Il terrore di perderci anche il Romero domenicale ci proietta al multisala con tre caffè nello stomaco e sei ore di anticipo sull’incontro pomeridiano con il papà degli zombie. Arriviamo al Cinecity alle 9:30 quando il centro commerciale deve ancora aprire e già ci sono decine di zombi in attesa fuori.
Guardando attraverso il vetro si intravede Kim Newman che, chiuso dentro dalla sera prima, vaga tranquillo per i corridoi: ormai il Science + Fiction è casa sua. Come si aprono le porte ci riversiamo in coda alla cassa, pronti a papparci i biglietti e a spararci nel cervello l’esperienza Gantz, dittico giapponese di oltre quattro ore e mezza tratto da un manga di culto, dal quale solo una persona con le capacità cerebrali di Johnny Mnemonic ne uscirebbe illesa. [Crescizz]
Noi abbiamo tirato avanti rifornendoci di generi alimentari e bevande vitaminiche pur di arrivare in fondo. Bellissimo il primo film, fedele al fumetto nel suo divertente e curioso congegno action sci-fi, mentre il secondo, che veniva proiettato in anteprima universale, è stata un’esperienza di fantozziana sofferenza. Non solo la pellicola è scandalosa, a partire dal formato video e dall’audio danneggiato, ma il film è un morso nelle palle per la noia innescata da una trama priva di senso e annacquata come una bibita alla spina.
Tra le due giapponesate solo dieci minuti di pausa, neanche il tempo di mangiare un panino, perché siamo in ritardo e non c’è tempo da perdere. Toppa organizzativa: se il film è programmato per le 11 non aprite le casse alle 10.30 che, ovviamente, fanno slittare la proiezione di mezz’ora and make Simone and Marco dull boys.
Alle 16.00 abbiamo due occhi enormi e un cimitero di capillari, si captano storie di gente addormentata, suicidata e moriturata, ma cambio di sala veloce e siamo pronti per Romero, finalmente, ecchecazzo! Chiediamo informazioni a Capitan America circa la possibilità concreta di farci una foto con George, ma lui distrugge i nostri sogni dicendo che Romero farà una capatina veloce e poi scapperà via perché “è un vecchietto ed è stanchissimo”. Ce la mettiamo via, quantomeno in sala siamo in posizione centrale e l’altissimo George non è che a pochi metri da noi mentre parla dei sui film meno conosciuti dal pubblico italiano, Martin, Kinghtriders e Night of the Witch, e distrugge giustamente l’insipido remake di The Crazies. Le domande sono appropriate e interessanti (per una volta non si discute di fottuti zombie e fottute critiche sociali), così come le risposte di Romero, lunghe e approfondite, soprattutto quando tocca la corda dei film extra-americani, totalmente ignorati dai cinema USA. E proprio mentre ci piange il cuore perché l’intervista giunge al termine, ci informano che, alla faccia di Capitan America, Romero sarà felice di farsi fotografare con tutti. Io gli arrivo alle ginocchia ma mi consola sapere che Crescizz è più basso di me, un click veloce con Romero e i suoi giganteschi occhiali da nerd, e già che ci siamo scatta la foto anche con i Manetti Bros. [Simone]
Romero esce con un’ovazione, mentre sullo schermo parte Martin nella versione sgranatissima della pericola originale appartenente alla collezione privata di Joe Dante, già ospite del Festival in passato. Il film è invecchiato male ed è di difficile digestione per il pubblico odierno, molti in sala se ne vanno e credo sia un peccato, perché in quella vecchia pellicola del ’76 è custodito un fascino di sincera denuncia con immagini fortissime per l’epoca e piuttosto sgradevoli anche oggi.
