Tra la news di Edizioni XII, i link su Facebook o qualche segnalazione di blog amici, le avete probabilmente già sentite ronzare: sono le Maledette zanzare che infestano il mio primo romanzo, in arrivo a fine mese. Tra esplosioni di felicità e timidezze allucinanti, tra i ringraziamenti devoti a David Riva per l’editing e Diramazioni per la copertina, è un po’ difficile mascherare i sorrisi per il raggiungimento di questo traguardo, e riesco a scrivere queste righe solo dopo aver fissato intensamente il foglio bianco per un tempo abbastanza considerevole.
Maledette zanzare è sostanzialmente una horror comedy. In tutti questi anni di web-scrittura (e ne sono passati sette dai primi tentativi con carta e penna digitali), chi ha già letto qualcosa di mio si sarà fatto un’idea del Simone Corà scrittore, un tizio un po’ strano e silenzioso a cui piacciono essenzialmente tre cose, i mostri, il sangue e la comicità. Ho bene o male scritto sempre di questo, non potevo quindi che esordire con un romanzo più o meno comico, parecchio splatter e in cui ci sono un sacco di mostri.
La trama ruota attorno a una ventina di personaggi che non si conoscono ma che, loro malgrado, avranno modo di incrociare le loro strade per combattere una minaccia mostruosa nata nelle zone più paludose del fiume Brenta. Un ragazzo che tenta di sopravvivere a una delusione d’amore, due killer professionisti incaricati di uccidere un uomo e consegnare il cadavere al loro superiore, un marpione impegnato nel più difficile degli appuntamenti galanti con una donna dai gusti fin troppo raffinati, un gruppo di amici indaffarati nella sbronza del secolo sulla riva del fiume, due carabinieri chiamati a quietare degli schiamazzi notturni, due signore anziane incuriosite da una magione abbandonata ma apparentemente piena di vita… E mentre queste vicende, all’inizio molto distanti tra di loro, piano piano cominciano a intrecciarsi, zanzare, migliaia di zanzare, immensi stormi di zanzare stanno rapidamente creando un esercito di creature umanoidi per, be’, conquistare il mondo, ovvio!
Maledette zanzare sarà disponibile in e-book dal 28 marzo, avrà un prezzo irrisorio (poco più di un aperitivo, meno di una birra media) e, insomma, è il primo romanzo del vostro blogger preferito: se come me adorate Bad Taste e Splatters, perché non farci un pensierino? :)
Keffiko. Dove trovo una lista delle cose che hai scritto?
RispondiEliminaComplimenti Simone, bel colpo. Sarà mio! Se fai una presentazione in zona (Veneto/Friul), vengo a pigliarmi la copia autografata.
RispondiEliminaCongratulazioni,la sinossi mi attira abbastanza perciò ci farò un pensierino...
RispondiEliminaSarà mio e ti recensirò.
RispondiEliminaNon puoi più fuggire!
^__^
Complimenti, Silente! ;)
RispondiEliminaBello bello, lo attendo con piacere:-)
RispondiEliminaFallo fare in versione cartacea, così lo possono leggere anche i trogloditi come me.
RispondiEliminaComplimenti, perbacco. E anche un pò d'invidia, dal momento che io riesco per ora a scrivere solo saggi (vedi il mio ultimo che avrai visto sul mio blog), non riuscendo ancora ad abbandonarmi all'immaginario narrativo. Leggerò, e recensirò a tempo debito. :)
RispondiEliminaGrazie, grazie a tutti, I'm very very happy! ^__^
RispondiElimina@ Eddy: ehm, ne trovi un po' qui:
http://www.scheletri.com/cora.htm
Giusto gli ultimi 4-5, eh (gli altri sono tutta roba vecchissima e illeggibile), sono raccontini brevi sostanzialmente horror, ma niente cose di ironia. Per quelli più comici, invece, bisognerebbe esplorare i meandri del forum della Tela Nera, ma chissà dove sono... (se proprio insisti al massimo scrivimi che ti giro qualche file ;) )
@ McNab: ahahah, allora se lo recensisci non scappo! :-p
@ Nick: anch'io sono un troglodita, chissà se un giorno diventerò mai tecnologico come gli altri :)
@ Psiche: prima o poi ci si prova, se si scrive, come fai tu con il blog e con i saggi, credo proprio che prima o poi vorrai "provare" la narrativa, non c'è scampo. :)
Quello umoristico/comico è sicuramente il genere narrativo più
RispondiEliminadifficile in assoluto da trattare, a meno non si abbiano idee portentose capaci di far davvero sganasciare. Sarà una godura leggerlo partendo da queste premesse!
In verità stavo iniziando un giallo che si apriva con il corpo carbonizzato riverso contro gli scaffali di un supermercato, al momento dell'apertura. C'era questo incipit nella mia mente, poi avevo già qualche personaggio (il commissario Grisi in particolare, e il suo braccio destro, l'ispettore Loikala, di origine finlandese, trasferitosi ventenne in Italia, per amore, e quivi entrato in polizia). Come vedi hai ragione, Simone: non c'è scampo all'immaginario. Tuttavia adesso preferisco scrivere cose di utilità clinico-sociale. L'importante è essere decentemente pubblicati. Poi vedremo.
RispondiElimina@ Jacopo: hai ragione, certo, ma fai conto che Maledette zanzare è una storia splatter un poco simpatica e ironica, non aspettarti rivoluzioni comiche, uè!
RispondiElimina@ Psiche: e, più di ogni altra cosa, l'importante è divertirsi scrivendo, qualunque cosa si scriva. :)