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Nuk’em all: Last Resort (pilota, 2012)

By Simone Corà | venerdì 21 settembre 2012 | 10:00


A Shawn Ryan pare andare un po’ come a Joss Whedon, una serie tostissima come The Shield, sette favolose stagioni di bad cops e pugni allo stomaco, e poi non riesce a indovinarne una, rimbalzando come sceneggiatore da The Unit a Terriers e finendo con il vedersi cancellare The Chicago Code, guarda caso dalla FOX, dopo una sola stagione – che non ho visto perché, dopo il pilota, sembrava parlare di cose sonnolente di poliziotti bravi e buoni e politici brutti e cattivi e pure negri e non ho avuto la forza. Così riparte ora con Last Resort, schietta fantapolitica che esordirà il 27 settembre ma che, da bravo tv geek, ho già iniziato a vedere nel preair.

Non credo serva molto parlare della trama, gli sviluppi possono riguardare QUALUNQUE COSA dopo che il capitano del sottomarino Colorado si rifiuta di sganciare quattro bombe atomiche sul Pakistan, si rifugia su un’isola e ne dichiara l’indipendenza. Ecco, sappiamo che ci sono le bombe atomiche, questo sì, e hanno una gran fretta di farle scoppiare, ne sparano tipo cinque in quaranta minuti senza farsi tanti problemi, e appare abbastanza chiaro come il tiro del pilota sia un po’ troppo elevato, le proporzioni non sembrano infatti ben delineate in questo scenario da guerra fredda che viene solo lontanamente accennato, ma d’altro canto c’è un’ottima, ottima gestione della tensione e devo dire che si rimane piacevolmente incollati allo schermo.

I personaggi preannuncino caratterizzazioni standard che non fanno sperare poi molto bene, voglio dire, abbiamo il capitano saggio, un vice che emana vibrazioni tipicamente a stelle strisce mentre la brava mogliettina è a casa che attende il suo ritorno (e chi poteva farlo meglio di Scott Speedman?), la figlia del presidente che deve farsi le ossa in marina, e il bad guy stronzo che però è interpretato da Robert Patrick e avercene di bad guy stronzi come lui, tuttavia sono ben inquadrati, sputano dialoghi serrati e rapidissimi, e in fondo svolgono quello che devono svolgere nel migliore dei modi, producendo adrenalina in quantità sufficiente. E ce ne sono tanti, sia dentro che fuori il sottomarino, cosa che piace per la creazione di una coralità che pare già buona nonostante l’ipervelocità del pilot.

Per il resto, sembra di essere dalle parti di Jericho (i criminali che comandano l’isola, i due tizi dell’esercito che nascondono misteri e, ehi, le bombe atomiche, ne avevo parlato?) e l’idea tutto sommato non mi dispiace. Bisogna però attendere qualche episodio per vedere quanto alto sarà il livello di americanismo, ora come ora abbiamo solo un antipasto d’azione e, insomma, Shawn Ryan ha fatto molto, molto di meglio in passato.

10 commenti:

  1. Non mi ispira per niente... provo a darci un occhio, ma non mi piaceva neanche the shield... (ok, non uccidetemi).

    Però, partendo prevenuto al massimo, non mi ha deluso il preair di Revolution. L'hai visto?

    In questa nuova stagione non vedo ancora nessuna novità sukkosa... :(

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    1. Non ti piaceva The Shield? Ma come? Cioè, non puoi, è impossibile!

      Comunque Last Resort non pare proprio malaccio, se contengono il livello di militari cazzuti USA potrebbe venirne fuori qualcosa di carino.

      Revolution mi ispira tipo zero, è dal preair che mi dico di guardarlo ma sarà che odio Abrams, sarà che la trama mi incuriosisce poco, ho paura di un Terra Nova 2.

      Per il resto, sì, anch'io non vedo grandi novità, mi interessano giusto, sempre che poi mantengano le premesse, 666 Park Avenue e The Following. E la roba inglese, ovviamente.

      Intanto però ho cominciato Go on, e pare essere sitcom molto interessante :)

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  2. nemmeno a me the shield ha mai esaltato più di tanto.
    d'altra parte, michael chiklis non lo reggo proprio...
    il pilot di last resort mi è piaciuto abbastanza perché non si sa bene che direzione voglia prendere la serie, che poi con i prossimi episodi probabilmente si rivelerà la solita americanata :D

    p.s. revolution è ridicolo!

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    1. Ma come! Per me The Shield è ENORME ed è tipo il mio telefilm preferito dopo Doctor Who. E Chiklis, be', non saprei dire, lì è molto bravo ma ignoro il resto della sua carriera...

      Con Last Resort diamogli 3-4 episodi per vedere come si smuove la storia, ché ai minimi allarmi di americanata smetto subito. :)

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  3. La serialità televisiva raramente riesce ad andare oltre il puro intrattenimento: il contenuto è quasi sempre abozzato e c'è troppa semplificazione in favore delle masse.

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    1. Non sono molto d'accordo. Certo, è vero che l'intreccio, spesso, non sia pensato né calibrato per durare a lungo, ma sia soltanto uno spunto da allungare un po' alla volta, ma ci sono tonnellate di buoni e ottimi prodotti televisivi, strutturati con cura e capacità proprio per funzionare nella serialità.

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    2. Ma non è questo il punto...
      Quello che manca alla serialità è la capacita di raccontare delle realtà in modo approndito. Le uniche che lo fanno mi sembra siano I Soprano e Six feet under.

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    3. Continuo a non essere d'accordo.

      Se parli di narrare realisticamente attraverso la creazione di un contesto credibile e tridimensionale, non sono poche le serie davvero notevoli (Babylon 5, OZ, The Shield, Boardwalk Empire, The Killing, Boss, Nip/Tuck, Breaking Bad, Game of Thrones, Rome... solo le prime che mi vengono in mente, eh).

      E poi, certo, c'è l'intrattenimento, e io adoro l'intrattenimento se ben fatto (Doctor Who, Community, The Office US, Parks and Recreation, Spartacus... e potrei andare avanti all'infinito)

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    4. Sì, quella che dici è tutta roba buona, ma ci sono delle tematiche che mancano totalmente nella serialità.

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    5. Ma una certa qualità nella serialità la si è raggiunta solo recentemente, c'è tutto il tempo del mondo per vedere nascere nuovi, buoni prodotti, no?

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