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Recensione: Endhiran: The Robot

By Simone Corà | giovedì 28 giugno 2012 | 08:00

2010, India, colore, 165 minuti
Regia: Shankar 
Sceneggiatura: Shankar, Sujatha Rangarajan, Madhan Karky 

Non avendo mai avuto occasione di vedere neanche The Millionaire, che a Bollywood si appoggiava per sequenze che conosco giusto di fama, il cinema indiano per me rimaneva un mistero bello fitto e che probabilmente sarebbe rimasto tale se non mi fossi scontrato con questo kolossal fantascientifico scritto e diretto da Shankar, a quanto leggo da wikipedia uno dei maggiori registi indiani, e interpretato da un enorme star locale, Rajnikanth, che ha quasi 200 film sul curriculum ed è un idolo delle folle.

Mi manca un metro di misura con cui confrontarlo, seguiranno quindi parole e riflessioni sicuramente dozzinali e tutt’altro che complete, ma Endhiran è una creatura piuttosto strana: dura quasi tre ore, minutaggio comunque medio del cinema indiano, è per tre quarti una commedia all’acqua di rose e per l’ultimo quarto una delle cose più incredibili e tamarre che abbia mai visto, e contiene un sacco di canzonacce pop. Okay, sappiamo tutti che il cinema indiano è noto proprio per gli inserti canori e danzerecci, rimane comunque un’esperienza straniante vedere fondali e personaggi svanire di colpo in favore di ambienti desertici e sognanti dove intonare un brano romantico, o palchi pseudo futuristici con ballerini vistosamente addobbati per mettere in piedi un videoclip in stile Lady Gaga.

Esiste per fortuna il tasto FF con cui skippare sequenze che si accettano con sorrisi ebeti in faccia, e bisogna allora dire che Endhiran, tutto sommato, è un film abbastanza godibile: pur semplicemente strutturato, con una storiella davvero, davvero esile che segue le vicende tragicomiche di un inventore e del robot da lui creato a sua immagine e somiglianza, la componente comica della pellicola è sufficiente a resistere e a proseguire nella visione. Quello di Shankar è un umorismo ai limiti del demenziale ma sempre contenuto, è esagerato (la scena del parrucchiere su tutte) ma di facile assimilazione, un mezzo sorriso strappato senza volgarità e scorrettezze grazie all’ingenuità di Chitti, l’androide protagonista che lotta per rubare la fidanzata del suo creatore.

Tutto molto easy e simpatico, ma non è di certo questa (lunga) parte a incuriosire, lo so bene, perché il meglio Endhiran la offre nell’ultima mezz’ora, una fracassonata effettistica senza precedenti. Shankar non ha a disposizione il budget di un Michael Bay, ma ha idee a profusione, idee assurde e allucinanti, talmente folli da farti esclamare un WOW! di sincero, stupido stupore. Si parla di cose veramente impressionanti, pur nella loro esasperazione, con auto che impennano, moto pilotate all’interno di autobus che volano, veicoli alzati a mani nude e in corsa e fatti scontrare, e ancora robot che si assemblano e diventano palle giganti e poi cobra e poi androidi ancora più grandi, il tutto in una rincorsa rapidissima e senza limiti dell’incredibile. La spettacolarità conclusiva di Endhiran divora qualsiasi blockbuster yankee degli ultimi anni, non tanto per la qualità mediocre della CG, ma proprio per un’esaltazione truzza e ignorante talmente grande, talmente gonfiata che non può non divertire, non può non gasare – cosa che invece le americanate, perse tra scema retorica ed esclusiva attenzione effettistica, non riescono più a fare da tanto tempo.

E alla fine Endhiran: The Robot è tutto qua, mezz’ora impressionante e vorticosa con i più improbabili e maestosi incidenti stradali che Fast & Furious si sogna e le mazzate robotiche più sproporzionate possibili che Michael Bay non saprebbe ipotizzare neanche nei suoi sogni più bagnati. E se non ci credete, guardate qui sotto (che bene o male è la parte finale, quindi giudicate voi se spoilerarvela tutta o meno).   

22 commenti:

  1. che coraggio che hai avuto! Io The Millionaire lo odio senza mezzi termini, per me è un Bollywood for dummies, formato esportazione. Con il cinema indiano non vado tanto meglio perchè sono veramente sovraccarichi di tutto....e hanno dei minutaggi sfiancanti...

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    1. Sì, be', questo è stato il mio primo e unico film indiano, c'è un modo di girare/recitare tutto loro, oltre a una patina simil telenovela che rende tutto scintillante e sorridente che è un po' difficile da mandare giù per noi grezzi dell'horror. :)

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  2. Io avevo letto di questo film in un esilarante articolo su Cracked.com. Mi sono giurato di guardarlo quest'estate, con l'ausilio di qualche birra ghiacciata.

