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Wanted - Scegli il tuo destino

By Simone Corà | mercoledì 9 settembre 2009 | 13:19

2008, USA, colore, 110 minuti
Regia: Timur Bekmambetov
Sceneggiatura: Michael Brandt, Dean Georgaris

Wesley è un uomo senza speranze: tradito in continuazione dalla fidanzata, soffocato da un lavoro che odia, deriso da chiunque gli stia attorno, vive una vita priva di stimoli. Ma quando incontra la splendida Fox, che lo trae in salvo da una sparatoria in un supermercato, scopre l’esistenza della Confraternita, un gruppo di killer dotati di poteri sovrumani. Invitato a entrare nel gruppo, anche Wesley si renderà conto di possedere abilità straordinarie, che la routine di tutti i giorni gli aveva abilmente nascosto.

Ho sempre apprezzato l’operato eccessivo e fragoroso del russo Timur Bekmambetov, e per quanto mediocri potessero essere i suoi precedenti Guardiani della Notte e Guardiani del Giorno, hanno affascinato, e molto, per via di un regia wachoskyiana, fatta di rallenti spaventosi e continue invenzioni visive.

Wanted, trasposizione dell'omonima mini serie a fumetti creata da Mark Millar, non è da meno, e, di fatto, l’unica attrattiva di questa insignificante pellicola è proprio l’estremizzazione visiva offerta da Bekmambetov, che con questo film sorvola l’Eropa e sbarca in America. Uomini che volano fermando il tempo, prioettili che curvano le loro traiettorie, inseguimenti automobilistici zeppi di piroette e salti mortali, fisica che si frantuma in continuazione. Queste sono solo alcune delle stupefacenti evoluzioni di camera che, indiscutibilente, rapiscono l’occhio affamato di effetti speciali e lo annegano in sabbie mobili di contorsioni anatomiche impossibili e soggettive di pallottole supersoniche.

Bisogna però dire che, a differenza dei due film tratti dalle opere di Sergej Lut’janenko, in Wanted c’è molta meno fantasia creativa e, pur sempre trovandoci in un contesto assurdo e visivamente appagante, paragonabile a una sorta di wuxia metropolitano, Bekmambetov si limita a svolgere poco più di un compitino, compitino che impallidisce di fronte alle continue trovate della quadrilogia ancora incompleta (ma di cui è in lavorazione il terzo episodio) dei guardiani moscoviti.

Al di là di questo aspetto, Wanted è un film moscio, privo di spunti, orfano di stimoli e, non appena compreso il meccanismo che lo fa progredire, anche paurosamente noioso.
Non basta infatti una divertente prima parte, dove la presentazione strampalata di Wesley – un ottimo James McAvoy – fa nascere sorrisi sinceri, permettendo di entrare subito in sintonia con un personaggio apparentemente tenero e carismatico. Non appena Wesley prende possesso dei suoi straordinari poteri, la pellicola precipita in un abisso di banalità, che acciecano quella manciata di buone occasioni offerte nella prima mezzora.
Tutto diventa talmente prevedibile che si schiaccia volentieri il tasto FF per arrivare velocemente al finale, e far sì che i i vari colpi di scena smettano una buona volta per tutte di procurare così tanti sbadigli.
Ma ciò che più ridicolizza l’intero lavoro è l’improvvisa mutazione di personalità di Wesley, che da timido imbranato diventa implacabile vendicatore, tra l’altro nel nome di un padre che non ha mai conosciuto e che non può spronarlo fino a questo punto.

Con l’incedere della trama, si assiste anche a un calo progressivo nella cura di dialoghi e personaggi, come se Brandt e Georgaris, rimasti a corto di tempo, fossero stati costretti a completare il tutto senza badare troppo alla coerenza.

Inguardabili pertanto i comprimari di Wesley, dalla magnifica Angelina Jolie che impersonifica una Fox sempre più spenta e fuori parte, al tremendo Morgan Freeman (sua peggior interpretazione di sempre?), nei panni del rigido, derivativo e anonimo Sloan.

Restano quindi due-tre sequenze di fragorosa intensità (la sparatoria sui tetti, l’inseguimento automobilistico del mafioso e l’assalto al treno), momenti in cui è facile rimanere a bocca aperta per l’alto tasso di spettacolarità, e, be’, nient’altro.

E se proprio si deve scegliere il proprio destino, allora è meglio togliere Wanted dalla lista di film da guardare.

7 commenti:

  1. Pessima trasposizione di un fumetto molto bello.
    Oramai i film così mi scivolano addosso... li guardo giusto se ho tempo per scaricarli e metterli su una chiavetta USB.
    Visti e poi dimenticati.

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  2. Ma io lessi anni or sono Wanted, punti di contatto.... mmmm... praticamente nessuno?

    PS - Guardiani del Giorno è uscito veramente? Al cinema? In DVD? Ma quando?

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  3. Io ho visto solo il film, non mi ha entusiasmata, a parte tutte le scene con le macchine per filare. Ho trovato più suggestiva quella fabbricona fatiscente piena di filo che il resto del film.

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  4. E' vero, la fabbricona è molto suggestiva, così come la macchina che tesse il filo e il destino delle genti.

    Per il resto, okay, straordinaria la parte action, davvero spettacolare, ma quando la sostanza è poca, e per di più fatta male, è davvero difficile guardare un film del genere fino in fondo.

    @ Matteo: sì, è uscito sia al cinema, mi sembra la primavera/estate scorsa, che in dvd. Comunque è bruttino, sicuramente peggiore del primo. Però è meraviglia per gli occhi.

    Il fumetto non l'ho letto, ma se McNab dice che merita, prima o poi ci faccio un pensierino...

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  5. Sarò antico ma l'arcolaio magico, la stanza dei fili, mi ha fatto venire in mente Loom, il gioco della Lucas di taaaaaaaaaanti anni fa!

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  6. PS - il fumetto merita, ma siamo davvero in un altro mondo. Violento, nichilista, ricordo la routine devastante del protagonista, il suo panino al sesamo, e poi il mondo in cui viene catapultato.
    Ripeto, davvero un'altra storia...

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