Segnalazione un po’ in ritardo, portate pazienza, tra l’agitazione pre-laurea che mi rischia quasi di farmi dimagrire e i primi, lunghissimi venti minuti di Terra Nova che continuano tuttora a causarmi brutte cose di vomito e incubi allucinati, il post si è perso nei meandri di Blogger. Non è comunque mai troppo tardi per giusto una chiacchiera veloce su Giungla di cemento di Charles Stross, con la cui recensione inizio ufficialmente la collaborazione con il Colophon, la rivista digitale di Ultima Books.
Romanzo veloce, poco più di un centinaio di pagine per una lettura tutto sommato divertente e interessante per quanto ponessi assai più aspettative per un lavoro vincitore del premio Hugo. Uno strano miscuglio tra cyberpunk, horror lovecraftiano e spy story all’inglese con una gran dose di umorismo che, però, è il principale aspetto negativo dello stile di Stross, dato che non fa mai ridere (ma è comunque molto più spassoso di quello di Eoin Colfer quando faceva il simpatico con Cthulhu in E un’altra cosa...). Per il resto l’intreccio è molto, molto interessante nel legare mitologia greca e Grandi Antichi, e la costruzione che porta al climax è ben riuscita a livello strutturale – un po’ meno dal punto di vista narrativo, sicuramente troppo spiccio e superficiale per la mole di argomenti trattati. Si premiano però la creazione di qualcosa di nuovo e il gran dispendio di idee per una storia strampalata e impossibile.
Recensione de Giungla di cemento, di Charles Stross su Il Colophon>>>
Beh, però anche tu che alle soglie della laurea ti vai a vedere Terra Nova. Così rischi di dimenticare tutto! XD XD XD
RispondiEliminaPerò Stross merita sempre. Anche quando non fa ridere.
Darò un'occhiata a "Giungla di Cemento", grazie per la segnalazione!
RispondiEliminaTerra Nova comunque mi sta lentamente uccidendo. E si che cerco di farmelo piacere con tutto me stesso...
@ Nick: Stross credo proprio che lo riproverò con qualcosa di più lungo, ché sulla breve distanza mi è sembrato quasi un po' sprecato.
RispondiElimina@ Mr Giobblin: Terra Nova, madò... domani post su questo incredibile capolavoro, non potevo farne a meno. ;)