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Tentacoli

By Simone Corà | giovedì 31 luglio 2008 | 23:03

di David Bessis
Isbn Edizioni
90 pagine
11,50 €

Una mattina come le altre, un uomo si risveglia con otto tentacoli che gli spuntano dallo stomaco. Basta questo spunto minimale per dar vita a una cronaca in forma di diario dei mesi d’inferno che il povero protagonista di Tentacoli dovrà subire. Imprigionato in un letto d’ospedale da improbabili teorie scientifiche e da dolori sempre più particolari, diventerà materia di studio di due dottori diametralmente opposti tra loro, per metodi e caratteri.

David Bessis, alla sua prima prova su lunga distanza, dimostra di padroneggiare un vocabolario variegato e di saper spaziare con fluida naturalezza tra filosofia e umorismo, con punte di un certo cinismo acido e corrosivo. La narrazione diaristica, in prima persona al presente, è infatti sempre scorrevole e, nonostante la freddezza del protagonista nel raccontare quanto gli accadde, addirittura appassionante. Sia nelle bizzarre teorie filosofiche che nei momenti di ironia surreale, si avverte un felice senso di continuità e un equilibrio narrativo che, anche nei momenti più annacquati e dolorosamente lenti, dona un certo fascino elegante all’opera.

La componente sovrannaturale è sempre presente, anche se non nell’idea tradizionale a cui si potrebbe pensare. Tentacoli non è propriamente un horror, ma da tale genere estrapola più che altro elementi quali il dubbio, la paura, la sofferenza. Niente creature cannibali, quindi, o mostri alati che incendiano i palazzi, ma solo tanto approfondimento psicologico di un personaggio che non fa niente per dispensare empatia, ma che risulta essere tenero nella sua glacialità e simpatico nella sua sfortuna.

Dispiace solo per un finale monco e tecnicamente assente, che chiude il volume a tradimento.
Novanta pagine si leggono velocemente, e viene spontaneo agitare un indice brontolone verso il prezzo, ampiamente eccessivo nonostante la qualità dell’opera. Prezzo che, tra l’altro, non è giustificato nemmeno dall’esteticamente orribile scelta stilistica di Isbn Edizioni, che come copertina schiaffa, guarda caso, un codice isbn e la sinossi della trama, mentre occulta all’interno del volume l’immagine (davvero molto bella) di copertina vera e propria.

Resta il fatto che la bontà dello scritto di Bessis è tale da sopportare certe magagne visive, e se vi scappa di essere generosi verso le piccole/medie case editrici come Isbn Edizioni, un pensierino per Tentacoli potreste anche farlo.

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