Mutant Chronicles

By Simone Corà | venerdì 12 novembre 2010 | 08:00

2008, USA, colore, 111 minuti
Regia: Simon Hunter
Sceneggiatura: Philip Eisner

XXVIII secolo: il mondo è suddiviso in quattro gigantesche corporazioni, l’una in perenne guerra contro l’altra per il possesso delle ultime risorse disponibili. Durante una cruenta battaglia, le continue esplosioni spezzano un antico sigillo, liberando una spietata forza nemica: i mutanti, imprigionati nel sottosuolo per millenni, sono pronti a invadere il pianeta intero. Solo un manipolo di coraggiosi può fermare la minaccia, calandosi sottoterra e distruggendo la macchina sforna-mutanti…

Si dice che il baratro di un certo tipo di cinema non abbia fondo, ma io ci sono stato, l’ho calpestato come un bambino e ho fatto anche una danza ululando alla luna: ho visto Mutant Chronicles, ma non so se essere felice. Nella mia vita mi sono sparato con gusto tonnellate di merda, nei rigurgiti dei vari Bruno Mattei, Uwe Boll e David Worth ho trovato, al di là delle risate garantite, tanta inesperienza, tanta sbruffoneria e soprattutto nessuna, nessuna idea, non uno straccio di visione, mai un pensiero vagamente interessante, ma Mutant Chronicles è peggio, peggio, peggio di tutto questo perché assieme all’inesperienza, alla sbruffoneria, all’incapacità, all’imbecillità ci sono, a sorpresa, un miliardo di idee stuzzicanti e trovate succulenti per le quali Simon Hunter si merita davvero una scarpata nel culo.

Uno futuristico scenario steampunk, con navicelle a vapore mosse da giganteschi ingranaggi, un conflitto infinito che richiama per certi aspetti la seconda guerra mondiale, un esercito di mostri sanguinari vomitati dal sottosuolo… Hunter non inventa nulla, Mutant Chronicles è tratto dal gioco di ruolo omonimo e, per carità, diamo a Cthulhu quel che è di Cthulhu, ma questi sono spunti orgasmici della madonna, ero tutto emozionato anche se chiunque mi aveva già detto che questo film è pupù. Insomma, nel cast ci sono Ron Pearlman e Sean Peartwee e Thomas Jane che io ho un debole per lui, pensavo quindi a un filmetto mal riuscito però godibile, magari anche a un mezzo disastro ma da cui si può salvare qualcosina, di certo non questo schifo, perché diciamolo, Mutant Chronicles FA SCHIFO quando poteva essere un piccolo capolavoro.

Quell’ameba di Philip Eisner rovina tutto in fase di sceneggiatura, accumulando una pila di letame che puzza già dopo i primi minuti. I capitoli della storia si susseguono senza senso, non c’è alcuna progressione lineare, i personaggi vanno da un luogo all’altro perché bisogna farlo ma, ehi, ero troppo stanco per scrivere il perché. Ci sono cose vergognose che lasciano basiti, ma assurdità del tipo che, dopo la rottura del sigillo, escono DIECI mutanti e nel giro di un minuto IL MONDO INTERO è già stato distrutto e tutti devono fuggire lontano, oppure faccende come quelle dei mutanti che sembrano immortali, se gli spari un milione di colpi non muoiono, e puoi ucciderli solo con un’arma che DANNEGGI la pelle, come una spada, per esempio (è risaputo che i proiettili non infliggono alcun danno, sono tipo gli sputi), e ancora altre chicche meravigliose, tipo un personaggio ferito a inizio film che viene TRASCINATO nel sottosuolo PER UN MESE ed è ancora vivo quando lo ritrovano, oppure il fatto che, per qualche strana coincidenza e forse per una moda, credo, i nostri eroi si suicidano uno dopo l’altro facendosi scoppiare con una granata, ma anche quando non ci sono mostri lì vicino da portare con sé.

A tanta idiozia non poteva di certo corrispondere una regia quantomeno decente, e difatti Hunter, che forse ha imparato come accendere una macchina da presa, boh, stamattina (imdb dice a fine anni Novanta, ma io non ci credo), non riesce e beccare una scena giusta che sia una. Sgangherato, barcollante, incoerente e contraddittorio, filma con gli alluci (basta vedere le scazzottate, diobono), gestisce scene confuse che si sovrappongono caoticamente l’una sull’altra, fa apparire personaggi dal nulla, ne uccide altri senza alcun tatto drammatico, sbaglia tempi e ritmi, il tutto con la compagnia costante di una CG dolosa (la pioggia a inizio film che NON BAGNA i soldati, il sangue che sembra disegnato sullo schermo), insomma, fa le solite cose che mi piacciono tanto in un film trash ma che qui mi fanno incazzare, perché Hunter le fa su una base di partenza tremendamente suggestiva e con un potenziale immenso, e per questo dev’essere crocifisso.

10 commenti:

  1. Che delusione!
    Ricordo che lo vidi a un festival della fantascienza (ehm...) di anni fa, e mi fece davvero tristezza per le tante occasioni gettate nel cesso.

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  2. Io non ne so niente, ma non l'avrei mai detto che facesse così schifo!

    :)

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  3. Non finirò mai di sottolineare, quando si parla di questo film, che il personaggio ANCORA VIVO DOPO ESSERE STATO TRASCINATO PER UN MESE CON UN COSO DENTRO DA PARTE A PARTE, dopo un mese di trascinamento si trova tipo a venti metri dal luogo dov'è stato arpionato dal mutante. (Ovvero presso la macchina).
    In pratica i mutanti si muovono alla velocità di un bradipo zoppo rincoglionito.
    E viene trascinato lì sotto proprio quando passano i nostri eroi. :-p

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  4. Eh, che vi devo dire... non sarà un capolavoro ma guardandolo mi son divertito.
    Non è peggio delle tamarrate ultra-costose che tentano di farci passare per pietre miliari del cinema (penso a "Machete", tanto per dirne una).

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  5. Ho visto in cinque (al massimo) minuti iniziali, poi un “senso di stronzata incombente” mi ha spinto a cambiar calane. Mi ha dato anche l’impressione di essere pesante e pretenzioso. Sbaglio?

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  6. @ giuda: Pesante no, e la sua pretenziosità non è proprio un elemento negativo, ma la stronzata, be', quella sì, la si respira per tutti i suoi 111 minuti di durata. :)

    @ daniele: scena capolavoro. Da vedere e rivedere.

    @ McNab: no, non ci sono scuse. :-D :-D :-D

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