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The Dome: che inizi la serie tv!

By Simone Corà | mercoledì 14 settembre 2011 | 08:00


Steven Spielberg ne aveva acquistato i diritti praticamente il giorno della sua pubblicazione, e ancora prima che i lettori riuscissero ad arrivare alla fine delle oltre mille pagine di quello che attualmente è l'ultimo romanzo scritto da Stephen King, The Dome, già parlava di una mini-serie ispirata al romanzo. In coppia con lo stesso Stephen King in qualità di produttori esecutivi, con la Dreamworks a finanziare e con la Showtime a mandare in onda, sembra che finalmente la tv che ha promosso il successo di serial più o meno buoni come Dexter e Californication, abbia dato l'okay per far partire il progetto.

Felicemente sorpreso non appena terminata la lettura ormai due anni fa, con il passare del tempo ho rivalutato negativamente The Dome, un romanzo eccessivamente lungo per una trama eccessivamente banale, salvato solo dallo stile tremendamente scorrevole di un King che sembrava essere tornato in gran forma (prima del tracollo con Notte buia, niente stelle). La cupola che dà il titolo al libro è una gigantesca barriera invisibile che, da un giorno all'altro, intrappola una piccola cittadina. Nessuno può più uscire o entrare, e mentre l'ex-soldato Barbie cerca di tenere sotto controllo gli abitanti sempre più nervosi, il consigliere Jim Rennie non vede occasione migliore per una spregevole scalata politica.

Piuttosto moralista e con una spartizione bene/male fin troppo netta, non nutro grande interesse per questa trasposizione televisiva, e il fatto che producano Spielberg e tutta la sua mielosità familiare aggiunge tacche al già alto pregiudizio.

8 commenti:

  1. A parte la tua ho letto talmente tante di quelle recensioni che descrivono THE DOME come una gran ciofeca che penso lascerò perdere sia il romanzo che la serie.

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  2. Spielberg sta producendo di tutto ultimamente... pazzesco!
    Comunque attendo con ansia, che so, "Terranova". "The Dome" non mi ispira granchè come serie...

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  3. Anche io ho finito per rivalutare The Dome qualche mese dopo la lettura.(quel finale alla volemose bene in salsa cosmica AAARGH!)
    L'idea di una mini ispirata a The Dome non mi fa nè caldo nè freddo...

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  4. @ Nick: anche McNab ne ha parlato bene, uè! :-p

    @ Giobblin: io attendevo con ansia anche Falling Skies, prima di vomitare. Non nutro alcuna speranza per Terranova e ancor meno per questo The Dome, che ha proprio l'aria di diventare uno di quei film tv da tre ore che infestavano la tv negli anni novanta.

    @ Fra Moretta: quel finale, cazzo, quel finale... madò!

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  5. Ti confesso che a me il libro non era dispiaciuto, e forse sono uno dei pochi ai quali ha fatto quest'effetto. Mi e' parso molto efficace nel sottolineare la precarietà dell'umano, diciamo così. Le riduzioni televisive da romanzi di questo tipo ( e la televisione in genere) mi sembra invece di una inutilità assoluta.

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  6. Da questo punto di vista funziona sicuramente bene, la sua focalizzazione sui personaggi è infatti buona come specchio della società. E' però immersa in uno scenario tanto banale che mi sembra faccia sprecare ogni buono spunto.

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  7. E' probabile io sia una voce fuori dal coro, ma a me il romanzo è piaciuto, anche se per molti è "banale" a me è piaciuto.
    Nelle sue oltre mille pagine (mille appunto) scorre via veloce, e sinceramente per quanto prevedibile non ha mancato di tenermi incollato fino all'ultima pagina, cosa che romanzi ben più corti non hanno fatto.
    I personaggi incarnano molto bene i vari aspetti di una società, intrighi ed eventi che si incrociano sono gestiti in maniera egregia e come al solito King riesce a farti "vivere" nelle sue pagine.

    Sono curioso di vedere se la serie sarà quanto meno fedele, regista e sceneggiatore sono bravini... sono proprio curioso.

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  8. a me il libro è piaciuto da matti, l'ho divorato e non vedo l'ora di vedere la trasposizione televisiva

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