Regia: Nicholas McCarthy
Sceneggiatura: Nicholas McCarthy
Case infestate e fantasmi svolazzanti
potrebbero sembrare elementi passivi, legati a un’era horror lontana dagli
standard attuali, dai modernismi che tolgono atmosfera e inquietudine in favore
di boh, muscoli e tette, bei faccini giovani che ridono e gridano un po’ come
fosse la stessa cosa, e invece capita che già l’anno scorso James Wan
rispolverava vecchie magioni infestate per il suo interessante Insidious, per
poi essere seguito dai simpatici receptionist di Ti West nell’ottimo The Innkeepers, e ora Nicholas McCarthy esordisce con questo The Pact, raggelante,
ipnotica variazione dei poltergeist violenti e incontenibili.
Protagonista assoluta della pellicola è
però la casa dove Annie e sua sorella ritornano per il funerale della madre, un’abitazione
semplice, piccola, che non sfrutta le ampiezze teatrali di un qualche palazzo o
il gotico polveroso di una villa, bensì una vecchia carta da parati che pare
imprigionare là dentro, tra mura pregne di morte, nei corridoi angusti e nelle
stanze dove McCarthy dirige gli attori con lunghi, lenti, asfissianti
inseguimenti posizionando spesso la camera ad altezza spalle. Gli spunti con
cui accumulare la tensione non sono poi tanto diversi dal consueto, trattandosi
di una casa non potrebbero naturalmente esserlo, ma porte che si aprono verso
ripostigli dove il buio pare un universo intero, buchi nei muri, stanze
nascoste e squarci terrificanti (l’uomo che piange sul bordo del letto)
funzionano dannatamente bene nel creare l’inquietudine necessaria per lasciarsi
avvolgere dalla storia di McCarthy.
Perché The Pact possiede momenti
estremamente paurosi, sequenze che, sfruttando sviolinate impazzite e rapidi
movimenti di macchina, annichiliscono per la violenza visiva delle apparizioni
ectoplasmatiche, furiose, fortissime, improvvise, tanto da creare quello
squilibrio, nello spettatore, quell’ansimante attesa per cui ogni cosa, durante
le inquadrature fisse, durante le parentesi di buio, può essere traditrice. E
il bello è che il fantasma non ha paura nel mostrarsi, picchiando e
sballottando la protagonista già nei primi minuti, a dimostrazione che McCarthy
è bravissimo nel saper perturbare pur con pochi elementi a disposizione
(esempio lampante è la sequenza della tavola ouija, in apparenza banalissima ma
in realtà uno dei momenti più terrificanti della pellicola).
Appurato che, sul versante paura, si
svolge tutto egregiamente, non dispiace certo vedere come la trama si sviluppi
in maniera tutt’altro che prevedibile, allontanandosi da certi cliché con
eleganza e buona capacità di scrittura, e soprattutto evitando spiegoni e ogni
tipo di dialoghi superflui che diano effetto ridondante agli eventi raccontati.
McCarthy non abbraccia soluzioni innovative o spunti originali, ma quanto mette
insieme viene articolato con un preciso crescendo strutturale che conduce a una
parte finale ben architettata e di notevole effetto, mostrando quindi come sia
possibile parlare di case infestate con grande ricchezza visiva e senza
ricadere in scialacquate banalità o lacune narrative.
e questo me lo vado subito a cercare!
RispondiEliminaE poi scrivine!
Eliminafinito di vedere ieri sera...che devo dire? bello! , mi è piaciuto, una variante delle case infestate veramente creativa e poi non so a te ma la protagonista...beh grandissima gnocca! Durante 'sta settimana ne parlerò...
EliminaMi costringi proprio a essere d'accordo con te su tutto! :D
Eliminami sembrava potesse essere interessante. credo me lo vedrò...
RispondiEliminaBravo :)
Eliminame lo pappo pure!
RispondiEliminama ti è piaciuto Insidious? io l'ho trovato veramente brutto!
Sì, parecchio, voglio dire, trama abbastanza ridicola e stupidotta, però gran regia e atmosfera perfetta, con una manciata di scena di gran terrore. :)
Eliminawow!
RispondiEliminaEcco ci sarà solo in inglese,non ci capirò un cazzo:ma wow!
Trovi tranquillamente i sub ita, non preoccuparti :)
EliminaIniziato ieri sera. Lo devo finire stasera. I hope...
RispondiEliminaAnche psiche lo aveva dato per buono, ma non immaginavo così buono.
Ottima scoperta!
Infatti, è davvero una bella sorpresa, un horror inaspettato :)
EliminaGrazie a Eddy per la citazione, che fa sempre piacere :) Naturalmente condivido la rece di Simone, che è sempre un piacere leggere, perchè scrive così bene. Purtroppo è un periodaccio lavorativo pre-feriale, nel senso che tutti sembrano coalizzati a non volermi far andare in ferie, perciò ho poco tempo per visionare film e scriverne. Spero di riprendermi presto da questa malattia. Un caro saluto!
RispondiEliminaGrazie! Speriamo di rileggerci presto :)
EliminaChe figata pazzesca!!! cioè fantasmi & case infestate sono il mio pane quotidiano, e poi la tavola ouija...splenderrimo!!!! Grazie Simone!
RispondiEliminaE speriamo ti piaccia :)
EliminaSimone, grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaAll'inizio ero scettico perchè sembrava seguire non tanto bene il filone di paranormal activity, però la svolta finale e diverse idee più originali del solito mi hanno fatto cambiare idea.
A mio avviso, però, il regista ha calcato un pò troppo la mano sulle sequenze lunghe che più di creare suspance annoiavano.
E poi l'attrice era gnocca, mi ricordava una tipa del liceo che ce l'aveva di cemento. Ma questa è un altra storia... :)
A me la regia è piaciuta moltissimo, adoro queste lentezze e il modo in cui creano atmosfera, poi sì, il film è molto buono e a suo modo originale, felice che ti sia piaciuto! :)
Eliminavisto in italiano, davvero bello pauroso e nn scontato! gran bella sorpresa!
RispondiEliminaNon sapevo fosse uscito in Italia, bella cosa! Comunque sì, ha un paio di scene veramente paurose e a un certo punto prende una direzione completamente inaspettata, grande film :)
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