Oltre al pilota The Gathering, che ho preferito inserire all'inizio in quanto primo capitolo della storia, sono vari, e ahimè terribili, i film con cui Straczynski avrebbe potuto ampliare, approfondire, rendere ancora più impeccabile il già fantastico universo di Babylon 5, ma che spesso si sono rivelati inutili sprechi di tempo, anche per i fan più irriducibili.
In the Beginning (1998)
Storia densa e appassionante, il lungo episodio 5x00 racconta, come da titolo, quanto successo prima della costruzione delle stazioni spaziali Babylon. La guerra tra terrestri e Minbari, capitolo importante della trama generale mai propriamente spiegato, viene quindi mostrata dettagliatamente in tutto il suo carico di orrore e tragiche coincidenze, dal fortuito scontro iniziale alla sua profetica conclusione. Piacevole la scoperta, poi, di personaggi come Sheridan, Delenn e Londo Mollari in versioni più giovanili, inesperte, istintive.
Assieme a Thirdspace, l’unico film assolutamente da vedere, anche perché parte integrante della serie.
Thirdspace (1998)
Il ritrovamento di un antichissimo, gigantesco artefatto nell’iperspazio mette in allarme tutta Babylon 5. Nessuno sa cosa sia, nemmeno le razze aliene più dotte e vecchie, né a chi possa appartenere.
Storia intrigante e suggestiva, lungo episodio stand alone che, pur aggiungendo una nuova, feroce, millenaria razza aliena sfruttata solo per l’occasione, non rovina ma anzi irrobustisce la mitologia dell’universo creato da Straczynski. Ottimo ritmo, gran crescendo, elegante finale apocalittico dosato magistralmente con il contagocce.
River of Souls (1998)
Un archeologo, alla ricerca della chiave della vita eterna, trova il luogo dove i Soul Hunter custodiscono le anime raccolte in millenni di peregrinazione. Ma gli spiriti di un’intera razza, scomparsa troppo presto e senza motivo, ora esigono vendetta.
Non propriamente un brutto episodio, una storia ben pensata e una struttura articolata, con una manciata di sottotrame che si incastrano alla perfezione, ne fanno una gradevole visione, ma ahimè assolutamente inutile. Ambientato pochi anni dopo il termine della quinta stagione, e con solo tre personaggi del ricchissimo parco-protagonisti, il comandante Lochley, Garibaldi e Zack, River of Souls non è altro che un filler troppo lungo, di cui si poteva fare anche a meno. Superfluo e fastidioso, infatti, resuscitare il franchise per una storia che sfrutta soltanto personaggi, alieni, fatti e situazioni secondari o addirittura terziari della serie madre – come, appunto, i Soul Hunter, forse la razza più infelice e banale del vastissimo universo.
A Call to Arms (1999)
Ponte ideale tra la serie madre e il sequel/spin off Crusade, della quale rappresenta il vero e proprio prologo, A Call to Arms è un discreto esercizio di stile che svela qualche retroscena, ma non troppi, sulle intenzioni malvagie dei Drakh, rimaste irrisolte e misteriose al termine della quinta stagione.
I Drakh sembrano finalmente decisi a fare la prima mossa per la conquista dell’universo, e un sogno premonitore mette in contatto Sheridan, la procace Dureena e un comandante terrestre. Nonostante il buon ritmo, il gran dispendio di effetti speciali e combattimenti spaziali, e la notevole, catastrofica conclusione, per A Call to Arms vale grossomodo il discorso fatto per River of Souls: la storia, qui, è quantomeno in continuity e di drammatica importanza, ma con i soli Sheridan e Garibaldi a fare gli eroi e nessun’altra presenza dell’immenso cast storico, viene a mancare proprio quel senso di continuità narrativa che si richiedeva a un film come questo. E per quanto Tony Todd e Carrie Dobro possano svolgere un pregevole lavoro, il senso di artificiale, di freddezza creata giusto per l’occasione, è troppo, troppo forte, e alla fine non interessa a nessuno delle sorti dei loro personaggi
Legend of the Rangers (2001)
Siamo nel 2001, e Straczynski, dopo aver fallito con Crusade, tenta nuovamente di riportare in vita il suo universo con il pilota, per fortuna mai sviluppato, di un nuovo spin off. Un gruppo di ranger, a bordo di un’astronave scassata, insegue una pericolosa razza aliena che vorrebbe dominare l’universo intero.
Non basta un plot esile e scialbo e una razza aliena risibile a fare di Legend of the Rangers un film orribile, sono infatti i personaggi a renderlo nient’altro che un cumulo di pupù. Straczynski snatura infatti la figura del ranger, ne svilisce la filosofia e banalizza il suo forte senso religioso, il suo essere così giusto e valoroso alla stregua di un cavaliere jedi, facendolo diventare un semplice membro dell’equipaggio, specializzato in combattimento, o travestimento, o tattiche militari o quant’altro.
Memorabile la sorta di realtà virtuale in cui si muove l’addetta alle armi, quanto di più tragico, ridicolo e deficiente si sia mai visto forse in nella fantascienza tutta.
Unico motivo per vederlo? G’Kar, nella sua ultima apparizione nel franchise di Babylon 5.
Lost Tales (2007)
Nella più recente incursione nel mondo di Babylon 5, Straczynski scrive e dirige due brevi episodi, per un totale di circa settanta minuti, con protagonisti Sheridan e la Lochley. Operazione nostalgia non particolarmente riuscita, da una parte gran sfoggio di effetti speciali in computer grafica e dall’altra ambientazioni spartane e ridotte all’osso, sull’intero progetto aleggia un alone di totale inutilità che più delle altre volte fa piangere il cuore.
Avendo a disposizione un universo immenso, una tale vastità di razze, eventi, intrighi, complotti, catastrofi e minacce che hanno edificato cinque lunghe stagioni, perché tornare su questi scenari dieci anni dopo e scrivere due storie scarne, povere, e per di più così corte?
Sperando che questo sia davvero l’epitaffio di Babylon 5, e che Straczynski possa magari, un giorno, concentrarsi su una nuova serie tv, si conclude anche questo lungo articolo. Per completarlo degnamente mancherebbe il già citato spin off Crusade, ma trattandosi di un'unica stagione troncata a metà dal network, senza che un solo arco narravito venisse concluso, temo , anche un po' a malincuore, non troverà mai la strada dei miei schermi.
Leggi la prima parte dello speciale su Babylon 5>>>
Leggi la seconda parte dello speciale su Babylon 5>>>
Aggiungiamo anche che in THE BEGINNING fanno riprendere a Michael O'Hare il suo ruolo di Sinclair e che il povero Katsulas unico membro del cast storico ad apparire in LEGEND OF THE RANGER è morto dopo le riprese.LOTR è l'unico dei film di B5 ad essere stato tradotto in Italia in DVD.
RispondiEliminaOttime aggiunte, Nick! :)
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