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Good evening: Hitchcock (2012)

By Simone Corà | martedì 9 aprile 2013 | 09:46


USA, colore, 98 minuti 
Regia: Sasha Gervasi 
Sceneggiatura: John J. McLauglin 

A giudicare dal suo curriculum, Sascha Gervasi sembra un tizio strano e imprevedibile, uno di cui dev’essere impossibile indovinare il passo successivo tanto nel cinema quanto, boh, in qualsiasi altro campo: roadies degli Anvil fino all’86, fonda i Future Primitives e vi suona la batteria per poi lasciare la band poco prima che diventi famosa everywhere come Bush, scrive la sceneggiatura del bel The Terminal di Spielberg, dirige il commovente documentario sul comeback discografico degli Anvil e ora lo ritroviamo con questo Hitchcock, che, per quanto il titolo possa farlo erroneamente pensare, non è un biopic sul Maestro, ma una sua precisa immagine durante la realizzazione del capolavoro Psyco, momento travagliato e difficile che vede un confronto tra il grande regista e un’alleanza di studios, pubblico, attrici e moglie.

In una pellicola molto sensibile e di gran gusto, Gervasi inquadra un Anthony Hopkins divertito trasformista ottantenne nei panni di un uomo fermamente deciso, conscio della propria grandezza così come della forza che trova nella moglie, continuamente tentato dal fascino femminile, che trasforma in un’ossessione, in una soffocante dipendenza, capacissimo di fare di testa sua senza inflessioni esterne e di andare avanti contro tutti ma orgogliosamente debole e borioso di fronte a certe difficoltà e agli errori sventolatigli di fronte. Ne nasce un film elegante e attento tanto alla figura del grande regista quanto a quella bellissima e colorita della moglie e collega Alma Reville, donna forte e decisa, che ha sempre vissuto nell'ombra del successo del marito nonostante il talento, e con la quale proprio in questo periodo lui vive un ambiguo allontanamento affettivo/produttivo. Ben scritto e soprattutto dialogato dal John McLaughling che ha sì sceneggiato il fiacco Cigno nero ma anche molti episodi dell’immenso Carnivàle, Hitchcock è diretto da un Gervasi che si sofferma con classe sul rapporto tra moglie e marito, dipinto meravigliosamente da riflessioni e lunghe conversazioni/discussioni che mettono in mostra difetti e debolezze dell’essere umano, e che documenta con arguta ironia i lunghi e tormentati passaggi che affliggono la nascita di Psyco.

Sicuramente un po’ veloce nella parte squisitamente tecnica, ai retroscena sulla creazione del Capolavoro, esplorati con il giusto equilibrio tra mostrato e raccontato, Gervasi preferisce, anche giustamente, la controparte umana, e i significativi scambi tra Hitchcock e le sue muse, o la libertà presasi dalla Reville, sono momenti pregiati, preparati con sapore realistico e raffinato, costruendo di fatto l’ossatura principale di una pellicola in fondo umile e coi piedi per terra ma distinta come poche.

17 commenti:

  1. La voglia di vederlo sta aumentando esponenzialmente, aspetto ancora questa settimana che esca al cinema e poi mi tuffo nella pesca sconsiderata u__u

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    1. Sì, brava, perché è proprio un bel filmetto, ben confezionato, scritto, diretto e recitato. :-)

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  2. il fiacco il cigno nero???????
    aaaaaargh!

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    1. Ahahahah, eh lo so che per te è filmone olimpico, ma per me noia allucinante e solo masturbazioni visive su una storia inutile. ;-)

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  3. Io lo vado dicendo in giro da un po': una delle cose migliori uscite questa stagione. Forse troppo raffinato per un pubblico che magari potrà trovarlo freddo. Ma non è affatto freddo, è trattenuto ed elegante.
    E ha un paio di scene dal grande impatto emotivo.

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    1. Sì, ricordo infatti tua bellissima rece, che ha dissipato un po' di dubbio che aveva sul film - che ho trovato davvero, davvero bello, grazie soprattutto ai dialoghi e alle discussioni: certi momenti tra moglie e marito sono davvero realistici, difficile trovare simile qualità in certo cinema odierno... :-)

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  4. come ho scritto in lungo e in largo, questa è una delle mie visioni obbligate,recupererò in dvd va.
    Non ti piace il Cigno Nero,non ti piace Drive....ma perlomeno l'hai finito quel famoso splatter-porno che aspetto come si aspetta il prossimo ritorno di Mourinho?Oh!

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    1. E' decisamente un film per occhialuti :-)

      E comunque sì, Il cigno nero non mi è piaciuto, sinceramente non capisco proprio cos'abbia di bello se non tutta questa estetica che comunque è fine a se stessa. Però, boh, a me Aronoksky, dopo i suoi primi tre ottimi film, non piace proprio più, da The Wrestler è cambiato totalmente e non lo sopporto...

      Drive, be', poteva essere molto di più, è parecchio sopravvalutato, e ha una sceneggiatura di merda purtroppo...

      Sul romanzo ci siamo quasi! :D

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  5. fiacco Il cigno nero? e che volevi che mila kunis ti saltasse direttamente addosso e ti violentasse?( te piacerebbe,eh?)...a parte gli scherzi parliamo del film? cazzo ma sei un fan degli Haggard e li hai visti pure dal vivo? Io ho tutti i loro dischi e altro materiale audiovisivo ...mi fanno proprio impazzire! ah si dicevamo? cavolo hai toccato anche Asis Naseri? Vabbè dai scherzo! Condivido quello che pensi su Hitchcock, pellicola dall'approccio umile ma che è fottutamente divertente...

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    1. Sì sì, leggiti rece, per me tra i film più sopravvalutati ever! ;)

      E gli Haggard grandissimi, visti tre volte dal vivo, sempre con band non al completo anche perché be' 20 elementi in giro in tour sarebbero effettivamente costati un'esagerazione, però loro immensi in ogni occasione, concerti lunghissimi e pieni di trasporto, aspetto da un secolo l'album nuovo ma loro devono fare dischi ogni quindici anni maledetti... :-)

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  6. Ragazzi una curiosità: quanti di voi sono riusciti a vedersi Hitchcock al cinema??? Cioè questi geni di distributori lo han fatto uscire in 20 sale in tutta italia, ho dovuto ripiegare per lo streaming con sommo dispiacere perchè al cinema me lo sarei gustato ancora sicuramente di più.
    Cmq gran bel film, Hopkins e la Mirren STRATOSFERICI.

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    1. A Vicenza un mesetto fa c'era il poster che prometteva la programmazione, poi sinceramente non so se l'abbiamo effettivamente passato, l'ho visto al cinema casalingo ;)

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    2. e hai fatto bene simone, anche io ho fatto così, poi che i distributori non si azzardino a dire A sulla priateria dato che sono loro i primi a far si che essa prenda piede

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    3. E ci si arrangia come si può :-p

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  7. Ne sto continuando a leggere bene, a questo punto mi toccherà fargli saltare qualche posizione rispetto alle prossime visioni! :)

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  8. Mah... non credo lo vedrò. Non mi ispira per nulla, anche dopo la tua rece ;)
    Ma di che libro porno-splatter si parlava sopra!?

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