Recensione: Chillerama

By Simone Corà | lunedì 11 giugno 2012 | 08:00


2011, USA, colore, 120 minuti 
Regia: Adam Green, Joe Lynch, Adam Rifkin, Tim Sullivan 
Sceneggiatura: Adam Green, Joe Lynch, Adam Rifkin, Tim Sullivan 

Prendete quattro registi che nel cinema di genere hanno sempre cercato anche un lato più leggero e spensierato, riempiteli di birra e il risultato non potrà che essere questo incontenibile Chillerama, antologia di quattro episodi, più finto trailer, che tira in ballo i monster movie degli anni Cinquanta, l’exploitation e i drive-in rielaborando capisaldi dei b-movie per due ore di risate sanguinolente,  citazioni demenziali ed effetti low-fi. Budget inesistente per Adam Green e compagnia alcolica non significa però limitazioni e compromessi, bensì porte aperte più o meno per qualsiasi cosa sia saltata in mente alla combriccola, perché in Chillerama le barriere sono piacevolmente assenti e persino gli effetti speciali, generalmente sul filo del ridicolo, sono sfruttati per aumentare l’idiozia comica del progetto.  

Ad aprire le danze troviamo Wadzilla, di Adam Rifkin, tra i quattro sicuramente l’episodio che coglie nella maniera migliore lo spirito di Chillerama, cosa che non avrebbe potuto essere altrimenti perché in questi trenta minuti ci sono Ray Wise che fa lo scienziato pazzo di una banca del seme, un uomo che eiacula uno spermatozoo alla volta, uno spermatozoo gigante che vuole distruggere la città, un sergente militare di nome Bukkake e, infine, una cumshot sconvolgente che nessun film porno potrebbe mai avere. Divertente, ben scritto e ben gestito nella sua follia mostruoso/sessuale, perfetto nella sua artigianalità effettistica, è a suo modo un piccolo cult, c’è poco da dire.

A seguire, nonostante certe buone idee, I was a teenage werebear non c’entra il bersaglio, e nel parlare di questi giovinastri che si trasformano in lupi mannari gay con tanto di tenuta in pelle modello Village People, Tim Sullivan non riesce mai a strappare risate – nemmeno con le inusuali sequenze musical, simpatici omaggi greasiani. La storia infatti non decolla, la ricerca di difetti di pellicola e di montaggio tipici di certo cinema di serie z è poco efficace, e si finisce per apprezzare più i titoli di coda con i ciak sbagliati che il film in sé.

Molto, molto meglio con l’episodio di Adam Green, che si stacca leggermente dall’idea del progetto per una vera e propria parodia demenziale di Frankenstein. Tre stanze, quattro personaggi, un grezzissimo bianco e nero e tanta inventiva comica per rendere irresistibile un impacciato Hitler che tenta di creare la vita seguendo le istruzioni trovate nel diario di Anne Frankenstein (!). Inevitabile il paragone con Frankenstein Jr., che infatti Green cita esplicitamente in più di un’occasione, ma il segmento fa davvero molto ridere, grazie anche all’assurdo linguaggio parlato da un fuhrer tonto e bonaccione.

Prima dell’ultimo episodio, Zom-B-Movie, che in realtà fa da collante tra un segmento e l’altro per poi concludere la pellicola con un solo di venti minuti, c’è spazio per una sorta di riuscitissimo fake-trailer dal gusto seventies, un exploitation che tutti vorrebbero vedere perché parla di cacche volanti che inseguono bionde pulzelle, ma che purtroppo viene tagliato dall’invasione di zombie che distrugge il drive-in dove sono stati proiettati i film precedenti. Dati gli elementi in gioco, i morti viventi non potevano mancare, e se ultimamente siamo tutti un po’ stanchi di storie zombesche bene o male tutte uguali, Zom-B-Movie tenta una sua originalità dipingendo i morti come maniaci seassuali, protagonisti di una stupida ma divertente baraonda di amplessi impossibili e pasti romeriani.

Due ore sono una durata eccessiva per la portata di Chillerama, troppo deficiente per resistere qualitativamente per così tanto tempo, ma togliendo il secondo episodio, bruttarello e insipido, ne esce comunque un prodotto simpatico e a suo modo nostalgico, niente di più ma ideale per chiunque ami certe intrusioni comiche nell’horror. 

8 commenti:

  1. Alzo la mano.
    Cane.
    Dove l'hai beccato?
    Non è giusto!
    Lo voglio...

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    1. Eh, cercando un po' di qua e un po' di là (a dire il vero curiosavo su tutt'altro e mi ci sono imbattuto per caso XD). E per averlo lo sai meglio di me cosa devi fare... ;)

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  2. E' proprio quello di cui avevo bisogno!
    (Non chiedermi il perchè.)
    Lo arraffo subito!

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    1. E invece ti chiedo il perché. ;)

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    2. Ok, ogni tanto ho dei periodi in cui ho un desiderio quasi fisico di vedere film del genere. Non c'è niente di cui vergognarsi, vero? <.<

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    3. Certo che no, per me è così tutti i giorni! XD

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