Home » , , » Bizarro Fiction

Bizarro Fiction

By Simone Corà | lunedì 30 maggio 2011 | 13:15



Un gruppo di fanatici religiosi viaggia nel tempo per raggiungere il Giardino dell’Eden e combattere un esercito di squali volanti. Un uomo vuole sposare la sua casa, ma purtroppo tutte le case del mondo muoiono nel Grande Olocausto delle Case. Un ragazzo è preoccupato per la sua ragazza quando scopre che la vagina di lei è in realtà un portale dimensionale che conduce a un universo popolato da non-morti. Un uomo è obbligato dal suo pene senziente a tornare a scuola per poter vincere le elezioni presidenziali. Tutti i personaggi interpretati da William Shatner vengono risucchiati nel nostro mondo: la loro missione è uccidere il vero, unico William Shatner.

Chi non vorrebbe leggere queste storie? Pazzie, autentiche pazzie che percorrono il confine tra genio incontenibile e pura idiozia, schegge che viaggiano mediamente sulle 100 pagine raccontando potenzialmente tutto quello che passa in testa ai folli autori della Bizarro Fiction, movimento nato nel 2005 dall’instancabile Carlton Mellick III, cresciuto a pane e Chuck Palahniuk, D. Harlan Wilson, Kevin L. Donihe, Vincent Sakowski e la casa editrice Eraserhead Press, e al quale ci si può avvicinare con i tre Bizarro Starter Kit, antologie che raccolgono racconti più o meno lunghi di questi assurdi novellieri.

Fuori di testa, esilarante, ricca di idee folgoranti, a volte violentissima, a volte carica di spinto erotismo, altre volte ancora capace di rivoltare la realtà odierna con enormi dosi di inventiva comica, la Bizarro Fiction è un grottesco surrealismo, è una satira fantascientifica, è un’assurdità horror, è un weird malizioso e pazzo, è pura provocazione e semplice divertissment allo stesso tempo, è qualcosa di unico, una narrativa che non ha paura di nulla abbracciando ogni tipo di genere e creandone uno nuovo e multiforme, una collana di storie nelle quali può davvero succedere di tutto, un tutto strampalato e indefinibile.


In America è un fenomeno cult che va oltre ogni confine: noi abbiamo i vampiri emo, loro uomini che si innestano cervelli supplementari che danno appagamento sessuale, noi abbiamo gli elfi ghei, loro gente con la televisione al posto della testa e bande di ermafroditi che salvano il mondo, chiaro quindi che in Italia la Bizarro Fiction non troverà mai spazio, se non nelle sue forme meno estreme. Lodiamo pertanto Meridiano Zero che ha da poco pubblicato Missione in Alaska di Mykle Hanslen, il monologo interiore di un uomo mentre viene divorato da un orso, anche se Mykle Hanslen ha scritto anche racconti con titoli come Monster Cock e Crazy Shitting Planet, e titoli del genere sono normalissimi titoli Bizarro.

Qualche esempio, giusto per stuzzicare. Dead Bitch Army. Jesus Freaks. Electric Jesus Corpse. Adolf in Wonderland. Rampaging Fuckers of Everything on the Crazy Shitting Planet of the Vomit Atmosphere. Ultra Fuckers. The Morbidly Obese Ninja. Rico Slate will fucking kill you. Satan Burger.


Ma sono le trame, questi squilibrati calderoni di schizofrenie, a colpire per inventiva, originalità, coraggio. Trame come un mondo fatto di caramelle e un sicario incaricato di uccidere una pericolosa razza di cannibali di leccornie. O una lavatrice che, dopo essere diventata intelligente, vuole incontrare la protagonista della sua soap opera preferita. O un pianeta popolato da minipony, diviso in due: da una parte i minipony buoni, dall’altra i minipony zombi. O un Babbo Natale che, in realtà, è un pirata spaziale mutante con un corpo fatto di salsicce

Prendete il romanzo che ho da poco finito da leggere e di cui ne scriverò a breve, Warrior Wolf Women of the Wasteland, uno degli ultimi lavori di Carlton Mellick III, l’autore di punta della Bizarro, con una trentina di opere, tra novelle e novellette, scritte in una decina d’anni. Un futuro post-apocalittico, una terra selvaggia popolata da gigantesche donne-lupo, una città-stato chiamata McDonaldland, un germe che fa crescere negli uomini arti aggiuntivi e ricopre di pelo le donne sessualmente attive… Divorato in pochi giorni, è una spassosa ventata d’aria fresca in concetti ormai abusatissimi come il consumismo, il futuro nucleare e la licantropia. E ci sono uomini con la testa a forma di hamburger.


Per ora è quindi un universo interamente in inglese, ma è un inglese semplice, immediato, schietto, non dovrebbe spaventare troppo. E se vi incuriosisce, vi lascio qualche link per approfondire.

Quartier generale:
Bizarro Central

Case editrici:
Eraserhead Press
Afterbirth Books
Raw Dog Screaming Press
LegumeMan Books

Autori:
Carlton Mellick III
D. Harlan Wilson
Vincent Sakowski
Mykle Hansen
Cameron Pierce
Andre Duza

13 commenti:

  1. In Italia qualcosa del genere l'ha provata a fare Adriano Barone con i suoi racconti, con scarso successo però.

    RispondiElimina
  2. Ecco... lo sapevo...
    Siccome amo alla follia l'horror grottesco qua mi sa che ce n'è da leccarsi le orecchie!
    Ma in inglese... mpf!
    Aspetterò che le ed.XII facciano le traduzioni ;)

    RispondiElimina
  3. @ Nick: sì, in parte è vero, però bisogna anche dire che erano troppo frammentari e indistinguibili l'uno dall'altro.

