Regia: Lee Gordon Demarbre
Sceneggiatura: Ian Driscoll
Cast: Phil Caracas, Murielle Varhelyi, Maria Moulton, Ian Driscoll, Josh Grace
Durata: 84’
Produzione: Canada
Anno: 2001
Al fine di bloccare lo sterminio di tutte le lesbiche di una cittadina del Canada, ad opera di un gruppo di malvagi vampiri, la chiesa si rivolge a Gesù Cristo, pronto per ritornare tra gli uomini a diffondere il verbo del Padre. Ad affiancarlo nella lotta contro il Male ci sarà il Santo, uno dei wrestler più forti del momento.
Al di fuori dell’universo amatoriale, un film dove Gesù se ne va in giro con la tonaca e le Adidas, rulla cazzotti e calci volanti come Chuk Norris, palpa sederi e soprattutto difende le lesbiche, sarebbe stato cosparso di acqua santa e murato assieme ai suoi realizzatori. Ma quando mancano i presupposti per parlare di regia e di recitazioni, e che l’atmosfera demente regna indisturbata, allora ci si può godere in pace un’ora e venti di pura blasfemia goliardica.
Sia chiaro, Jesus Christ Vampire Hunter è tutto fuorché un bel film: Lee Gordon Demarbre non ha mezzi né talento per far girare ottanta minuti scarsi, e magari farebbe bene a pulire le camere prima di riprendere, e il cast, probabilmente composto da amici e parenti, è quanto di più osceno abbia visto ultimamente. Ma in virtù dello spirito demenziale e casereccio con cui bisogna sghignazzare la pellicola, diventa superfluo districarsi in pallosi sermoni semiologici.
Tuttavia, Ian Driscoll ha imbastito una sceneggiatura che racchiude una trama tanto stupida quanto graffiante, ed è riuscito a travestire la blasfemia costantemente presente in un grido all’amore incondizionato e universale, con dialoghi brillanti e spigliati, spesso irresistibili. A tutto questo bisogna sommare tonnellate di invenzioni, chicche dementi e scene cult indimenticabili (che vanno da una croce antivampiro costruita con i tergicristalli di un’auto abbandonata, a nunchaku formati da intestini, passando per una battaglia contro atei MIB).
Irritante, insopportabile e totalmente fuori luogo invece il comparto musicale, che sbrodola note maleodoranti synth pop e swing da quattro soldi.
Con un po’ di decisione e serietà in più Jesus Christ Vampire Hunter sarebbe stato un cult da idolatrare. Così è soltanto un film stupido e demente, probabilmente uno dei migliori low cost di sempre, e che sì, strappa parecchie risate, ma è doveroso mangiarsi le mani per uno script tanto intelligente quanto sprecato per questo progetto.
Ok, posso soddisfare la mia voglia di film stupidi, lo guarderò il prima possibile! A presto sEmo!!!
RispondiEliminaSternennacht
cazzo, è imperdibile questo.
RispondiElimina@ darkettona 3mo: il prima possibile è ora, non perdere tempo!
RispondiElimina@ caddy: miao