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Top 10 horror 2015

By Simone Corà | giovedì 31 dicembre 2015 | 00:01

I migliori horror del 2015, bitches!                                                                                    
Come sempre è difficile compilare una lista vera e completa di cose uscite nel 2015, qui si riversano i ritardatari dell’anno precedente e mancano giocoforza le pellicole più recenti, che slitteranno pensa un po’ al 2016, ma va bene, è il dilemma di ogni anno e a pensarci troppo poi si torcono le budella. 

10. Howl
E quando si pensa che a parlare ancora di archetipi si finisca con la noia più pura e assoluta, Paul Hyett ridefinisce nuovamente la figura del licantropo, la rende più mostruosa, letale e scevra dei meccanismi più classici che per anni hanno insegnato al cinema e sui libri. Porta tutto su un treno e assedia un gruppetto di gente qualunque inglese con una freschezza e una brutalità esemplari. Se fossero tutti così i film di mestiere…


Tra ghost story e ultragore, con la benedizione di Larry Fessenden, è una piccola produzione affascinante e mefistofelica: va a toccare molti cliché, li modella e li innesta in un storia di certo non nuova ma narrata bene, da una mano che sembra avere le idee chiare su cosa insistere e cosa sottrarre. È un film di belle immagini con una grande sterzata conclusiva, che penso rimarrà impressa per parecchio.


Combo tra generi come non si usava più fare, western e horror bilanciati con stesse capacità e mezzi, i silenzi da una parte e l’ultraviolenza dall’altra, e su tutto prevale una gestione sopraffina e d’altri tempi della sceneggiatura. E finalmente c’è spazio per una tribù di cannibali da incubo, spietata e aliena.


7. Spring
Progetto coraggioso e di difficile collocazione, tra storia d’amore e miti lovecraftiani Benson e Moorhead ambientano benissimo in Italia un film di spessore, verboso ma intenso, che mette un orrore ancestrale in un quotidiano per una volta davvero credibile, fatto di piccole cose, di sorrisi e bicchieri di vino, di fatiche lavorative e cuori che battono.


6. A girl walk home alone at night
È incredibile quello che è riuscita a fare Ana Lily Amirpour con questa perla. Disperso in atmosfere da sogno, tra Tarantino e dark wave, anticato in un b/n che fa molto Jarmusch, con una storia d’amore di una bellezza commovente e una colonna sonora straordinaria, è il film meno horror dell’anno perché, a conti fatti, nonostante l’esplicito elemento soprannaturale e una vaga e sottile inquietudine, l’orrore qui ha valenza marginale. Ma anche se su Midian si parla di filmacci sanguinari e buzzurri, un posto d’onore più o meno a metà classifica, per quanto possa valere, è necessario.


È il film più metal dell’anno e probabilmente di tutti i tempi. La figura del metallaro sfigato e asociale viene esplorata con intelligenza e gran divertimento, l’ironia metal è coerente e fresca e quando parte il bagno di sangue, in un omaggio esilarante a Evil Dead e Braindead, non ce n’è per nessuno. Indiavolato e incontenibile.


È l’horror più agghiacciante del 2015: tra riti satanici, apparizioni inspiegabili e telefonate martellanti,  seguire l’incessante serie di visioni da incubo che subisce la povera poliziotta Jessica è quanto di più pauroso abbia offerto la scena quest’anno, punto. 


Grande reinterpretazione fiabesca, pur con una storia semplice, un mito rimbalzato in culture e in contesti ben più leggeri, i folletti del bosco sono tra le creature più bestiali, crudeli e mostruose del 2015, e l’incedere ininterrotto di liquami, mutazioni e ferite purulente imprime una visività che in esordio ben pochi riescono a dare.


È tecnicamente qualcos’altro e si infila in classifica perché sì, ma con quell’orgia di sangue, mascelle strappate e teste disintegrate non è poi così esagerato ficcarlo anche nella scena horror. Per il resto Turbo Kid è la più grande e vera sorpresa del 2015, spunta all’improvviso ma con pochi soldi e un grande cuore porta finalmente gli anni Ottanta a uno stadio mai raggiunto da tutti quelli che ci hanno vanamente provato prima.


