Canada, 97
minuti
Regia: Jeremy
Power Regimbal
Sceneggiatura:
Josh Close
Soggetto:
Jeremy Power Regimbal, Josh Close, Justin Tyler Close
Non trovo più molto interesse nell’home
invasion, credo che il sottogenere abbia dato tutto quello che doveva dare con quel
Funny Games che l’ha in qualche modo scolpito, servendo uno schema ben
preciso di facilissima creazione ma ardua gestibilità a una massa di registi senza
idee e senza capacità – ricordo con piacere giusto qualche guizzo horror in The
Strangers, ma anche la prova di un grande come Paul Andrew Williams con il
suo Cherry Tree Lanes mi ha lasciato abbastanza freddo e annoiato. La distruzione
della quotidianità familiare, l’emergere di dubbi e sospetti tenuti nascosti,
il suggerire un’inquietudine paralizzante nel suo crudele realismo, il
soffermarsi sul dolore da una parte e sul gioco sadico dall’altra sono elementi
di disturbante fascino e di durissimo disagio che però credo vengano meno,
molto meno, quando, a conti fatti, l’home invasion non si presta, e
difficilmente potrebbe farlo, a varianti, a modifiche a un copione prefissato
che viene ripetuto di film in film, calcando ora la mano sulla violenza ora
sulle non-intenzioni dei sadici, ma lasciando alla fine sempre un senso di replica,
di duplicazione.
Non che In Their Skin sfugga a
questa inevitabile categorizzazione, lo sviluppo del film segue la cadenza
tipica del genere sommando il mistero all’imbarazzo e il terrore alla violenza,
creando confusione e dissenso, un conflitto progressivo che sfocia nella naturale
brutalità conclusiva, ma è molto interessante vedere come Jeremy Power Regimbal
sappia giocare con il tema della sostituzione, per certi versi dello scambio, o
comunque quello di diventare altro, mettendo in scena una situazione di
malessere inestricabile, proprio perché incomprensibile, che funziona con
maggior forza rispetto all’ormai povera idea della violenza-perché-sì. Non
solo, quindi, Bobby (un bravo Josh Close, anche sceneggiatore) e Jane vogliono
insinuarsi nella vita di Mark e Mary (come sempre bravissima Selma Blair) con
quel sospetto enigmatico tipico del genere, ma vogliono diventare loro stessi,
mimandone i gesti, replicandone le parole e infine sostituendosi a loro e dando
così il via a uno strano, inquietante scambio di ruoli che Mark e Mary, così come
lo spettatore, non sono in grado di definire, di spiegare né ovviamente
accettare, e possono reagire soltanto regredendo e trasformandosi proprio in
quello che gli stessi Bobby e Jane, introducendosi a poco a poco nella loro
casa in mezzo al bosco, hanno fatto con loro a inizio film.
Rimangono molti schematismi di cui Power
Regimbal avrebbe anche potuto privarsi per dare più luce al suo progetto (la
crisi tra marito e moglie, il tentativo di riconciliarsi), ma bisogna dire che
la qualità della sua penna, prima di tutto, è di elevata attenzione, e la sofferenza/stanchezza
che si respira è molto ben dipinta. A questo è necessario aggiungere l’ottima
sequenza di pugni allo stomaco improvvisi e schizofrenici (le prime aggressioni
dei bambini, l’arrivo del fratello di Mark), certo, sempre momenti tipici dell’home
invasion ma in grado comunque di funzionare agilmente per impatto e
coinvolgimento, qualità con cui In Their Skin potrebbe comunque svettare
sui titoli simili che l’hanno preceduto.
Si, bella pellicola. Peccato che non osi più del dovuto. Non dico violenza gratuita ma a conti fatti le parti interessanti vengono troppo spesso smorzate da trovate ignobili. Vedi morte del fratello...
RispondiEliminaIl bimbetto maledetto è disegnato benino però
Secondo me invece osa abbastanza laddove può osare, il problema più che altro è che nasce con questa schema tipico degli home invasion e non fa niente per cercare di distanziarsene, tenta solo (e non è cosa da poco eh) di trarre il meglio possibile dal genere :)
Eliminasegnato!
RispondiEliminaBravo, poi aspetto tua rece, eh!
EliminaGradevole. Peccato per le incongruenze...specie nella tranche finale, con quel cavolo di coltello che appare e scompare, neanche fosse tra le mani di houdini!
RispondiEliminaNon mi ricordo di sta cosa, sarà che ormai ho visto il film un bel po' di tempo fa... ;-P
Eliminaforte
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