Regia:
Drew Godding
Sceneggiatura:
Drew Godding, Joss Whedon
Ci sarebbero tante cose da dire
sull’esordio alla regia di mr Cloverfield Drew Godding, ma si finirebbe inevitabilmente per
spoilerare meccanismi e ingranaggi di una pellicola molto furba e ammiccante, a
un primo esame una bomba che potrebbe fare sfaceli ma la cui miccia si spegne stranamente
un secondo prima dell’innesco. Horror, fantascienza, metanarrativa, di generi
in cui catalogare Quella casa nel bosco ne sono stati usati parecchi, ma forse
quanto calzerebbe meglio è parodia, perché in fondo è alla matrice del film del
terrore che la sceneggiatura del duo Godding/Whedon punta per ribaltarne
gloriosamente i cliché. Paradossalmente, però, quanto ottiene è proprio quello
che vuole prendere in giro.
Sulla base di un banale teen slasher,
Quella casa nel bosco cerca di colpire dritto alla stupidità elementare dei
film fotocopia, giocando in maniera estremizzata, fino a raggiungere vette di
vera e propria caricatura, sui luoghi comuni inerenti personaggi, situazioni e
soprannaturale vario, ma il suo sforacchiare tale maniera di fare cinema è
sfocata, imprecisa e soprattutto eccessivamente pulita, facile, all’acqua di
rose. Senza entrare nel dettaglio, sono davvero pochi i momenti riusciti, sepolti
da un minutaggio esagerato durante il quale si assiste, volenti o nolenti,
proprio a un terribile teen slasher, riciclato e scontato per essere cavia
ahimè inutile dell’esperimento di Godding.
Certo, si segue curiosamente la vicenda
dietro alle quinte, ed è piacevole interrogarsi su cosa stia davvero accadendo,
così come non si può non rimanere soddisfatti del clamoroso finale e degli
indizi disseminati ovunque che conducono a tale strada, ma non è abbastanza per
realizzare un prodotto pieno, completo, che fallisce proprio nella sua
componente d’intrattenimento puro, offrendo noia e sbadigli laddove servivano
assurdità, follie e chiare prese per il culo. Poca reale inventiva, quindi, quasi mancasse il coraggio si storpiare il canovaccio-tipo, e non bastano nemmeno il bestiario
assortito e le sequenze di carneficina sanguinaria. Peggio ancora è il valore
dialogico dei ragazzetti che balbettano fumati e bevuti della loro serata
alcolica nel bosco.
È piaciuto a molti e in Italia è
attesissimo, è di sicuro un film da vedere per come è costruito, ma io mi sono
annoiato per gran parte della sua durata e fatico a non pensarlo come qualcosa
di sostanzialmente superfluo.
Finalmente! Mi mancava una tua recensione rispetto alla quale trovarmi totalmente in disaccordo!
RispondiEliminaSono contento! :)
Avanti così, allora! :D
EliminaMa porco cazzo! (e scusa...) Me lo stavo pregustando come il nuovo "La Meute" o "Rabies" e me lo smonti così? Sei l'unica voce fuori dal cor...à :)
RispondiEliminaVa bene, tutti ne parlano e io e te ci capiamo in fatto di film "cazzoni", e se non ho capito male questo "non è ma vorrebbe".
Guardo, e poi ne parliamo.
Sì, guarda, di follia ce n'è molta ma rimane tutta nella teoria, zero pratica, tanto che ci saranno sì e no due momenti veramente ben fatti. Il resto, boh, un enorme potenziale sprecato minuto dopo minuto...
EliminaCe l'ho nella lista di cose da vedere, insieme a millemila altri film dell'ultimo periodo. Son proprio curioso :)
RispondiEliminaPS: Ho letto "Lo Schiacciaporci", mi è piaciuto, e ti ho donato l'obolo promesso. Sarò di parola, eh? :D
Addirittura, lei è davvero un gentiluomo :)
EliminaUltimamente ti leggo sempre quando distruggi un film che attendo con ansia... su questo però non mi faccio scoraggiare, lo aspetto da tempo e spero di poter essere in disaccordo (mentre con Livid, ad esempio, non è stato possibile)
RispondiEliminaDi Cabin in the Woods avevo visto il trailer tempo fa e temevo fosse brutta, brutta robaccia. Poi, a leggere le recensioni strapositive che spuntavano ovunque, ho cominciato a ricredermi e ho atteso il film con molta, molta curiosità, e ti dirò, sono stato il primo a rimanere deluso da com'era alla fine sta creatura di Goddard... :(
EliminaPosso capire certamente l'effetto che ha avuto su di te, poichè è molto simile a quello che ha avuto coi miei compagni di cinema con cui l'ho visto e che me lo hanno bocciato in quattro e quatt'otto. Come avrai letto nella mia recensione, anch'io non sono d'accordo con la tua. Ritengo Goddard semplicemente geniale, soprattutto nel prefinale e finale (la bambina dalla bocca dentata che balla a fondo schermo è una meraviglia). Che dire poi della sequenza dell'ascensore? Oppure di quella del telefono rosso che squilla? Ho trovato solo una pecca in questo bizzarrissimo film: il cameo finale di Sigourney Weaver, che c'entrava come i cavoli a merenda.
RispondiEliminaP.S. Mamma mia quanti errori di battitura ho fatto nel commento precedente: me ne scuso :/
RispondiEliminaA me è piaciuta l'idea generale, e di scene interessanti, soprattutto nell'ultima parte, ce ne sono (pensa anche solo il finalone). E' proprio la gestione della "stupidità" dei ragazzetti a essere poca cosa, solo la punta di un iceberg zeppo di follie ma che in realtà offre davvero poco, se non nulla. E la chiave del film è tutta lì, se non funziona quello non funziona nemmeno il resto...
EliminaL'ho trovato divertentissimo e geniale, uno dei migliori horror dell'anno... alla faccia del disaccordo!! *__^
RispondiEliminaPerò ho anche letto di horror-fan "seri" e dello zoccolo duro che lo hanno trovato orrendo, insomma, io credevo che avrebbe ricevuto un unanime giudizio più che positivo, e invece...!
Ma a me non è piaciuto non perché inorridisca all'idea di una sorta di parodia sui teen horrr e sull'horror in generale, ci mancherebbe, io ci vado a nozze con le horror-comedy, ma è proprio il modo in cui è realizzato che mi ha annoiato a morte.
EliminaIdea fantastica ma sostanza zero.
A fine visione pensavo soltanto a una cosa: tutto qui? Possibile che, con simile abbondanza di trovate da rigirare a piacimento come le idiozie degli horror giovanili, il film trovi il suo momento migliore quando uno dei ragazzetti dice di dividersi? Cioè, intendiamoci, scena divertente, certo, ma tutto qui? Non c'è nient'altro? :)