Resident Evil: Afterlife

By Simone Corà | mercoledì 29 settembre 2010 | 08:00

2010, USA/UK/Germania, colore, 97 minuti
Regia: Paul W.S. Anderson
Sceneggiatura: Paul W.S. Anderson

In un mondo ormai dominato dai morti viventi, Alice vaga alla ricerca della misteriosa Arcadia, l’unico luogo dove la vita sembra continui a esistere. Trovati dei superstiti all’interno di una prigione di massima sicurezza, Alice decide di aiutarli, ma le insidie non sono poche: orde di zombie affamati, creature tentacolari, un gigante armato di un colossale martello, e l’Umbrella, sempre lei, nelle vesti del presidente Wesker, tenteranno con ogni mezzo di uccidere Alice una volta per tutte.

Paul W.S. Anderson mi dà l’idea di uno scolaretto che studia poco, che non si applica, di un pigrone che il giorno del compito in classe tenta il tutto per tutto copiando dai compagni, compagni che però lo detestano e che coprono il loro foglio con un gomito e ci fanno pure le risatine malefiche e gli dicono vaffanculo fottiti arrangiati. Cosa fare in questi casi? Prendere un po’ di questo, un po’ di quello, spizzichi dei compiti dei compagni nemici, e poi provare a mescolare, in fondo non importa che il tutto fili e abbia una logica, basta che oltre al nome ci sia scritto qualcosa sul foglio, no?, sarebbe brutto consegnare in bianco ché poi il prof dice ehi Anderson cosa mi combini?

Il nuovo Resident Evil non è altro che un pastrocchio disorganizzato, un pasticcio di Matrix, Silent Hill, The Walking Dead, l’Alba dei morti viventi di Zack Snyder, e please, non chiamiamoli omaggi, confusi tra loro in una sequenza di scene in bullet time tirate allo spasimo tipo un elastico per vedere quanto resiste, legate forse con del nastro adesivo, ma non troppo, ché bisogna risparmiarlo per i sequel.

E cos’altro ci si dovrebbe aspettare da un film che sfila personaggi più vecchi dei dinosauri, comprimari senz’anima come un cinese deficiente che muore subito, un rompicoglioni che sappiamo tradirà tutti non appena entra in scena, e ovviamente un negro burlone, ché quello non può mancare mai, insomma, beoti scaduti che Anderson neanche tenta di rivendere con un’etichetta diversa. Aggiungiamoci infine un inutile Wentworth Miller che se ne va in giro vestito da ghostbuster – raramente un pessimo attore come lui mi è stato tanto simpatico, merito di Prison Break dove aveva chissà perché un carisma da paura, certo, ma resta pur sempre un pezzo di marmo, forse l’hanno congelato quelli dell’Umbrella – e facciamoci quattro risate e tiriamo magari anche quattro bestemmioni, che madonna, queste cose le hanno rese fuorilegge duemila anni fa, su.

Ah, no, c’è Milla, ma su di lei non si può mai dire niente, guai a voi se lo fate. Non sa recitare? Non importa. Il suo personaggio è ridicolo? Non importa. Usa i superpoteri solo nei primi 15 minuti e poi basta, come se se ne fosse dimenticata? Non importa. Si fa il giro del mondo in un aeroplano senza carburante? Non importa. È Milla, se ne va in giro a spaccare teste con un sacco di armi, la si doveva svestire di più ma in fondo ci piace anche così.

È questo senso di vuoto a distruggere Afterlife, un vuoto che affligge ogni elemento, un vuoto che priva i personaggi della minima motivazione, che disintegra la logica della successione degli eventi, che esalta la non-recitazione sulla base di non-caratterizzazioni e non-dialoghi, ma viva il 3D, spariamo le pallottole agli spettatori ché sono contenti!

Facciamo una colletta e regaliamo uno sceneggiatore ad Anderson, un cazzo di sceneggiatore in grado di stendere una linea di dialogo dignitosa, perché Anderson non sa scrivere, impediamogli di mettere ancora mano a uno script. Di idee vincenti in Afterlife ce ne sono a bizzeffe, le potenzialità sono enormi, e le scene d’azione, inutile dirlo, fanno il loro dovere (la lunghissima inquadratura sulla ragazza durante i titoli di testa è asfissiante quanto splendida, i primi 15 minuti di sparatorie sono addirittura straordinari), ma tutto perde di consistenza, si affloscia, addirittura svanisce, e basterebbe prendere una scena a caso, tipo, vediamo, lo scontro tra Neo e Mr Smith… ehm, Alice e Wesker…

Però io sono un credulone, e sono già qui che incrocio le dita per il quinto capitolo, sperando che Anderson la smetta di produrre/scrivere/dirigere e non riuscire a sfiorare un obiettivo che sia uno. E se proprio non può fare a meno di copiare, che ricalchi se stesso e tenga a mente quei primi 15 magnifici minuti: lì dentro c’è la miscela esplosiva per costruire un action horror come Chtulhu comanda, basta accendere la miccia, magari senza salti mortali all’indietro, camminate sulle pareti e pallottole sparate al rallentatore, ecco.

