il giusto senso di caos strisciante.

Citazione finale per lo zampino di Robert Kirkman, mr The Walking Dead, consulente sanguinario di Layman.

Zombi, budella, sangue, cervelli, motoseghe, calzamaglie, superpoteri e cascate di ironia: caldamente consigliato.

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