Home » , , , » Recensione: Bedtime

Recensione: Bedtime

By Simone Corà | martedì 24 luglio 2012 | 08:00


2011, Spagna, colore, 104 minuti 
Regia: Juame Balaguerò 
Sceneggiatura: Alberto Marini 

Fa sempre sorridere quando i simpatici distributori italiani pasticciano sui titoli dei film, italianizzando, o peggio ancora, inglesizzando a loro piacimento con un rispetto, verso opera originale e pubblico italiano, che so, che potrebbe avere un rinoceronte verso una lumaca che gli attraversa la strada. Con Mientres Duermas non siamo poi andati così male, in fondo è capitato ben di peggio con, ehm, La leggenda del cacciatore di vampiri, ma pur possedendo un titolo internazionale, Sleep Tight, quel gioco di lettere sulle locandina era davvero troppo genio tricolore per poter lasciarsi scappare l’occasione di fare cagate ancora una volta.

Cagata che, per fortuna, non è l’ultimo film di Juame Balaguerò, che dopo l’inguardabile REC 2 davo tristemente per disperso, e neanche di horror si tratta, data l’atmosfera in qualche modo grottesca che avvolge l’intera pellicola. Siamo dalle parti di un gioco di tensione, molto ben calibrato, capace anche di raggiungere un picco d’iperventilazione con una lunga sequenza astutamente architettata, ma niente che in fondo abbia questo gran merito, questa qualità che ripaghi della visione. Per carità, curatissimo nella sceneggiatura (a cura di Alberto Marini, che per Balaguerò aveva già scritto il passabile To Let), con dialoghi precisi affidati a una manciata di personaggi ben ritagliati da una qualsiasi quotidianità, così come nell’eleganza registica, attenta e pulita come ha sempre dimostrato Balaguerò, ma a Bedtime sembra mancare quel quid, quel qualcosa in più che lo renda film pieno e completo come avrebbe potuto essere.

Buona parte della colpa va di certo imputata alla parte finale, dove la pellicola si sgonfia rapidamente dopo un interessante e curioso crescendo e si consuma senza poi molto mordente, amareggiando lo spettatore proprio quando era lecito aspettarsi un’ulteriore crescita d’ansia, un aggravarsi inquieto della situazione, un disorientamento, una perdita di controllo per César, freddissimo portinaio di un condominio, dedicato a un hobby notturno che si svela pian piano in una progressione di false verità incastrate con finezza fino a quella sequenza precedentemente accennata, momento esatto in cui Bedtime forse smette di essere una pellicola più che buona e scivola in un dimenticatoio da dove difficilmente potrà uscire.      

20 commenti:

  1. Peccato. Io Rec2 non lo avevo trovato così orrendo. Eccessivo, grottesco, pasticciato si, ma paradossalmente non così orrendo.
    Da Mientres Duermas (brutto titolo italiano come al solito) mi aspettavo grandi cose.
    Comunque lo vedrò

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be', no, guarda, non è mica un brutto film, tutt'altro, è che l'ho visto spegnersi così velocemente che mi ha lasciato un po' così, con la bocca asciuta... Però REC 2, madò, una fatica tremenda a finirlo, quella volta... :)

      Elimina
  2. a me è piaciuto parecchio.
    la figura del protagonista è costruita alla grande, come di rado capita nei thriller, almeno quelli recenti.
    e la parte finale l'ho trovata cattivissima

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, Cèsear è un ottimo personaggio, e infatti, almeno fino al ritorno del fidanzato di lei, il film va alla grande, con tutta questa strategia vendicativa che lui mette in pratica un po' alla volta, poi, boh, la parte finale io l'ho vista proprio moscia... :)

      Elimina
  3. Ho letto il romanzo e vedrò sicuramente il film:) sono d'accordo il titolo non è male ed il finale poteva essere migliore...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma il romanzo com'è? L'ho adocchiato proprio oggi in libreria, non sapevo ci fosse...

