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Lacrime di Drago

By Simone Corà | lunedì 30 marzo 2009 | 13:25

di Luigi Brasili
128 pagine
2009
Delos Books
7,90 €

Tra i pochi sopravvissuti alla furia con cui il barone Gurdal ha fatto calare l’oscurità sulle Lande Screziate, il principe Rhad vaga alla ricerca del mago Fardal, da cui spera di ottenere la cura per salvare una ragazza stregata dalla maledizione del fafnir, che la trasforma in una creatura mostruosa durante la notte. Accompagnato dal valoroso Taros e da molti altri amici fidati, otterrà la chiave per riportare la luce nelle sue terre.

Nono episodio della collana Storie di Draghi, Maghi e Guerrieri, nonché secondo a usare coraggiosamente il vero nome dell’autore al posto dello pseudonimo Kay Pendragon, sotto il quale, nelle prime uscite, si sono riuniti vari autori emergenti dell’universo underground, Lacrime di Drago vede la firma dell’amico Luigi Brasili, nome molto conosciuto nel web e dintorni letterari.

Come vuole la serie, anche Lacrime di Drago è un fantasy semplice e accattivante, indicato per lo più per un pubblico giovanile, attratto più dall’onore di gesta cavalleresche che da lunghe ricostruzioni psicologiche e originalità ricercata a tutti i costi.
Siamo quindi sì alle prese con una storia che vede buoni sentimenti e valori al primo posto, strutturata attorno alle vicende di personaggi piuttosto standard della cultura fantasy, ma Luigi sfoggia comunque momenti di grande narrazione e cura stilistica (basti solo pensare alla lunga battaglia finale, dove il romanzo raggiunge il suo climax), ritmo e accuratezza lessicale, elementi che stimolano curiosità e voracità di lettura.

Ogni parola è studiata con attenzione, e si nota chiaramente la meticolosità nella costruzione di frasi, metafore e dialoghi. Tutto è dosato con il massimo scrupolo, e non c’è una sola virgola di troppo in tutte le 128 pagine del libricino, pagine che si divorano con gran piacere, anche visivo, grazie alla cura posta dalla Delos nella realizzazione del prodotto finale.

Certo, immancabili alcune ingneuità ("fitte lancinanti", "veloce come un gatto", qualche dialogo sottotono), che potevano essere sforbiciate senza troppi ripensamenti, e qualche refuso evidente, soprattutto nella parte finale, ma la cadenza mensile della collana deve aver influito non poco su queste mancanze tollerabili.

Resta il fatto che Lacrime di Drago è un romanzo piacevole e ottimamente scritto, e il prezzo invitante che lo contraddistingue, nonché la facile reperibilità anche in libreria, dovrebbero abbattere gli ultimi ripensamenti, obbligare all’acquisto e supportare così non solo la narrativa principalmente underground, ma soprattutto quella di qualità.

6 commenti:

  1. Anche se "Lacrime di drago" non l'ho ancora letto, plaudo anch'io all'iniziativa della Delos: libri di lettura veloce ma piacevole, a prezzi abbordabili.
    Il modo migliore per approcciarsi a un genere che fa delle saghe infinite e delle lungaggini il suo punto caratteristico.
    Oramai io il fantasy riesco a leggerlo solo in queste versioni "light"...

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  2. non ho letto nemmeno una riga della tu maledetta recensione perchè lo sto aspettando sto benedetto libro...
    e comunque perché tnato le tue recinzioni non le leggo e mi piace commentare alla cazzo! :)

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  3. Dillo che hai paura che le mie ricinzioni siano così belle da stenderti, dillo, bagolo che non sei altro! XD

    @McNab: guarda, in linea teorica a me le saghe piacciono, è che, Martin a parte, mi manca il coraggio, anche economico, per iniziarle. :)
    Cmq sì, quest'iniziativa della Delos è davvero ammirevole: libricini semplici ma accattivanti, costano poco e si leggono tutto d'un fiato.

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  4. Ma con Martin sfondi una porta aperta: è l'unica saga che seguo e che ADORO!

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  5. bella recensione per un bel romanzo. Anche qui i miei complimenti a Luigi... sempre un ottimo scrittore!!

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