    @ Eddy: ahaha! :)
    Su, su, è un inglese semplice semplice, non temerlo :)

    RispondiElimina
  4. Esco dalla modalità "lurk" e ne approfitto per farti i complimenti per l'articolo (sono davvero pochissimi i siti italiani in cui si parla di Bizarro) e per il blog. Sono vicentino pure io, quindi non posso non piazzarti nella mia lista di preferiti! :)

    RispondiElimina
  5. Hai detto divertissment.

    Rampaging fuckers of everything on the crazy shitting planet of the vomit atmosphere... *_* mi sono innamorata.

    RispondiElimina
  6. @ Mr. Giobblin: compaesano, grazie dei complimenti e benvenuto! :)
    Io mi sono avvicinato da poco alla Bizarro, e in effetti non ho nemmeno cercato se ci fosse qualche articolo italiano, persino Wikipedia ne parla pochissimo. :)

    @ Cyb: ahaha, lo sapevo! Ma tu puoi fare di meglio, puoi scrivere un titolo ancora più lungo e volgare! :D

    RispondiElimina
  7. @Nick: non so se intendi che io sia una pippa (ci sta! ;-D Qualcuno dice che scrivo malissimo, qualcun altro l'opposto) o se intendi che non ho avuto riscontro, ma in generale l'interesse per la Bizarro Fiction in Italia è pari a zero. Ho detto di avere praticato il genere in alcuni racconti della raccolta, ma NESSUN giornalista o blogger o whoever si è posto il problema di farmi qualche domanda sull'argomento.

    @Simone: non contesto il tuo giudizio (come sopra: il libro ha entusiasmato alcuni lettori, ad altri ha fatto cagare a spruzzo...), quindi entro nel merito "oggettivo": la raccolta era composta di testi molto diversi, sia a livello di (sotto)genere che di contenuti, ma il mio intento era precisamente presentare una raccolta di racconti che non fossero tutti uguali. Una raccolta esclusiva di racconti Bizarro Fiction avrebbe attirato più attenzione sul genere? Forse...
    ...ma una raccolta così probabilmente non sarebbe stata neanche pubblicata. E dato che non avevo l'intento di promuovere un genere, ma solo di scrivere le mie storie, indipendentemente dal (sotto)genere in cui potevano essere incasellate...

    Comunque concordo che spazi per la Bizarro Fiction in Italia (non parliamo della Bizarro Fiction italiana...) non ce ne siano (anche se vorrei tanto essere smentito...).

    RispondiElimina
  8. @ A.
    Non ricordi? Sono lo stesso Nick che sul blog di Urania all'epoca ti disse di aver apprezzato i tuoi fumetti. E poi sullo stesso blog scrisse di aver pronta una recensione ( e a cui tu non rispondesti mai).
    Quello che dicevo io è che il libro non aveva riscosso successo ( e neanche fu più di tanto supportato dall'Editore(secondo me). Per natura,non dico mai che uno scrittore è una pippa,meno che meno uno a cui avevo comprato il libro. Rileggiti i miei commenti dell'epoca e poi ne riparliamo.

    RispondiElimina
  9. [quindi stiamo andando OT:
    @Nick! Tranquillo! Come ti ho detto, un non apprezzamento ci sarebbe stato tutto! Non è così, meglio! :-D
    No, non avevo capito che eri tu, sono anziano e ho un solo neurone che per di più funziona a intermittenza. E sulla recensione hai ragione: mi sono pure scordato! Per discutere mi becchi tranquillamente su FB o su Twitter, se ti va ancora!

    @Simone: scusa l'OT.]

    RispondiElimina
  10. Ciao Adriano e grazie per essere passato di qui. :)

    Quel giudizio sulla tua raccolta era ovviamente frettoloso e buttato lì, in tutta sincerità devo dire che non ne ho un ricordo positivissimo (proprio per quello che scrivevo un po' più su), ma c'erano alcune buone cose che restavano impresse (lo stile claustrofobico e alcune idee malate e cattive), soprattutto negli ultimi racconti, che mi sembravano migliori e più maturi dei primi. :)

    Poi, eh, è passato un annetto dalla lettura, e la memoria vacilla... :)

    RispondiElimina
  11. @Simone: sì, in realtà quando vengo menzionato leggo sempre (anche se quasi mai intervengo...). Comunque: ciao (e: figurati).

    Tranquillo, non c'è bisogno di attenuanti a un giudizio negativo, che può benissimo essere "tranchant". ;-)

    Tornando in topic: dato che seguo la Bizarro Fiction con interesse e in Italai se ne sa e se ne parla poco, approvo l'opera di divulgazione che ne stai facendo, inclusa la rece di Warrior Wolf Women of the Wasteland (e spero appunto che ne arriveranno altre).

    Ci si legge, ciao.

    RispondiElimina
  12. Io mi ci sono avvicinato da poco e ne sono rimasto fulminato, quindi sì, ne arriveranno parecchie altre, di segnalazioni/recensioni. :)

    RispondiElimina
  13. Gran bell'articolo...vorrei tanto ci fosse qualche libro del genere in italiano :(

    RispondiElimina