      Elimina
  4. ma é vero che il film ed il libro hanno un finale diverso? Affari nostri... qual é il finale migliore?

    RispondiElimina
  5. eh eh fu uno dei post iniziali del mio blog: secondo me il film non è male, Luis Tosar è grandioso e il finale è di una cattiveria unica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì sì, Luis Tosar bravissimo, l'avevo apprezzato parecchio anche in Cella 211, però quel finale lì, boh, per me era molto telefonato, diciamo l'unica, o quasi, conclusione possibile, e mi ha lasciato molto deluso...

      Elimina
  6. Non l'ho ancora visto, ma non mi attraeva molto. L'aspetto che ho sempre trovato interessante in Balaguerò, è questo suo amore per il tema condominiale, che a mio avviso con REC, trova un punto di origine fantastico, che poi si perde e svapora nei successivi prodotti. Dovrebbe studiare di più la spazialità perturbante del condominio ispanico, a mio avviso, il regista. Spostarsi dalla psicologia all'architettura. Gli farebbe molto bene: chi lo conosce, glielo dica :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh eh eh, è vero, sarebbe una cosa molto interessante da approfondire. Anche in To Let c'era un ottimo lavoro scenografico, ma anche nei suoi film precedenti c'era sempre questa ricerca dell'edificio, anche un po' fatiscente... Vedremo nei suoi prossimi film, a partire da REC 4 :)

      Elimina
  7. A me di Balaguerò è piaciuto solo Fragile, che pur considero una pellicola con forti limiti. Questo non ho capito che razza di film sia, ma tra titoli stravolti e trailer illusori credo che ci sia il forte rischio di fraintendimento... Spero non si tratti di stalker stile "The Resident" almeno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me tutto sommato era piaciuto Fragile, ma Balguerò aveva fatto due ottimi film con Nameless e Darkness - e poi, oh, io con REC mi sono cagato addosso più volte. Questo è un po' una bestia strana, indecifrabile per buona parte del film, curioso e ben architettato, poi si svela e perde molto...

      Elimina
  8. Sinceramente mi sembra assurdo criticare Balaguero e i suoi film. É un regista spagnolo i cui film si vedono ed hanno successo in tutto il mondo. E sono horror o thriller. Magari in Italia ci fosse uno come lui. Ieri ho visto in imdb tutti i paesi in cui esce BED TIME (USA e Canada, Giappone, Germania, Francia, Grecia, Messico, Argertina, Australia, ecc.)... é allucinante. E qui in Italia é andato meglio di Contraband, con meno copie es senza Mark Wahlberg... magari in Italia ci fossero registi come Balagueró e thriller come Bed Time. Per me il piú bel film della stagione (il libro non so, non l'ho letto).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be', certo, a fare un confronto con l'Italia è chiaro che la situazione qui è disastrosa, ma lodare Balaguerò solo perché i suoi film sono distribuiti in tutto il mondo mi pare un po' esagerato. Tale successo se l'è meritato con ottimi film, anche se ha avuto i suoi grossi passi falsi (Fragile, REC 2)...

      Elimina
  9. in ogni recensione tutti notato la malignità e l'astuzia del prtiere, ma nessun recensore si sofferrma sulla figura della bambina,che è a mio parere inquietante,più del portiere stesso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Be', è vero, è un diavolo di ragazzetta e più ripenso alla rece che ho scritto più mi pare di essere stato troppo cattivo solo per il fatto che ho trovato il film sgonfiarsi nella parte conclusiva...

      Elimina
  10. Sarò piccolo borghese,ma aspettavo che Cesar si buttasse finalmente di sotto,comunque mi sono consolato pensando al probabile sequel nel quale giustizia sia fatta, magari con prova del DNA di Clara che lo incastri...e la bimbina confermi...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io vedrei bene un sequel solo sulla bambina malvagia ;)

      Elimina