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Bloody Muscle Body Builder to Hell (2014)

By Simone Corà | venerdì 28 aprile 2017 | 00:01

Fate largo all'Evil Dead giapponese: comicità di grana grossa e battaglie ultrasplatter in questo pazzo low budget                                                                                                  

In concomitanza con l'uscita in DVD UK sarebbe bella cosa rispolverare questo matto fenomeno giapponese, dal titolo ancora più matto, che è salito in qualche maniera alla ribalta per l'autoproclamazione a Evil Dead nipponico. Bloody Muscle Body Bulder to Hell è una minuscola produzione che sembra strizzare l'occhio più a un generico prodotto amatoriale targato Troma che a un vero e proprio circuito horror, ma è così genuino, piacevole e pazzo che non gli si può non volere bene. Girato in Super-8 nel lontano '95, a Shinichi Fukazawa sono serviti qualcosa come quindici anni di post produzione per arrivare, nel 2009, a una sessantina di minuti complessivi, che a loro volta troveranno un piccolo sbocco cinematografico solo nel 2014. Ne serviranno altre tre per raggiungere l'occidente, grazie a Terracotta Distribution, che oltre al DVD firma, in perfetto stile retrò e per i nostalgici incalliti, pure la VHS.

Cosa dire. Bloody Muscle è un trionfo di voluta idiozia e di ingegno splatter, perché anche se mancano soldi e competenze le idee sono così spumeggianti e sincere da sotterrare tutto il pattume narrativo/recitativo che è quasi obbligatorio trovare in un simile prodotto. Alla classica sfilata di braccia recise, spruzzi di sangue e teste che esplodono, il buon Fukuzawa aggiunge una montagna di effetti in stop motion e maschere di gomma che esaltano la festa gore non stop, fatta di organi che si sciolgono e si ricostruiscono in una nuove forme antropomorfe, arti amputati che si incollano l'uno contro l'altro, toraci che si muovono autonomamente e molte altre follie di frattaglie. 
Tutto è molto, molto povero, di sangue concreto ce n'è parecchio e le varie macellazioni hanno una discreta dignità, ma sono parecchi i compromessi visivi a cui deve inchinarsi Fukuzawa. La sequenza di fx ultracheap (apparizioni di fantasmi, intestini-tentacoli e alcune cosette un po' troppo complicate) si potrebbe fare meglio con Paint, ma va detto che non si soffre poi molto e, anzi, è un qualcosa che contribuisce all'artigianalità estrema di questo film fuori di testa. 
Tutto il resto è un omaggio fin troppo calcato al secondo Evil Dead: lotte con mani possedute, armi lanciate e afferrate al volo al momento giusto e demoni che prendono possesso di corpi innocenti si sprecano dal primo all'ultimo minuto, ed è lodevole l'impegno di Fukuzawa stesso, nei panni del protagonista, mentre ricalca le espressioni buffe e la mimica facciale di Bruce Campbell. Il cast non è pervenuto e la storia non è che un vaghissimo intro sconclusionato di bodybulding e fantasmi vendicativi, ma il tutto dura appena 62 minuti e, quando inizia la lunghissima bloodbath, c'è da divertirsi. Da gustare con un bel birrozzo gigante.

4 commenti:

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