9 commenti:

  1. Io avevo visto solo il primo capitolo,giusto perchè c'erano attori interessanti come Colin Salmon,Eric Mabius e Michelle Rodrigues.
    Gli altri capitoli li ho sempre evitati perchè mi sembravano una presa per il cu...oops,volevo dire per i fondelli.
    Poi(e qui mi farò dei nemici)dovendo scegliere preferirei la Larter e non Milla.

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  2. Non condivido...blockbusterone di certo, però fighissimissimo e la fotografia è qualcosa di stupefacente!

    Crescizz

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  3. @ Nick: allora sappi che da ora in avanti sarò tuo nemico. :D :D

    @ Crescizz: però c'è blockbuster e blockbuster, film cazzoni e film cazzoni, e non basta mettere in fila sequenze fighissime quanto vuoi, qui non si discute, ma nel complesso senza capo né coda - sono capaci tutti.

    Ci vuole della sostanza, sotto, che non significa per forza introspezione psicologica e profondità strutturale, ma mordente, mordente narrativo che in Afterlife non c'è mai.

    Ciò non toglie che possa anche essere divertente, non è che al cinema mi sia annoiato, anzi, ma ritengo il nuovo RE oggettivamente un brutto film.

    (Ma a te è pure piaciuto quello schifo di Babylon A.D., e so che non hai letto quel capolavoro del romanzo... :D)

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  4. Riprendo la tua frase "Non basta mettere in fila sequenze fighissime", dipende da cosa ti aspetti. Io da RE non mi aspetto altro che questo: "una fila di sequenze fighissime". Ci sono, mi sta bene. Cosa devo commentare il negro che salta sulla coda dell'aereo e lo riporta a terra????Lo lascio fare a te XD!!!!!!!
    Io giudico lo zombi col martellone sotto l'H2O e solo quello vale il biglietto...
    Prima o poi lo leggerò sto benedetto Babylon AD, così non potri + minimizzare i miei commenti!:D

    Crescizz

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  5. allora Simone Corà su molti aspetti sono d'accordo con te , ma non mi sembra che hai capito bene il film e io dico questo perchè se io leggo nel tuo articolo questa frase su alice "Usa i superpoteri solo nei primi 15 minuti e poi basta, come se se ne fosse dimenticata? Non importa.
    Si fa il giro del mondo in un aeroplano senza carburante? Non importa. " vuol dire che non hai capito il film.
    Comunque per quanto riguarda un quinto capitolo non sono ottimista ormai questa saga di film anderson l'ha rovinata, ci vorrebbe un reboot di resident evil scritto e diretto da uno che di cinema horror ne capisca qualcosa(e con questo escludo anderson)

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  6. @Simone: anche secondo me non hai capito il film. In alcuni passaggi della recensione fai quasi trapelare un barlume di decenza in questa immonda pellicola. Se fosse per me la farei vedere nelle scuole di cinema per insegnare come NON si gira un film.

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  7. d'accordo con te cugino, il miglior videogioco per playstation 1 rovinato da ritagli di altri film. e ogni tanto c'è qualche zombi (gli zombitalpa molto originali)

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  8. @ Crescizz: ho capito cosa intendi, ma io, ti ripeto, non mi aspettavo chissà cosa, sapevo cosa andavo a vedere, a me piace l’idea del film cazzone, solo che speravo fosse fatto con un po’ di sostanza, ovvero un minimo di trama che legasse queste scene, dei personaggi non così banali e irritanti, dei dialoghi non così analfabeti. Che poi mi sia anche diverticchiato, è un’altra cosa. :D

    Ci voleva un bel B-movie, insomma, ce ne sono così tanti fatti col cuore, prendi Hatchet, per esempio, ché è un capolavoro.

    @ anonimo: ehm, credo non ci sia nulla che non si possa capire, in questo film, e quelle frasi erano ironiche, per sottolineare la scarsa attenzione nel rinnovare un personaggio come Alice.

    @ McNab: sei davvero un cattivone. :-D

    @ Roberto: già, però tu ti sei cagato addosso almeno in due scene! :-P

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  9. Dopo aver visto questo film e averne scritto, devo dire che proprio inutile non è.
    Per come è fatto mi ha suggerito almeno una decina di classifiche fracassone. E si piazzerebbe almeno in tre di queste alle prime posizioni. Tipo quella del "cattivo cinematografico più coglione di tutti i tempi", quella del "progettista di basi segrete più coglione di tutti i tempi" e quella del "traditore che più ce l'ha scritto in fronte che lo è" di tutti i tempi.
    Mi ha dato da scirvere per almeno tre/quattro mesi.
    Niente male...

    :)

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