Regia: Pierre Morel
Sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen
Bryan, ex-guardia del corpo ora in pensione, sta cercando di ristabilire un rapporto con la figlia, ma tra la ex-moglie che lo detesta e il nuovo marito di lei, che ricopre la ragazza di costosi regali, non è facile. Ancora più difficile è quando scopre che la figlia, in vacanza a Parigi con un’amica, viene rapita da un’organizzazione malavitosa. Per Bryan è tempo di tornare in azione.
Se sciogliete gli eserciti, disfate i gruppi specializzati, licenziati i mercenari più agguerriti e mandate in guerra Liam Neeson, il mondo diverrebbe una tranquilla, quieta oasi pacifica in pochi giorni. Più tosto dello Schwarzenegger di Commando, dello Stallone di Rambo IV che disintegra l’intero esercito birmano, e anche del Bruce Willis più carismatico che distrugge un elicottero a mani nude, Liam Neeson, in Io vi troverò, sgomina un intero, complesso clan criminale albanese in due giorni. DA SOLO.
Liam Neeson è cattivissimo. Sferra pugni disumani alle costole, sfracella teste addosso alle pareti con una violenza barbara, pianta chiodi nelle gambe, spara disonestamente alle caviglie, alle ginocchia, alla nuca, realizza un invidiabile, spaventoso body-count e colpisce addirittura gli innocenti, senza alcuna pietà, pur di raggiungere il suo scopo: trovare sua figlia.
Capirete che, in un film come Io vi troverò, sono l’azione e gli scontri a fuoco a essere il fulcro principale di una trama sceneggiata in due, massimo tre cartelle da un Luc Besson per fortuna in pausa dagli insulsi cartoni animati in cui si è perso ultimamente, e sono momenti di violenza che avrebbero potuto renderlo un qualsiasi, inutile film action con uno Steven Seagal o con un Jean-Claude Van Damme, ma che invece, grazie alla brillante, secca, eccellente regia di Pierre Morel, e ovviamente a uno stellare Liam Neeson, impavido, sadico vendicatore, diventa pellicola addirittura esaltante.
Credo che, guardando un film, mi sia capitato davvero poche volte di mimare cazzotti, di gridare “Vai! Ammazzalo!”, di sorridere esagitato quando Liam Neeson dice ai rapitori “Io vi troverò”, e, diavolo, li trova eccome, e di tifare calcisticamente per un uomo duro e ardimentoso che uccide chiunque con una rapidità e una furia senza precedenti.
E questo è merito della resa visiva di Morel, che dirige decine e decine di sparatorie e scazzottate in maniera frenetica ma decisa, coadiuvato da un montaggio perfetto e da effetti sonori che fanno esclamare “ahi!” a ogni colpo inferto all’albanese di turno.
Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena, nessuna trovata che cerchi di portare Io vi troverò fuori da certi schemi standardizzati, anzi, c’è addirittura spazio per un caramelloso happy ending in classica tradizione action, ma tutto questo non ha alcuna importanza, perché storia, dialoghi e personaggi, in questo film, per quanto ben giostrati, non sono che inutili orpelli. L’importante è che Liam Neeson strangoli, sgambetti, tagli, elettrizzi e semplicemente uccida quanti più criminali possibili.
E nessuno lo fa meglio di lui.
A suo modo, un capolavoro. Provatelo, non può deludere.
Sceneggiatura: Luc Besson, Robert Mark Kamen
Bryan, ex-guardia del corpo ora in pensione, sta cercando di ristabilire un rapporto con la figlia, ma tra la ex-moglie che lo detesta e il nuovo marito di lei, che ricopre la ragazza di costosi regali, non è facile. Ancora più difficile è quando scopre che la figlia, in vacanza a Parigi con un’amica, viene rapita da un’organizzazione malavitosa. Per Bryan è tempo di tornare in azione.
Se sciogliete gli eserciti, disfate i gruppi specializzati, licenziati i mercenari più agguerriti e mandate in guerra Liam Neeson, il mondo diverrebbe una tranquilla, quieta oasi pacifica in pochi giorni. Più tosto dello Schwarzenegger di Commando, dello Stallone di Rambo IV che disintegra l’intero esercito birmano, e anche del Bruce Willis più carismatico che distrugge un elicottero a mani nude, Liam Neeson, in Io vi troverò, sgomina un intero, complesso clan criminale albanese in due giorni. DA SOLO.
Liam Neeson è cattivissimo. Sferra pugni disumani alle costole, sfracella teste addosso alle pareti con una violenza barbara, pianta chiodi nelle gambe, spara disonestamente alle caviglie, alle ginocchia, alla nuca, realizza un invidiabile, spaventoso body-count e colpisce addirittura gli innocenti, senza alcuna pietà, pur di raggiungere il suo scopo: trovare sua figlia.
Capirete che, in un film come Io vi troverò, sono l’azione e gli scontri a fuoco a essere il fulcro principale di una trama sceneggiata in due, massimo tre cartelle da un Luc Besson per fortuna in pausa dagli insulsi cartoni animati in cui si è perso ultimamente, e sono momenti di violenza che avrebbero potuto renderlo un qualsiasi, inutile film action con uno Steven Seagal o con un Jean-Claude Van Damme, ma che invece, grazie alla brillante, secca, eccellente regia di Pierre Morel, e ovviamente a uno stellare Liam Neeson, impavido, sadico vendicatore, diventa pellicola addirittura esaltante.
Credo che, guardando un film, mi sia capitato davvero poche volte di mimare cazzotti, di gridare “Vai! Ammazzalo!”, di sorridere esagitato quando Liam Neeson dice ai rapitori “Io vi troverò”, e, diavolo, li trova eccome, e di tifare calcisticamente per un uomo duro e ardimentoso che uccide chiunque con una rapidità e una furia senza precedenti.
E questo è merito della resa visiva di Morel, che dirige decine e decine di sparatorie e scazzottate in maniera frenetica ma decisa, coadiuvato da un montaggio perfetto e da effetti sonori che fanno esclamare “ahi!” a ogni colpo inferto all’albanese di turno.
Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena, nessuna trovata che cerchi di portare Io vi troverò fuori da certi schemi standardizzati, anzi, c’è addirittura spazio per un caramelloso happy ending in classica tradizione action, ma tutto questo non ha alcuna importanza, perché storia, dialoghi e personaggi, in questo film, per quanto ben giostrati, non sono che inutili orpelli. L’importante è che Liam Neeson strangoli, sgambetti, tagli, elettrizzi e semplicemente uccida quanti più criminali possibili.
E nessuno lo fa meglio di lui.
A suo modo, un capolavoro. Provatelo, non può deludere.
Bè ma perchè ti stupisci? Sono anni che Liam Neeson allena e forgia cavalieri Jedy e uomini pipistrello.
RispondiEliminaA lui gli fanno una pippa quattro albanesi!
Ci hai anche ragione, ma qui Liam Neeson non è saggio, è cattivo, cattivissimo, tu non hai idea, i suoi pugni quasi perforano i muri, altro che la forza!
RispondiEliminaVisto ieri sera. Cazzo, era dai tempi di Bud Spencer che non sentivo dei cartoni in faccia del genere. E la tendenza del buon Liam a spiattellare le teste dei nemici sugli spigoli dei muri è fenomenale.
RispondiEliminaDavvero peccato per il finale, però!
Disumano, eh?
RispondiEliminaQuando faranno un Liam Neeson vs Freddy o un Liam Neeson vs Jason? :-D