Il nostro Festival finisce qui, mentre la fila per la serata di premiazioni e per la proiezione del remake/prequel de La cosa, che a quanto pare fa cagarissimo, si avvicina a quella della sera prima. Miglior film a Monsters, l’unica pellicola di rilevanza che non siamo riusciti a beccare, mentre L’arrivo di Wang vince sia il premio Nocturno che il premio come miglior lungometraggio fantascientifico e, un po’ a sorpresa, Stake Land si pappa il premio del pubblico quando Troll Hunter sembrava il favorito.
Quello che resta è un’esperienza interessante che ci ha permesso di spaziare in lungo e in largo tra le pellicole di varie nazionalità (basti pensare alle numerose pellicole russa, che proprio non ci era possibile vedere), offrendo anche spazio per i prodotti nostrani che, moriturate a parte, hanno mostrato sostanza e valore. Dispiace per alcuni ritardi sulla programmazione, per la sovrapposizione di alcuni spettacoli, la mancanza di “pause” tra le proiezioni pomeridiane e serali, insomma dispiace non aver potuto visionare ogni singola pellicola e non aver avuto a disposizione un’intera settimana di Festival (o due!) per sfruttare le tante occasioni di meeting che gli organizzatori hanno messo a disposizione.
E dispiace ancora di più non aver avuto tempo di conoscere meglio le molte figure che vi hanno preso parte, e non ci riferiamo solo alle guest star, ma ai molti amici che volontariamente o meno hanno incrociato il nostro cammino, scambiando opinioni e rendendo meno noiose le code e le attese. Auguriamo a tutti loro di poterci incontrare nuovamente all’edizione 2012 del Science plus Fiction di Trieste. Nel frattempo continueremo a parlare delle pellicole del Festival che recensiremo su MINKIAN nei prossimi giorni, mentre io mi gongolo con il cineram vinto. [Crescizz]
Guardando attraverso il vetro si intravede Kim Newman che, chiuso dentro dalla sera prima, vaga tranquillo per i corridoi: ormai il Science + Fiction è casa sua. Come si aprono le porte ci riversiamo in coda alla cassa, pronti a papparci i biglietti e a spararci nel cervello l’esperienza Gantz, dittico giapponese di oltre quattro ore e mezza tratto da un manga di culto, dal quale solo una persona con le capacità cerebrali di Johnny Mnemonic ne uscirebbe illesa. [Crescizz]
Noi abbiamo tirato avanti rifornendoci di generi alimentari e bevande vitaminiche pur di arrivare in fondo. Bellissimo il primo film, fedele al fumetto nel suo divertente e curioso congegno action sci-fi, mentre il secondo, che veniva proiettato in anteprima universale, è stata un’esperienza di fantozziana sofferenza. Non solo la pellicola è scandalosa, a partire dal formato video e dall’audio danneggiato, ma il film è un morso nelle palle per la noia innescata da una trama priva di senso e annacquata come una bibita alla spina.
Tra le due giapponesate solo dieci minuti di pausa, neanche il tempo di mangiare un panino, perché siamo in ritardo e non c’è tempo da perdere. Toppa organizzativa: se il film è programmato per le 11 non aprite le casse alle 10.30 che, ovviamente, fanno slittare la proiezione di mezz’ora and make Simone and Marco dull boys.