Horror monumentale, reinventa un archetipo e lo riutilizza per una delle idee più originali e spaventose degli ultimi anni. Regia e scrittura lo sparano dritto nell’olimpo dei film del terrore, quest’anno non c’è storia, pur con ottimi film rivali It follows vince e stravince facile.

Qui per il momento è tutto - non serve, immagino, aggiungere che l'unico e assoluto film dell'anno è ovviamente Mad Max Fury Road, giusto? Ci si ribecca fra qualche giorno, buona fine e buon principio a tutti. Passo e chiudo.  

16 commenti:

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    1. Ruleggia sì, e sono proprio curioso di vedere chi e come prenderà il suo posto l'anno prossimo

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  2. Per quanto It Follows sia immenso, non sono riuscita a dargli il primo posto. E Turbo Kid lo ha anche scalzato dal podio. Sono contenta che anche tu lo consideri un film horror.

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    1. Alla fine sì, dai, sta nel mezzo, poi con tutto quel sangue lì è inevitabile pensarlo :)

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  3. Turbo Kid, come Last shift, sto impazzendo per recuperarlo.
    Ottima top ten, a parte il sopravvalutato It follows. ;)

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    1. Eh sì, a volte è bello vedere queste disparità di opinioni, però Turbo Kid muoviti, non so come hai fatto a resistere senza vederlo fino ad adesso! :-D

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  4. praticamente alterni film che ho adorato (e che ci sono anche nella mia classifica) e film che ahimè o mi hanno detto poco o non ho apprezzato in toto. Tipo If Follows per certi versi l'ho trovato orribile. Spring mi ha annoiato a morte e Bone Tomahawk... ci ho provato, ne riconosco il valore, ma non è riuscito a far breccia nel mio cuore. Howl non sono ancora riuscito a vederlo per via dei sub, A girl walk home alone at night mi è piaciuto ma dovrei rivederlo!

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    1. It follows addirittura orribile... why?

      Su Spring e Bone Tomahawk posso capire, io li ho amati perché tentano strade che nell'horror di solito non si affrontano, c'è molta storia e molti dialoghi e molta attenzione ai personaggi, cose per le quali io vado in brodo di giuggiole :)

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  5. Turbo kid e last shift spero di recuperarli presto, it follows non è riuscito a conquistarmi

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    1. Recupera, recupera, sono piccoli grandi film, vanno visti al più presto! :)

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  6. Quest'anno ci sono state belle cosette. Lo dice uno che non ama l'horror :)

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    1. Decisamente. 2014 e 2015 sono state grandi annate, la curiosità quindi per il 2016 è altissima :)

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  7. Caro Simone, spezzo un'ulteriore lancia a favore di We Are Still Here, un prodottino malato e senza freni che mi ha lasciato di stucco. Seppure la confezione sia antitetica, mi ha stupito più del bello ma patinato It Follows.

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    1. Per me It follows è sopra ogni cosa, per regia, scrittura, struttura e idee è inarrivabile, è un capolavoro del cinema tutto ed è uno di quei film che bisognerà ricordare e citare sempre da ora in poi.
      We are still here sì, ha molti spunti interessanti, il cambio di direzione improvviso poi lo fa brillare ancora di più :)

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  8. a me it follows non ha fatto impazzire.l'ho trovato molto carpenteriano nel suo esser molto carpenteriano,ma senza vere scosse. Adorando i licantropi devo veder howl. mi son segnato comunque tutti i titoli eh

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    1. Eh, io invece non mi stancherò mai di ripetere di quanto sia film enorme e necessario per l'horror, parte da Carpenter (e da tutta una visione horror legata al passato) e tira fuori una cosa freschissima e pazzesca che frulla ogni altro film uscito recentemente :)

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