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Recensione: Bad Ass

By Simone Corà | giovedì 9 agosto 2012 | 08:00


2012, USA, colore, 90 minuti 
Regia: Craig Moss 
Sceneggiatura: Craig Moss, Elliot Tishman 

Pensare a un granitico Danny Trejo vs Ron Perlman porta a una facile eccitazione, da queste parti certi caratteristi sono molto più apprezzati di molti attori e vederne due tra i miei preferiti di sempre a darsi di nuovo battaglia dopo la quarta stagione di Sons of Anarchy mi dava gioia e felicità. In realtà, Ron Perlman ha un ruolo assai limitato, un canonico evil politician che appare in una manciata di scene, e pure Danny Trejo, data la caratura piuttosto leggera della pellicola, è alquanto poco bad ass rispetto anche a suoi personaggi più innocui, tuttavia la prova di Craig Moss è tutto sommato piacevole pur presentandosi niente più che una commediola per famiglie.

Moss è un po’ uno zozzone del cinema, nel suo curriculum capolavori come 41 anni vergine e Succhiami dovrebbero allertare circa la qualità riscontrabile in questo Bad Ass, e difatti si resta costantemente su una mediocrità narrativa piuttosto banale, un inoffensivo pressapochismo con cui costruire una blanda revenge story dove il vecchietto Trejo diventa eroe del web, Bad Ass appunto, dopo aver menato un paio di stupidi nazi – da lì a far rullare i pugni quando i cattivi gli ammazzano il miglior amico la strada è breve e scontata.

È tuttavia la simpatia di un Denny Trejo irresistibile, naturalmente perfetto per il ruolo del tamarro spaccone, a trascinare quello che in fin dei conti è un debolissimo tv-movie dove i cattivi sono docili e stupidi e dove un vecchietto coi capelli lunghi può far innamorare una figa di quarant’anni più giovane dopo aver allontanato il suo maritino brontolone. Per il resto si vedono grossi rimandi a Gran Torino, su tutto la giovane mamma e il moccioso sorridente a cui Bad Ass si affeziona, anche se ovviamente a Moss manca di totale eleganza e tatto per narrare di un rapporto simile senza per forza metterci dentro sorrisi ammiccanti, palpebre che sbattono e baci interrotti sul più bello. In generale, a Moss manca l’eleganza di narrare ogni cosa, ben visibile, per esempio, nell’assurda scena splatter della mano mozzata dal tritarifiuti, unica sequenza sanguinosa di un film dove di sangue non ne scorre proprio. Bello comunque lo scontro tra autobus nella parte finale, omaggio o plagio di Danko con cui Moss chiude decentemente una pellicola che poteva essere una tamarrata imperdibile ma che, purtroppo, è soltanto un filmetto disimpegnato.    

12 commenti:

  1. Alla fine io mi ci sono divertito un sacco, nonostante i limiti del regista.
    E l'omaggio a Danko è una chicca, un pò come Trejo che becca sempre e comunque. :)

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    1. Anch'io mi sono divertito, però, madò, con un simile potenziale di tamarraggine potevano tirarne fuori un film da vedere assolutamente, invece ha giusto qualche momento buono in una marea di tranquillo buonismo americano...

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  2. denny trejo per famiglie?
    mmm, sembra una roba giusto per ford :D

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    1. Ahahah, però Denny Trejo spacca sempre di brutto. Con le brache corte, poi, ancora di più... XD

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  3. sei il primo che leggo che non si spertica in lodi...però Danny Trejo per famiglie come dice Cannibal dovrebbe valere il prezzo del biglietto sempre e comunque...

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    1. Ma infatti Danny Trejo è grandissimo e chiaramente è un film che si può vedere soltanto per la sua interpretazione e il suo personaggio. E' tutto quello che gli sta attorno che è un po' una cavolata sempliciotta.

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  4. di filmetti disimpegnati ultimamente ne sento il bisogno almeno quanto un condizionatore del supermercato. Bad Ass mi manca.

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    1. Eh, succede anche a me. Il problema di Bad Ass è che forse è un po' troppo disimpegnato...

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  5. Sapevi che è "tratto da una storia vera"?

    http://www.youtube.com/watch?v=pimrJXErWgk

    XD

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  6. XD
    Non sapevo proprio, grazie del link! :D

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  7. Non conoscevo Moss, per cui ti ringrazio della segnalazione. Ti informo inoltre che la mia recensione di "The Tall Man" si può adesso leggerla, laggiù sul mio blog, in you want. A presto.:)

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    1. Letta con molto interesse, ma adesso mi vergogno a pubblicare la mia che in confronto alla tua analisi è robetta delle elementari... ;)

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