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    1. La birra ti sarà d'aiuto, ma tutto sommato ci si diverte, dài :)

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  3. Molto divertente la sequenza che hai postato. Probabilmente nella enormità di film prodotti in India ce ne saranno molti interessanti o di buon livello che qui non arriveranno mai.

    Simone

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    1. Come un po' in tutte le culture, tutto sta quindi nel curiosare e provare fino a quando non trovi qualcosa d'interessante. :)

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  4. Quoto Bradipo al 50% perché a me Millionaire è piaciuto parecchio.
    Il cinema fantastico Indiano è davvero di una pesantezza indescrivibile. Ho visto almeno una 20na tra horror e sf ma la qualità è spesso bassa e viene data grande importanza alla "quantità".
    Ho visto il finale nel video ma mi ha lasciato un bit indifferente. Devo dire che le idee ci sono tutte ma gli effetti lasciano a desiderare e le inquadrature sono minimaliste. Boh! Non sono convinto che il modo massivo di fare cinema a bollywood sia il modo corretto di proporsi sul mercato... ma sai il marketing la sa sempre lunga, vedremo!

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    1. Hai visto addirittura una ventina di film indiani? E come hai fatto a sopravvivere? Hai anche cantato durante i videoclip? ;)

      Per il resto, sul finale, a me in fondo gli fx non interessano più di tanto, soprattutto se ci sono dieci minuti con tonnellate di idee eccentriche e fuori di testa come questi. Comunque, a meno che non producano qualcosa di tanto bizzarro da vedere a tutti i costi, dubito che proverò di nuovo il cinema indiano :)

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    2. Faccio una precisazione: il FF del telecomando è un ottimo alleato come anche da te indicato :)

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  5. Grazie, finalmente ho scoperto come si intitola!

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    1. In realtà non lo so neanch'io bene, ho fatto un miscuglio tra quello che dici wiki e quello che dice imdb. ;)

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  6. ogni tanto guardo qualche film indiano, e questo è uno alquanto divertente (anche se non è Bollywoodiano ma Tamil)

    tra l'altro Chitti fa un cameo anche in un altro film indiano di fantascienza, ovver Ra.One (che invece non mi è piaciuto gran ché, e da quel che ho sentito neanche agli indiani)

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    1. Sì, guarda, tutto sommato mi sono divertito, l'ironia è semplice ma simpatica, le gag per quanto innocue funzionano, e poi c'è tutto quell'ambaradan finale, è più che altro l'idea di un altro film così lungo e con certe soluzioni di regia/sceneggiatura che mi spaventa...

      Di Ra.One avevo letto e me lo ero segnato, ma se dici che non è granché lo tolgo subito dalla lista nera, ché non mi venga per qualche motivo la curiosità di vederlo... ;)

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    2. il fatto è che noi occidentali siamo così abituati al modo di fare film nostro che ci vien difficile accettare modi di far cinema con delle convenzioni per noi inusuali come quelle del cinema indiano (lunghezza dei film, mimica dei personaggi, coreografie musicali ovunque...)
      nonostante questo ti dirò che il cinema indiano a me piace, perché pur essendo non meno patinato di quello hollywoodiano (le star indiane sono letteralmente venerate come divinità in patria) è veramente qualcosa di vivo e in buona salute, se comparato con la smortaggine della media dei film che ci ritroviamo proposti in multisala

      Ra.One è praticamente un incrocio fra Endhiran e Tron Legacy, ma il risultato è mediocre: la trama sembra quella di uno di quei film degli anni ottanta sui videogiochi e la realtà virtuale.
      se proprio vuoi lo puoi anche guardare, ma secondo me una cinematografia così vitale e prolifera come quella indiana offre altri film di gran lunga più meritevoli la visione

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    3. Hai sicuramente ragione, però, per dirti, il mio cinema preferito è quello giapponese, seguito dal coreano. Dal poco che ho visto, quello indiano ha i suoi tratti distintivi che lo caratterizzano parecchio, ma a tratti ho fatto fatica a resistere con questo Robot, che nel complesso è divertente ma è infinito ed estenuante. Sono contentissimo di averlo visto, ma per guardarne un altro dovrò proprio essere in forma. :)

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    4. in tal caso, hai l'imbarazzo della scelta, anche se non sulla fantascienza che non ne fanno tantissimi. comunque se vuoi vedere un Bollywood abbastanza divertente e dalla durata breve (non più di un'ora e mezza, se non sbaglio) ti consiglio "Delhi belly"

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  7. massimo rispetto geopolitico per l'india,ma bollywood non mi affascina come il cine di hong kong ad esempio.Però,vabbè..lo scarichiamo va!

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    1. Ma sai, anche a me non ha mai attirato, ma proprio mai, c'era però la curiosità di provare, per una volta, e poi se guardi un pezzetto del video mi sa che la curiosità sale pure a te... :)

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  8. Trasherrimo! Lo vediamo dai, mi divertono molto i film indiani, e anche le musiche

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