Regia: Darren Lynn Bousman
Sceneggiatura: Darren Lynn Bousman
Darren Lynn Bousman è uno dei motivi per
cui il cinema di genere yankee è così malridotto: una media di un film
all’anno, realizzazioni che variano dal mediocre al what the fuck, con una sola
piacevole impennata nel divertente Repo! The Genetic Opera, che tuttavia è bene
o male creazione totale di Terrance Zdunich, e mai un’occasione in cui si
avverta della passione, prima ancora di un minimo di qualità, in un curriculum
già tanto corposo quanto inutile.
Per il nuovo The Barrens il discorso è
sempre lo stesso blablabla applicabile a tutti i film di Bousman, una svogliata
lamentela sulla pochezza della trama, sull’assenza dei personaggi, sulla difficoltà
addirittura di riuscire a garantire un qualche appeal horror in un prodotto di
genere. Troviamo la solita famiglia spatasciata con la giovincella gothic, il
solito viaggio all togheter per rafforzare il legame, il solito branco di teen
scherzosi come una pigna nel culo, e il solito, insopportabile, intollerabile,
inaccettabile mostro-che-però-forse-è-solo-nella-mente-malata-del-protagonista.
Non ci sarebbe quindi altro da aggiungere, in questi fiacchissimi, fiacchissimi
novanta minuti dove succede tutto quello che ci si aspetta, senza mai alcun
tipo di sorpresa, senza mai neanche un goccio di ironia che possa far trapelare
un poco di divertimento in un simile pasticcio.
Il disagio mentale di papà Stephen “Bill
Compton” Moyer distrugge progressivamente quello che doveva essere un felice
week end in campeggio, perché vede il Diavolo del Jersey dappertutto e mena
figli e moglie e fidanzati e pure se stesso, e nonostante il suo comportamento
sia terrificante e sospettoso sin dai primi momenti la famiglia lo segue
ovunque senza mai dire niente, anche quando decide di piantare la tenda vicino
al cadavere di un cane morto e alla tenda distrutta di campeggiatori dispersi.
Per il resto è divertente notare come, a differenza di qualsiasi altro horror,
in The Barrens i cellulari PRENDONO SEMPRE, anche se sono dispersi in mezzo al
bosco più fitto, e soprattutto non si scaricano mai, neanche dopo quattro
giorni. Difficile però analizzare qualcos’altro, che si tratti di dialoghi
incolori o scelte registiche assai prevedibili, quando anche la meta del film,
il soporifero twist finale, è talmente mal gestito (interazioni sbagliate tra i
personaggi, sguardi che non sembrano essere direzionati su quello che
dovrebbero vedere, comportamenti implausibili da parte di TUTTI) da non dare
nemmeno un briciolo di suggestione interrogativa nello spettatore.
Ennesimo, pessimo film di un regista
chedevemorire.
te l'ammazzo io:mazza ferrata,motosega,bomba?
RispondiEliminaDe più, de più!
Eliminaihih... mi sa che non ti è leggermente piaciuto... ben ti sta! con quel pastone di due ore di chaw che mi hai fatto guardare ;)
RispondiEliminaMadonna, Chaw è favoloso e divertentissimo, come fa a piacerti 'sta roba grezza e banale e uguale a mille altre io non lo so proprio, ahahah
EliminaSai che potremmo prendere spunto dal Cannibale e Ford e fare le nostre Horror-wars!? ;)
EliminaAhahah, ci hai ragione, facciamolo! :)
Eliminaaddirittura il regista deve morire?
RispondiElimina:D
io comunque stephen moyer faccio già fatica a sopportarlo nel sempre più ridicolo true blood...
Io Trueb Blood l'ho abbandonato alla fine della quarta, davvero insopportabile, qui lui è anche bravo ma il film fa così schifo che nessuno ne esce vivo...
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