Come scrivevo la settimana scorsa, parlando brevemente della recensione di Paranoia Agent, Satoshi Kon, tra i vari Miyazaki e Oshii, appartiene a quella piccola schiera di registi d'animazione che hanno saputo lasciare il proprio segno anche nel pubblico occidentale. Con Memories, film a episodi creato Katsuhiro Otomo, lo troviamo ai suoi inizi animativi: firma infatti, con il papà di Akira, la sceneggiatura della prima storia, Magnetic Rose, un incubo fantascientifico disperso in labirinti onirici, e mostra un po' i semi di quella che sarà la sua visione fantastica, esplosa nell'esordio cinematografico Perfect Blue.
Otomo scrive gli altri due episodi e dirige il terzo, ne nasce una pellicola molto interessante dal punto di vista narrativo (spunti ricchi e fantasiosi, in bilico tra sci-fi e humor nero), impressionante sotto il profilo visivo (animazioni a livelli stratosferici) e davvero notevole per quanto riguarda il taglio registico (Cannon Fodder è un intero piano sequenza di oltre trenta minuti), ma non riesce mai andare a fondo, complice la durata contenuta di ogni storia, lasciando la bocca amarognola per le enormi potenzialità che potevano essere sfruttate in maniere assai più convincenti. Un esercizio di stile, uno sfoggio di eccllente tecnica, quindi, niente più.
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