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E la bara? Django Unchained (2012)

By Simone Corà | venerdì 1 febbraio 2013 | 08:00


USA, colore, 165 minuti 
Regia: Quentin Tarantino 
Sceneggiatura: Quentin Tarantino 

Parlare di film così grossi e già abbondantemente chiacchierati in tutto il Web è cosa forse trascurabile in un angolino come il mio, ma non potevo sottrarmi a spendere due parole, non di più, sull’ennesima prova eccezionale di Tarantino, ormai figura unica e impareggiabile nel mescolare certi improbabili paradossi per un cinema weirdissimo e fuori da ogni schema (giusto Miike ha un approccio vastissimo e incontrollabile come il suo), capace di combinare il western con l’hip hop, l’ultraviolenza con la comicità da commedia disimpegnata (con tanto di Jonah Hill a fare da comparsata), il dramma storico con il pulp, dilagando e diluendo la storia con personaggi stratosferici che passano minuti e minuti a parlare con una classe, una potenza e una tensione che, in tutta sincerità, non si vedono da nessun’altra parte. Sequenze totali come il prologo, la spiegazione del mestiere di Schultz, l’arrivo nella magione di Candie e la cena che ne consegue (che di fatte consiste in un buon terzo del film), ma anche a suo modo bizzarrie da applausi come la lunghissima scena degli adepti del Ku Klux Klan che si lamentano dei cappucci,  entrano di diritto nella storia del cinema per l’assoluta maestria nel dipingere personaggi esagerati, carismatici ogni oltre misura e rigore storico, ma perfettamente calati in un contesto straordinariamente adeguato e credibile, al quale nulla si può criticare, neanche assistendo a corpi che balzano via con un colpo di pistola manco gli fosse scoppiata una bomba nelle vicinanze.

E quindi Tarantino, attraverso un meccanismo estremamente sofisticato e maneggiato meravigliosamente, tra zoomate sessantiane, stravaganti flashback, lentezze splendidamente mastodontiche e soprattutto favolosi, favolosi dialoghi, riesce a far accumulare, accumulare e accumulare un’ansia che esplode così come esplodono i corpi in un’improvvisa impennata vorticosamente splatter, impossibile ma perfetta perché non poteva esserci altro frammento dopo quanto mostrato in precedenza, dopo il mash-up di generi, di costumi e di registri, dopo l’elegante, personalissima sequenza di stramberie e sciccherie che solo una penna come quella di Tarantino, qui esaltato dalle prove stellari di Jamie Foxx, Leonardo DiCaprio, Christoph Waltz e Samuel L. Jackson, potrebbe dotare di profondo senso acuto. È cinema caratteristico, strafottente e sopra le righe, un cinema sicuramente che può piacere e non piacere nel suo omaggiare e citare forse anche più per divertimento che per reale interesse cinematografico, da queste parti però si adora come poche altre cose perché capace di strabiliare, di reinventarsi, di essere fresco e nuovo in ogni occasione.

27 commenti:

  1. Totalmente assolutamente incredibilmente d'accordo!

    Django è una meraviglia continua.

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    1. Infatti, e più ci penso più mi tornano alla mente dettagli e inquadrature e scene semplicemente bellissimi :)

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  2. yeah!

    e smettila di fare il modesto, che il tuo non è un angolino trascurabile ;)

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  3. da grande appassionato di italowesterns avevo tanta ma tanta paura che non mi piacesse, dato che il Tarantino degli ultimi 10 anni non mi aveva dato, finora, molta soddisfazione (anzi)... ma per fortuna stavolta ne è uscito un gran film, personalmente ne sono molto contento

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    1. Io adoro tutto quello che ha fatto, non avevo dubbi che potesse uscirne il solito, immenso film :)

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  4. a me Tarantino non piace affatto.Proprio per niente,però riconosco che abbia un suo stile e un suo modo di fare cinema che è stato rovinato dagli imitatori,e da certi fans scatenati che madonna.....

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    1. Eh, ma è perché tu sei un occhialuto snob, non c'è altro motivo! ;)

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    2. anche questo è vero ! ^_^ ^_^
      d'altronde sono alleniano doc, mi manca solo la giovine coreana,ma se mi impegno.... ^_^

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    3. Ahahahah! Ma anch'io sono un alleniano, eh! :)

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  5. Splendido. Io mi inchino e applaudo. Non posso fare altro.

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  6. Filmone totale. Impossibile non essere d'accordo con te. E con Tarantino.

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  7. Devo ancora vederlo... O_o'


    Mi trovi inginocchiato nell'angolino a destra, quello con tutti a sassolini spuntati per terra...

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    1. C'è tutto il tempo per vederlo!
      (Però anch'io mi sentivo così, in più con l'aggiunta di una sbava incontrollata che cadeva per terra)

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  8. Un'unica annotazione: se ti pigli una pistolettata di quel calibro lo fai eccome un volo.Provare per credere ;)

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  9. Ottima la citazione degli adepti del Ku Klux Klan, la quale dimostra come il film sia curato nei minimi dettagli; tra l'altro una delle scene più comiche:)

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    1. Infatti, anche perché è una scena in flashback del tutto ininfluente, con un tono e un registro assurdi :D

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  10. Visto ieri sera. Secondo me il miglior film di Tarantino.
    Piccolo delirio: In una lotta tra titani (S.Jackson, L. Di Caprio, C. Waltz) J Foxx sembra l'unico ad non essere mai andato al teatro. Nel finale, quando sembra calare il sipario, imparata la lezione e appreso il mestiere si inventa il suo personaggio definitivo e sono fuochi d'artificio.

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    1. Per me son fuochi d'artificio sempre, dal primo all'ultimo minuto :D

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  11. Waltz ha spaccato il culo a tutti quanti. Anche ad un ottimo di Caprio. Il film bello, interessante, divertente, esageratamente non esagerato ma anche esagerato. Ma dopo 5 minuti di quelle 2 ore e 45 mi è rimasto 'poco'. Non che sia così spocchioso da dire che Tarantino non capisce un caxxo ma abbastanza affamato dei suoi film per poter affermare che mancava un pizzico di sale o un qualcosa per rendere più ghiotto un piatto comunque abbondante.
    Altra cosa che ho apprezzato è che il film NON sia diviso in capitoli.
    Aggiungo inoltre che in sto film ho sentito un buon odere dello stile di sua maestà Joe R. fottuto texano Lansdale.
    E chiudo ripetendo: Waltz è stato immenso.

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    1. Ma sai che invece, a me, più ci ripenso e più lo trovo bellissimo e potente?

      Però Waltz sì, grandissimo, davvero grandissimo! :D

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  12. Mi unisco alla goduria del film e della recensione!

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  13. è senza dubbio uno dei film più belli di Tarantino, comincio a stimarlo maggiormente, poi è un grandissimo omaggio allo spaghetti western italiano...

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