Regia:
Crispian Mills, Chris Hopewell
Sceneggiatura:
Crispian Mills
A un certo punto della vita il music
business deve diventare una gran noia, mi vien da pensare, se così tanti
musicisti tentano altre strade per realizzarsi – evidentemente comporre,
registrare, andare in tour e boh cose più o meno personali tipo droghe, troie e
quant’altro non è abbastanza per tenere impegnati mani e cervello, e c’è quindi
chi, come Crispian Mills, il leader dei Kula Shaker, che se ne esce con questo
A Fantastic Fear of Everything, un prodotto molto buono, una black comedy
abbastanza scoppiata e delirante non priva di parentesi stranianti e spunti
assai particolari, che scrive da sé e dirige in compagnia di Chris Hopewell,
esperto regista di videoclip.
Commedia, sì, ma siamo dalle parti di un
umorismo sottile e rarefatto che non funge da solo protagonista – a guidare la
vicenda è infatti l’assurda fobia di Jack, scrittore di thriller, che ha paura
di ogni cosa e reagisce di conseguenza, rintanandosi in camera, vivendo di
espedienti quotidiani in una realtà del tutto inventata colma di fasulle visioni
ombrose, impossibili presenze diaboliche ed esagerati rumori inquietanti. Se
quindi da un lato si ride per la buona riuscita comica e intelligente delle angosce
di Jack (che Simon Pegg interpreta con il solito, impareggiabile carisma), capaci
di autoalimentarsi l’una con l’altra in un irresistibile gioco a catena (il non
voler rispondere al telefono e insultarlo ogni volta che suona, il non essere
in grado di accendere il forno e temerne le reazioni, il modo in cui si ritrova
a usare la colla), dall’altra si rimane piacevolmente stupiti per una messa in
scena sapientemente calcolata e piena d’inventiva, che gioca ed esalta a sua
volta i timori di Jack con una regia che muove sinistramente la camera,
posizionandosi in inquadrature bizzarre, partorendo immagini alienanti e
dispensando dettagli curiosi e strampalati sui quali spesso si regge la potenza
comica (il cameriere folle, per esempio), oltre a distrarsi con tecniche
diverse (basti pensare alla lunga sequenza in stop motion) che continuano a
reinventare la narrazione.
Ma se esiste un elemento per cui bisogna
davvero vedere l’esordio di Crispian Mills è sicuramente la parte della
lavanderia, perché non solo momento più alto dell’intero film bensì enorme,
colossale crescendo d’inventiva ironica, una lunga epopea di incomprensioni,
malintesi, giochi di sguardi e comportamenti stralunati che sfociano in una
delle immagini più divertenti, dài spariamola grossa, che abbia mai visto, pura
comicità nera che non smette un secondo di fornire elementi a un quadro sempre
più complesso e completo.
La piega thrilleristica finale serve a
dare compimento a una storia altrimenti davvero troppo fuori di testa per poter
reggersi in piedi linearmente fino a un qualche tipo di conclusione, e
nonostante cali leggermente il tiro adeguandosi non ai cliché ma comunque a una
maggior pacatezza (e hai voglia, dopo un’ora di invenzioni non-stop lo posso
anche capire), il film resta sempre notevole nello scalciare qua e là e
togliersi di dosso qualsiasi tentativo di happy ending. Una vera e propria
sorpresa.
oh, ma allora non sono il solo ad averlo visto!
RispondiEliminaa me è sembrato caruccio e decente, e la scena in lavanderia è in effetti il momento migliore del film, però per il resto il buon crispian può ancora crescere parecchio, sia come regista che come sceneggiatore...
L'ho scoperto proprio grazie a tua rece, sennò mica sapevo esistesse. :-)
EliminaComunque sì, ci sono molti margini di miglioramento ma la sua ironia stralunata e pazzoide mi è veramente piaciuta un casino, e la scena in lavanderia è qualcosa di epocale.
Una bella sorpresa anche la tua recensione, molto chiara, sintetica e a mio avviso ottimamente scritta. Grazie inoltre per la segnalazione: era da un pò che non vedevo all'orizzonte film anglosassoni degni nota. Anzi, se hai altro da segnalare in terra britannica, sarai il benvenuto :)
RispondiEliminaThank you! :-)
EliminaAltre cose britanniche, be', potresti provare con Sightseers, black comedy stranissima e un po' malata :-)
Nessuna speranza di vederlo dalle nostre parti, immagino…
RispondiEliminaNon è detto, non si sa mai cosa attendersi dai distributori italiani - e penso possa uscire direttamente in dvd, secondo me ci sono buone probabilità :)
EliminaCelolì in attesa mistica... :) ma adesso avanzo di posizione. Thx.
RispondiEliminaBravo :)
EliminaOmonero dice:
RispondiElimina"Fonti autorevoli" ne parlavano abbastanza male, ma hai fatto scattare in me la curiosità...
E' pura comicità british, sottilissima e mai invadente, io l'adoro, e in fondo dipende un po' anche da come ti poni davanti a questo :-)
Eliminahai detto Simon Pegg, e quindi lo devo guardare,spero esista la versione sottotitolata
RispondiEliminaOf course! :)
Eliminami hai fatto venire voglia di recuperarlo! a simon pegg del resto non si può dire di no!
RispondiEliminaMA infatti, come si fa a non guardarlo! ;)
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