Alle 16.00 abbiamo due occhi enormi e un cimitero di capillari, si captano storie di gente addormentata, suicidata e moriturata, ma cambio di sala veloce e siamo pronti per Romero, finalmente, ecchecazzo! Chiediamo informazioni a Capitan America circa la possibilità concreta di farci una foto con George, ma lui distrugge i nostri sogni dicendo che Romero farà una capatina veloce e poi scapperà via perché “è un vecchietto ed è stanchissimo”. Ce la mettiamo via, quantomeno in sala siamo in posizione centrale e l’altissimo George non è che a pochi metri da noi mentre parla dei sui film meno conosciuti dal pubblico italiano, Martin, Kinghtriders e Night of the Witch, e distrugge giustamente l’insipido remake di The Crazies. Le domande sono appropriate e interessanti (per una volta non si discute di fottuti zombie e fottute critiche sociali), così come le risposte di Romero, lunghe e approfondite, soprattutto quando tocca la corda dei film extra-americani, totalmente ignorati dai cinema USA. E proprio mentre ci piange il cuore perché l’intervista giunge al termine, ci informano che, alla faccia di Capitan America, Romero sarà felice di farsi fotografare con tutti. Io gli arrivo alle ginocchia ma mi consola sapere che Crescizz è più basso di me, un click veloce con Romero e i suoi giganteschi occhiali da nerd, e già che ci siamo scatta la foto anche con i Manetti Bros. [Simone]
Romero esce con un’ovazione, mentre sullo schermo parte Martin nella versione sgranatissima della pericola originale appartenente alla collezione privata di Joe Dante, già ospite del Festival in passato. Il film è invecchiato male ed è di difficile digestione per il pubblico odierno, molti in sala se ne vanno e credo sia un peccato, perché in quella vecchia pellicola del ’76 è custodito un fascino di sincera denuncia con immagini fortissime per l’epoca e piuttosto sgradevoli anche oggi.
Il nostro Festival finisce qui, mentre la fila per la serata di premiazioni e per la proiezione del remake/prequel de La cosa, che a quanto pare fa cagarissimo, si avvicina a quella della sera prima. Miglior film a Monsters, l’unica pellicola di rilevanza che non siamo riusciti a beccare, mentre L’arrivo di Wang vince sia il premio Nocturno che il premio come miglior lungometraggio fantascientifico e, un po’ a sorpresa, Stake Land si pappa il premio del pubblico quando Troll Hunter sembrava il favorito.
Quello che resta è un’esperienza interessante che ci ha permesso di spaziare in lungo e in largo tra le pellicole di varie nazionalità (basti pensare alle numerose pellicole russa, che proprio non ci era possibile vedere), offrendo anche spazio per i prodotti nostrani che, moriturate a parte, hanno mostrato sostanza e valore. Dispiace per alcuni ritardi sulla programmazione, per la sovrapposizione di alcuni spettacoli, la mancanza di “pause” tra le proiezioni pomeridiane e serali, insomma dispiace non aver potuto visionare ogni singola pellicola e non aver avuto a disposizione un’intera settimana di Festival (o due!) per sfruttare le tante occasioni di meeting che gli organizzatori hanno messo a disposizione.
E dispiace ancora di più non aver avuto tempo di conoscere meglio le molte figure che vi hanno preso parte, e non ci riferiamo solo alle guest star, ma ai molti amici che volontariamente o meno hanno incrociato il nostro cammino, scambiando opinioni e rendendo meno noiose le code e le attese. Auguriamo a tutti loro di poterci incontrare nuovamente all’edizione 2012 del Science plus Fiction di Trieste. Nel frattempo continueremo a parlare delle pellicole del Festival che recensiremo su MINKIAN nei prossimi giorni, mentre io mi gongolo con il cineram vinto. [Crescizz]
quanto siete belli con zio George...e che persona gentile e a modo che è...
RispondiElimina@Crescizz: forse... intendevi dire MERDIAN!
RispondiEliminaIntanto stimo un casino Romero che abbraccia me e non Simone (XD), e poi ho poco da gongolare per il cineram vinto perchè non posso ritirarlo :)
RispondiElimina@ Cyb: XD! Minkian gliel'ho scritto in stampato per fare la battuta a lui nel file pensando che poi correggesse, invece l'ha lasciato... si sentiva in colpa per avermi dato del nano... e la sua bontà, vicino a Natale, non perdona. Simone FeliceNatale Corà XD
Crescizz
@ Lucia: :)
RispondiElimina@ Cyb: :-|
@ Crescizz: ma io l'ho lasciato apposta perché dimostra la tua maleducazione1 (e un po' anche perché fa ridere, dai XD). Però hai poco da dire che sono buono, visto tutte le parole mielose che hai scritto e amicidequa e volemosebbene de là XD
E cmq Romero non mi ha abbraccia perché in mano ha il poster italiano della Notte dei morti viventi, quello che gli ha dato tu-sai-chi! ahahah!
