2009, Danimarca/Germania/Francia/Svezia/Italia/Polonia, colore, 100 minuti
Regia: Lars Von Trier
Sceneggiatura: Lars Von Trier
Marito e moglie fanno l’amore, travolti dalla passione, e non si accorgono che il loro figlioletto sale sulla finestra e si lancia nel vuoto. Il lutto li devasta e, al fine di salvare un matrimonio prima che la crisi dilaghi, si ritagliano alcune settimane fuori dal mondo, andando a vivere in una baita dispersa tra i boschi. Ma lì, in quel luogo così quieto e rilassante, sembrano nascondersi entità ancestrali e terrori cosmici.
Se un certo alone di disperazione e di angoscia aveva sempre avvolto i film di Lars Von Trier, era difficile immaginare cosa avrebbe potuto filmare la sua camera a mano dopo un lungo periodo di depressione, che lo ha portato a convogliare pensieri, sentimenti ed emozioni in questo sfogo intitolato Antichrist, che segue, a distanza di tre anni, lo spigliato e irresistibile Il Grande Capo.
Strutturata in capitoli, come vuole la tradizione, questa nuova escursione in territori soprannaturali dopo la storia, purtroppo incompleta, raccontata nei due The Kingdom, è probabilmente quanto di più estremo, e non solo a livello concettuale, ma soprattuto visivo, il regista danese abbia mai creato.
Sesso e violenza vengono mescolati in un ambiguo crescendo di perversioni che, ora sbilanciandosi verso la componente erotica, ora verso quella prettamente brutale, annichiliscono per la ferocia con cui vengono servite.
Nessun fuori campo, nessun montaggio opportunistico, nessuna dissolvenza, nessun taglio censoreo. Perché, se i momenti di bestialità sanguinaria sono facilmente assimilabili da un appassionato del genere (suggestiva, per esempio, la scena della tortura, da cui la saga di Saw potrebbe imparare molte cose sul rapporto idea/dolore), e se le sequenze di sesso spinto più che altro stupiscono per essere mostrate esplicitamente (al di là degli amplessi e delle nudità varie, c’è spazio per una penetrazione e per due masturbazioni), è negli istanti in cui erotismo e rabbia si fondono che il film raggiunge vertici di creatività psicologia disturbante, annichilente.
E diventa impossibile conservare freddezza di fronte a un’atmosfera di sangue e sperma che esagera e demolisce ogni secondo di più, azzerando respiri e battiti del cuore.
Ma di tutto questo eccesso, è la sola scena della penetrazione iniziale (peraltro inserita in un quadro erotico di splendida poesia e sublimi atmosfere) a risultare superflua, perché in fondo inutile, usata per autocompiacimento e per facile stupore visivo.
La spirale di eros e thanatos è infatti giustificata, essenziale, necessaria a una trama sì, quasi impalpabile, dispersa in simbolismi enigmatici e inafferrabili, ma che si basa proprio su questo connubio, siglando, nelle scene clou, gli snodi più importanti e significativi della vicenda.
Sorprende il lavoro svolto per ricreare un’ambientazione sinistra, misteriosa e inquietante, inquietante, inquietante da morire. Campi che si distorcono, infiltrazioni di lampi angoscianti e inaspettati, stacchi onirici di poesia sopraffina, musiche minimali e sussurranti, il tutto – agevolato da una fotografia buia, densa, pregevole – per suggerire un orrore impercettibile, che esplode, fragoroso, senza però mai essere mostrato.
Animali che parlano, corvi immortali, cerbiatti mutanti, e ancora fotografie alterate, antichi tomi ritrovati in soffitta, rebus arcaici, apparizioni ectoplasmatiche sono solo alcuni degli elementi che affascinano e turbano allo stesso tempo, che seppelliscono lo spettatore di domande e aspettative, lasciando però le risposte alla sola interpretazione personale, basandosi su quell’immagine, su quello sguardo, su quella sensazione.
Accostabile alla filosofia cinematografica del David Lynch più ermetico e soffocante, Antichrist è un film magnifico e impenetrabile, che seduce e disorienta, capace di emozionare e sconcertare. Lento, difficile, anche pesante da digerire per via di una prima parte monolitica, fatti di sguardi e parole drammatiche, ma è pellicola da assaporare, da vedere, da studiare, che sicuramente potrà non piacere, e potrà magari scioccare senza apparente motivo l’occhio poco preparato, ma che non lascia indifferenti.
Sto curiosando un po'...
RispondiEliminaLo so, è un post vecchio, ma mi andava comunque di lasciare un commento perché quando c'è di mezzo Antichrist è abbastanza raro leggere critiche positive. Io l'ho adorato e condivido la tua recensione, anche per quanto riguarda gli accostamenti a Lynch.
Come hai scritto tu: da assaporare! :)
Non pensavo che The Kingdom fosse incompleto. È da parecchio che penso di vedermelo ma ancora non mi sono deciso....
Ci sono meandri del blog di cui non ricordavo quasi neanche più l'esistenza... :P
RispondiEliminaAntichrist è stata una visione bella tosta ma bellissima, ho ancora in mente, belle vivide, un paio di scene dopo tutto questo tempo. Per me è un film coraggiosissimo e avanti anni luce, e le critiche che gli sono piovute addoso le capisco solo fino a un certo punto.
Purtroppo mi sono perso Melancholia, che dalle mie parti l'hanno proiettato tipo tre giorni alle sette di sera ('-_-), e insomma, pazienza, lo recupererò.
The Kingdom sì, purtroppo è incompleto perché avrebbe dovuto esserci una terza serie conclusiva che non è mai stata realizzata a causa della morte di uno degli attori protagonisti. Credo valga comunque la pena guardarlo, soprattutto la prima mini-serie, che, certo, vengono sollevati milioni di domande che non avranno mai risposta, ma ci sono certe idee e certe suggestioni da applausi. :)
Ciao, sei uno dei pochi che ha apprezzato Antichrist, vedo. Io personalmente lo reputo un capolavoro assoluto, quindi mi fa piacere quando vedo pareri simili. Trovo il tuo blog interessante, magari possiamo fare uno scambio link, fammi sapere se la cosa ti interessa.
RispondiEliminaIo sono redattore presso www.storiadeifilm.it, è un sito giovane di recensioni di film che però sta crescendo rapidamente, e siamo sempre in cerca di nuovi recensori. Magari ti può interessare collaborare con noi, prova a dare un'occhiata al sito se ti va.
Ciao e buon proseguimento.
Alessandro
Grazie del commento e delle belle parole, poi quando si parla bene di Antichrist sono sempre un po' più felice, visto che siamo in quattro gatti ad averlo apprezzato. :)
RispondiEliminaGrazie mille anche per la proposta, purtroppo sono già pieno fino al collo con le collaborazioni e non avrei tempo materiale per dedicarmici. Ma lo scambio di link è d'obbligo, appena riesco lo inserisco. :)