2008
Robin Edizioni
198 pag
9 €
Andy è un regista innovativo e apprezzato, ma nonostante la fama e l’amore di Sandra, ha bisogno di qualcos’altro per dare il giusto brio alla sua vita. E quando incontra Frank, Logan, Lara e il loro perverso mondo di follia, capisce di aver trovato la sua strada.
Si presenta con grande cura e professionalità questa orda primordiale di filosofia e violenza, scritta e pensata da Mauro Casaroli ed edita per i tipi di Robin Edizioni. E in un luogo spietato e implacabile come l’underground letterario, è sempre un piacere, quasi insperato, sfogliare prodotti realizzati con serietà (ottima copertina, con tanto di risvolti, impaginazione premurosa), ancor più se distribuiti a un prezzo davvero competitivo come 9 euro.
Orda Primordiale si aggira dalle parti di un pulp frenetico e impazzito, che rigurgita rabbioso delirio e crudele esuberanza. Andy, trascinato dal vortice incontrollabile dei tre furiosi moschettieri, diventa spettatore e protagonista di sevizie, omicidi, furti, corse sfrenate ed esplosioni, incapace di trovare un freno allo squilibrio psicofisico che si è impossessato di lui.
Mauro Casaroli padroneggia la situazione e narra attraverso una prima persona convulsa ma razionale, schizoide eppure fredda calcolatrice, inondando i lunghissimi e studiati dialoghi di teorie filosofiche a proposito di evoluzione umana e potere sociale. C’è inventiva e controllo della situazione, e la lettura, per mezzo di uno stile senza sbavature e sempre efficace anche durante la numerevoli masturbazioni mentali, vola come un proiettile senza direzione
Ci si ritrova quindi preda di un trip mnemonico di dottrine e brutalità, dispersi in un percorso labirintico che mescola logica e pazzia, e che piace per la struttura supersonica che avvolge le 48 ore che racchiudono la vicenda. Orda Primordiale infatti mozza il respiro per via di un’azione continua, priva di rallentamenti nonostante le varie pause riflessive: è un gorgo che travolge e che, come avatar reali di Andy, lascia andare soltanto a lettura ultimata.
Dall’alto della più che buona impressione generale, è meno gravoso indicare qualche neo che fa inevitabilmente la sua comparsa.
Prima di tutto, il singolare modo di stendere i dialoghi tende a diventare caotico e confuso nelle situazioni più agitate, obbligando a veloci riletture per non lasciarsi dietro punti di vista o per evitare di interpreatarli erroneamente. È comunque un’idea originale, che, con qualche aggiustatina, può mietere vittime in futuro.
Sarebbe piaciuta poi una maggiore varietà psicologica del gruppetto protagonista: se Lara è affascinante e invincibile, Frank e Logan appaiono più come figure di contorno di poco peso. Certo, sono funzionali alla vicenda, quasi come burattini nelle mani della perfida bellona, ma vista l’ atmosfera narrata, esagerare nella creazione di figure instabili avrebbe applicato interessanti risvolti imprevedibili al contesto.
Terzo punto riguarda i film di Andy, a mio avviso argomento trattato senza un giusto senso del credibile: non si riesce a farsi un’idea chiara di come siano cinematicamente strutturati, e, per esempio, il colloquio tra il regista e il produttore nella parte finale lascia perplessi vista la facilità con cui vengono toccati certi punti.
E infine, vista la mancanza di motivazioni o appigli narrativi, trovo inspiegabile il motivo di un’ambientazione straniera per una storia che, se fosse stata calata in un contesto italiano, avrebbe acquisito un fascino ancora più deviato.
Ma si tratta più che altro di alcune malformazioni narrative che, nel complesso, non intaccano l’opera generale, soprattutto in vista della prevedibile ma efficiente chiusura, infida e atroce. Un finale che colpisce basso ma che si erge come implacabile giustiziere delle malefatte narrate.
Orda Primordiale è un acquisto consigliatissimo, e per il prezzo contenuto che lo contraddistingue merita senz’altro un pensierino.
0 commenti:
Posta un commento