Siete due tappi!
RispondiEliminaSeconda parte di Gantz era quanto di più giapponese poteva esserci. Finale lieto in stile 'e vissero felici e contenti' e di una lentezza esasperante da rendere il film una tortura cinese. Delusi sono rimasti anche una coppia di nerd vicino a noi che per sopravvivere alle due proiezioni si erano portati da mangiare: pizza, salatini, snack, cioccolata, caramelle e nei momenti di noia parlavano di manga mentre io e Simone dovevamo beccarti il Crescizz che ci rompeva i coglioni alitandoci in faccia la sua bibita preferita al sapore di BigBabol al gusto piedi.
RispondiEliminami intrufolo nella bacheca commenti, da completo estraneo.
RispondiEliminaE solo per dire, li mortacci vostra!
Aspetto la parte 4 di 3, essì, perché mi tocca ammettere che mi sono divertito parecchio a leggere la vostra rubrica, nonostante la foto con Romero
Detto questo, non mi merito una maglietta di gundam? XD
@ Valentino: e conte facciamo tre!
RispondiElimina@ Carlo: ahahah, vero, erano armati di cibo pur di sopravvivere! E maledetto Crescizz e la sua bibita alla Big Babol che l'ha ubriacato al primo sorso!
@ Vincent: ahahah, grazie! Però no, quella t-shirt è solo mia! XD
Cazzo volevo vedere anche io Newman che vaga nel centro come un non-morto di Zombi!
RispondiEliminaMi raccontate la fine del secondo Gantz? Mi ero appisolato.
L'altro ieri su un sito di streaming sono inciampato in un altro film di questa serie e masochisticamente ho pensato di vederlo ma poi ho desistito.
@Crescizz me la cedi la cineram? :Dihihih
Sinossi di 'Martin': adolescente ciuccia Milf con nonno che gli dice 'NOSSSFERRATUUUU'.
RispondiElimina@ Giovanni: la fine è l'unica cosa a cui puoi pensare, la più banale, esatto, proprio quella.
RispondiElimina@ Carlo: be', sì, il riassunto più o meno è quella... ;)
@Charlez: dai, che ti sono piaciuti i miei rutti scaface a distanza ravvicinata!:)
RispondiElimina@Vincent: riaffaciati lunedì e magari trovi una specie di parte 4 di 3 ;)
@Giovanni: anche charlezz mi ha chiesto il cineram e sarei felice di girarlo, ma non mi hanno ancora risposto alla mail dove gli proponevo la cosa... x quanto riguarda gantz, anche io fatico a ricordare la trama del secondo, ma qualcosa imbastirò --- altrimenti Simone mi licenzia ---
Crescizz
Si son proprio quello che ha quasi distrutto i vostri sogni di immortalarvi con Romero ... pezzi divertentissimi, ben cusì e ottima la maglietta simil Gundam presa da Oviesse (ce l'ho uguale) solo due cose: The thing secondo me era molto buono e un particolare IMPORTANTISSIMO Jim Mickle alle superiori ha marcato Kobe Bryant :) al prossimo anno, sperando ci diano finalmente un posto più capiente.
RispondiEliminaAh ah ah, ciao! :D
RispondiEliminaEh, siamo un po' burloni e ci siamo divertiti a raccontare i nostri tre-giorni... :)
The Thing non l'ho ancora visto, mi sono basato giusto sui pareri di amicici vari che ne hanno parlato molto male... mentre Jim Mickle mito, ma davvero? Be', alto è alto, poi lui e Damici mi stavano troppo simpatici, così timidi ed emozionanti... :)
E la maglietta del fake-Gundam non potevo non averla! XD
Having said that, my plan has improved just lately and with
RispondiEliminathe closure of my local exercise middle, I desired an option.
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