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Vedi Martin e poi muori: Game of Thrones - stagione tre (2013)

By Simone Corà | martedì 25 giugno 2013 | 08:00

USA, colore, 10 episodi, 60 min cad.
Creato da: David Benioff, D.B. Weiss
Network: HBO

Ci sarebbe una lista lunga così di elementi che non funzionano o, meglio, che non è possibile ricreare in una serializzazione televisiva - onestamente e oggettivamente sarebbe però crudele intestarsi e insistere nel voler per forza trovarli, e io davvero, davvero non riuscirei mai ad alzare anche solo mezzo dito per recriminare qualcosa al mastodontico, impressionante lavoro di Benioff e Weiss. Un'opera di scrittura, la loro, che raramente si è vista (e poco importa il voler differenziare la narrazione cinematografica da quella televisiva), e per quanto possano essere sicuri e comodi con una simile base di partenza narrativa credo che Game of Thrones, con questa terza stagione, una season sicuramente discontinua nel su essere zeppa, zeppa all'inverosimile di personaggi, eventi e situazioni che conducono a punti di domanda sempre più grandi, confermi ancora una volta una qualità sopraffina e a tratti inarrivabile sul piano squisitamente dialogico, perché, certo, abbiamo personaggi stratosferici già delineati in tutti questi anni da Martin, ma vederli parlare con una tale ricchezza, con una simile profondità, varietà e vastità era cosa già sulla carta estremamente ardua, e invece sono proprio le parole a portare avanti quella che, in un modo o nell'altro, è la serie tv del momento, questi dialoghi d'acciaio, solidissimi, sia che raccontino di dilemmi interiori che diventano pilastri psicologici dei protagonisti (i bellissimi, bellissimi momenti tra Jamie e Brienne, il carattere di Daenaerys che finalmente esce in tutto il suo femmineo splendore, l'odio silenzioso e a stento trattenuto tra Tyrion, Cersei e Tywin) sia di avventure scollacciate e di secondario interesse (l'enorme virilità di Podrick, per fare un esempio), appaiono in ogni sequenza straordinari, per certi versi incredibili, sono dialoghi che da soli tengono insieme decine di personaggi e interazioni, l'unico ma colossale appiglio a quella sorta di linearità e comprensibilità necessaria a un disegno complessivo così complesso, sconfinato e lentissimo, che nella sua trasposizione televisiva perde inevitabilmente le concessioni temporali e di lunghezza che sulla carte Martin si può invece prendere.

E in fondo non serve aggiungere nulla a quanto scrivevo in passato sulla prima e sulla seconda stagione, pur con le sue dispersioni, pur con i tanti, troppi nomi che spuntano e che non sempre hanno lo spazio di cui necessitano, pur con le sue mille strategie di guerra e nessuna battaglia che effettivamente si vede, pur con le sue anche irritanti gratuità erotiche, pur con la sua narrazione frammentaria e per certi versi incostante che sembra soltanto aggiungere carne al fuoco e non portare mai a nulla (ma i fili iniziano a essere tirati e bisogna portare pazienza, nei libri gli sviluppi sono ancora più fumosi e pachidermici), ci sarà sempre poi un episodio come The Rains of Castamere che sbriciola e frantuma ogni cosa, rendendo Game of Thrones semplicemente superiore.

17 commenti:

  1. Non ho ancora visto la terza stagione, ma per quel che vale ti credo sulla fiducia.
    Dopo essere rimasto incantato dalle prime due stagioni (chi ci credeva fosse possibile fare un lavoro simile su un'opera colossale com ASOIAF?), non mi aspetto che che la terza sia da meno.

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    2. Infatti, hanno ricreato uno scenario incredibile, e le interazioni tra i personaggi sono stupefacenti, non perdono un briciolo del carisma e della potenza dei romanzi. Che poi non sia tutto perfetto e che ci sia troppa, troppa carne al fuoco per soli 10 episodi, ok, è vero, e potrebbero di sicuro accorciare qualcosa e rendere più comprensibile qualcos'altro, ma hanno fatto davvero un lavoro clamoroso. :)

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  2. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai parlato di questa terza stagione. Comunque sono d'accordo con quanto hai scritto, quasi al 100%

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  3. Serie superiore, come giustamente scrivi.
    Potrà non essere perfetta e avere qualche meccanismo fuori asse, ma è una bomba dall'inizio alla fine.

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  4. A me è molto piaciuta.
    Sono proprio belli gli "accostamenti impossibili" che vanno a formarsi nel corso degli episodi. E dopo "The Rains of Castamere" (io non ho letto alcun libro della serie) mi viene da pensare che il "buon" Martin semplicemente ogni tanto "elimini" i personaggi più noiosi e banali, lasciandoci alle prese con gente così particolare e "diversa" che è impossibile per lo spettatore non immedesimarsi o "fare il tifo".

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    1. Mah, può essere, anche se nei romanzi di personaggi di minor interesse su cui Martin invece continua a spendere moltissime parole ce ne sono fin troppi, mentre altri amatissimi vengono un po' accantonati in punti di domanda di cui non si sa più niente da parecchio... :)

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  5. Condivido in toto, bravo Simone. Ciò che mi ha colpito, tra le tante e al di là del gusto personale, è soprattutto la coerenza narrativa mantenuta sempre, nonostante il montaggio richieda continui cambi temporali e ambientali. Gli autori di questa serie hanno davvero talenti al di sopra della media.

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    1. Infatti, poi chiaro che manca qualcosa tra uno stacco e l'altro, e che certo approfondimento viene a mancare, ma il lavoro complessivo è stratosferico

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  6. A me piace moltissimo. Non ho letto i libri, e devo dire che l'unico difetto della serie TV è che gli appassionati stanno tutto il tempo a pubblicare spoiler su blog e facebook, e ti rovinano tutti i colpi di scena! :)

    Simone

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  7. mi basta sentire le note epiche della sigla che subito mi vedo al fianco di arya a sferrare l'attacco finale contro quel maledetto bamboccio cazzole de lu re.
    Davvero un capolavoro questa serie,devo ancora vedere la terza,ma quanto mi piace <3

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  8. La terza stagione non mi è piaciuta tanto quanto le altre, anche se genialmente il colpo di scena è stata la puntata numero 9.

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    1. Sì, come nelle altre due stagione l'episodio 9 è stato una bella bomba, e sì, in parte sono d'accordo con te, c'è qualcosa in meno rispetto alle stagioni 1/2, forse meno crescendo, meno creazione del climax...

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