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Recensione: The Show Must Go On

By Simone Corà | mercoledì 21 dicembre 2011 | 08:00

Basterebbe già il titolo per farsi un’idea della pochezza concettuale della prima pellicola di genere partorita in Croazia da trent’anni a questa parte, perché è quanto di peggio si possa usare per presentare un film nato vecchio e di interesse relativamente prossimo allo zero. Ed è un peccato, dato che Marasovic non è di certo l’ultimo degli idioti, e se narrativamente ha ancora molto, molto da imparare, da un punto di vista registico sa dipingere quadri interessanti con campi lunghi, piano sequenza articolati e un uso non lineare della progressione temporale, oltre a una scelta estetica assai particolare, vero punto di forza dell’opera nel suo strampalato vintage futuristico, con abiti assurdi e impossibili accostamenti di colore.

The Show Must Go On è un film molto brutto, perché non solo è sprovvisto di un’idea forte che lo sorregga dall’inizio alla fine, ma arranca catastroficamente nello sviluppo di un soggetto che, per quanto banale, poteva essere comunque dignitosamente portato a compimento. Marasovic sceglie invece di strafare, cerca di gestire troppi personaggi e troppe vicende (da una parte i partecipanti al reality pseudo Grande Fratello, dall’altra l’ideatore del programma e la rivalità con l’ex-moglie) e sbaglia più o meno ogni cosa, sorvolando sui punti fondamentali e accanendosi su elementi di secondo piano.

Il rapporto tra Filip ed Helena è infatti spesso ridicolo perché assolutamente inverosimile: un giorno si odiano e un altro si amano, prima si allontanano e poi si cercano senza che vi sia un’appropriata costruzione sentimentale che sorregga le loro azioni in un rapidissimo e insensato scorrere del tempo, scelta narrativa che distrugge ogni buona intuizione atmosferica impedendo di capire realmente cosa stia succedendo e perché. Lo stesso lavoro psicologico sui due appare allucinante e di una superficialità incredibile: lui sopravvive chissà come allo scoppio di un missile a un metro di distanza ma non prova alcun dolore nella perdita dei colleghi e degli amici che gli stavano intorno, lei imbastisce programmi tv pur di schiacciare l’ex marito ma poi se ne infischia perché gli vuole bene.

E' partito! Ha già distanziato un carrarmato!
Ha un passo implacabile, due polmoni inesauribili, e la camionetta è dietro!
Sta per tagliare il traguardo, può farcela, può farcela!


Concentrandosi sull’inutile vita sentimentale dei due, Marasovic lascia perdere tutto quello che accade nel reality, usandone i protagonisti più che altro per dare una cornice a quella che nelle sue intenzioni vorrebbe essere una sofferta storia d’amore, ma che invece si dimostra tutt’altro proprio per la scellerata importanza data ad alcuni partecipanti e ad alcuni loro gesti che, alla fine, sembrano servire a fare solo stupido minutaggio (tra l’altro assai contenuto nei suoi scarsi 80 minuti).

Tragiche, infine, le sequenze conclusive, con Filip che prima si fa rubare la macchina nonostante in giro non ci sia più nessuno, e che poi piange (come nelle peggiori fiction italiane) di fronte all’inevitabile orrore di una misteriosa guerra nucleare MONDIALE che pare scoppiare da un giorno all’altro e della quale a nessuno sembra importare granché. Inevitabile lo squarcio apocalittico che chiude la pellicola, gestito con imbarazzante banalità come se si trattasse del più sconvolgente dei colpi di scena.

Pessimo, pessimo esempio di critica sociale ma, prima di tutto, pessimo, pessimo film di fantascienza.

2010, Croazia, colore, 80 minuti
Regia: Nevio Marasovic
Sceneggiatura: Nevio Marasovic

[Simone & Crescizz]

7 commenti:

  1. Ok, di cinema croato non conosco assolutamente nulla ma mi sa tanto che non comincerò con questo film. Già il fatto che trama e personaggi siano inconsistenti è un'inizio troppo negativo.

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  2. Però fa involontariamente un sacco ridere, c'è da divertirsi! XD

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  3. in effetti già dal titolo lo evito come la peste :)

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  4. Peccato, ti eviti la scena cult del millennio. XD No, va', fai bene, un'ora e mezza risparmiate. ;)

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  5. Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente Crescizz che mi ha spiegato alcune finezze cinematografiche e stilistiche durante la visione delle pellicole. Per me non è solo un amico, ma una vera e propria guida.

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  6. L'hai ammesso alla fine! XDDDDD Sei troppo buono! XDDDDDDD

    Crescizz (hahahahahaha!)

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  7. Ma non vale rubarmi l'account, maledetto! Sapevo che non mi potevo fidare di te!

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