USA, 94 minuti
Regia: Don Mancini
Sceneggiatura: Don Mancini
Strana inversione di marcia per Don
Mancini, faccio molta fatica a capire la scelta di un back to roots nella saga
di Chuky quando gli ultimi due capitoli si erano mostrati come piccoli e
inaspettati gioiellini nel divertire, parodizzare e citare selvaggiamente come
forse non lo è mai stata, al di là della sua importanza concettuale nella scena
horror, la trilogia iniziale. Via qualsiasi accento ironico, via spunti e invenzioni,
via personaggi indovinati, via addirittura le creazioni splatter negli omicidi,
in questo stanco, dannoso Curse of Chucky è difficile salvare anche solo
qualcosa a causa della noia sconvolgente che investe e sotterra tutto quanto.
Siamo dalle parti di un fiacco tv movie a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta a
partire dalla scelta dei personaggi (una famiglia d’alta borghesia non troppo
unita che si riunisce a causa di un lutto) e dall’ambientazione (una mega villa
che poco offre in termini di location), e Mancini non fa nulla per colorire un
poco una vicenda vecchia sin dai primi istanti, gestita con una pallida serietà
che non fa altro che accentuare la poca consistenza dell’intero progetto.
La prima a morire è una depressa con
istinti suicidi e madre di una ragazza in carrozzina (!), e questa esasperata
ma grossolana drammaticità è già sintomo di qualcosa che non funziona, ma non
c’è modo di scansare l’allarme perché sono soluzioni vecchissime che continuano
a ripresentarsi senza mordente e senza forza (il rapporto in crisi tra Barb e
Ian, la presenza del prete per alleviare il dolore, la bambina e il legame che
stringe con Chucky). E non è un problema di semplice cliché, di sostanza fritta
e riscaldata tanto per motivare questo sesto capitolo, non siamo dalle parti
del “tutto è già stato scritto e visto così tante volte che…”, Curse of
Chucky è un disastro per i lenti meccanismi narrativi, per personaggi senza
alcuna virgola caratteriale, per dialoghi tragici e privi di qualsiasi spunto
sarcastico, per sequenze che si susseguono mosce e monotono, e anche per gli
omicidi, mai così spenti, banali e orfani di sangue (se non per una bizzarra
decapitazione, ma è comunque poca cosa).
Certo, si può comprendere quel richiamo
eighties, quel collegamento, quell’omaggio ad atmosfere immortali e
irreplicabili, ma cosa può trarne anche solo un fan della saga dalla solita
bambina che ripete le parolacce che Chucky le sussurra, cosa può incuriosire di
una meccanica di morti/incidenti predetta con la sola presentazione iniziale
dei personaggi/carne da macello, cosa può spingere a vedere il bambolotto
assassino che si limita ad apparire e ad accoltellare le sue vittime per poi
ghignarsene via? E non si parli di peccato, che Mancini abbia capacità lo si
può vedere dall’asfissiante e disgustosa scena della cena, ma è unico momento, pur
nel suo riciclo, in cui si nota un lavoro, una costruzione, una motivazione
dietro tutto. Per il resto, l’unica vittoria ottenuta da Mancini nel suo voler
tornare alle origini è l’aver gettato via, un po’ come hanno fatto le storiche
saghe horror con le loro infinite code di sequel, quell’idea primordiale,
quella ferocia genuina e sarcastica che proprio lui aveva saputo risollevare e
modernizzato, con Bride prima e Seed poi, dandole nuova energia e
motivo di esistere. Cosa che, nel 2013, Curse of Chucky proprio non ha.
Ma no dai! Non è così male. Troppo serio, questo si. Mi sarei aspettato una merdata colossale. La prima metà, quando ciachi rimane nell'ombra è piuttosto carina. La seconda crolla spudoratamente ma non mi è dispiaciuto il collegamento alla saga del finale.
RispondiEliminaPS: la bambola in animatronic è davvero 'na schifezza. Dove potrebbero usare un minimo di cgi si incasinano con ste robe... mah!
EliminaBe', guarda, per me è terribile in ogni cosa, non ha un grammo della potenza sarcastica dei due precedenti né l'idea forte e bizzarra della trilogia iniziale. Poi, oh, per me prima parte noiosissima, con presentazione di personaggi inutili e scritti male, seconda ancora peggio, tutto il resto davvero mi interessa poco, a sto punto...
Eliminami spiace ma non concordo affatto con questa rece, x me il film è STUPENDO, tra i migliori della saga, non vedo che sia novembre per compare il dvd, io amo tutti i capitoli di questa saga, nulla da ridire sul lato comedy degli ultimi due, ma il ritorno alle origini è perfetto, la regia di Mancini ottima, tutta la parte finale coi flashback mi ha commosso.
RispondiEliminaPer me un film immenso
Mancini sì, ha tecnica e saprebbe come sfruttarla, ma questo "omaggio" a se stesso l'ho trovato proprio inutile, puro autocompiacimento senza alcuno scopo, in fondo siamo nel 2013 e una storia simile, per me, è noiosa e urticante dopo due secondi...
EliminaPS il film non è un tv movie, è uscito al cinema in dei festival dove tra l'latro ha riscosso enorme entusiasmo, negli USA, da noi e in qualke altro paese esce direct to video, ma in molti altri luoghi lo danno al cine ;-)
RispondiEliminaaltra cosa bella del film è la critica verso la famiglia come istituzione e la religione (se fai un salto nel mio blog dove ho scritto la rece chiarisco meglio tal concetto ) per me Mancini è un grande e con sto film mi ha davvero fatto un regalone
No no, ho scritto che sembra un tv movie, proprio per la atmosfere, la fotografia, il taglio dei personaggi, le situazioni, ecc :-)
EliminaOra mi leggo la tua rece :)
Mi state incuriosendo non poco con questo dibattito tra tifosi e critici. Dovrò vedermelo, dunque? :)
RispondiElimina@ simone eh x me invece proprio le atmosfere, fotografia e personaggi son favolosi
RispondiElimina@ psiche un film del DIO Chucky va visto a priori ;-)