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Reaper - stagione due

By Simone Corà | venerdì 25 settembre 2009 | 13:59

Creato da: Michele Fazekas, Tara Butters
Episodi: 13
Durata: 42 minuti cad.
Anno: 2009

Sam è sempre più soggiogato dalle pressioni del Diavolo, e il suo lavoro di acchiappa-anime fuggite dall’Inferno sta diventando insostenibile. Ma se il piano per rinchiudere Satana in un cerchio magico, organizzato assieme ai demoni ribelli, era stato infruttuoso, ora, Sam, accompagnato dai fedeli Sock e Ben e dalla fidanzata Andi, vuole trovare l’unica anima riuscita a evadere dagli Inferi in maniera legale, e farsi spiegare il segreto per ingannare l’Ingannatore in persona.

Ci sono certi elementi che, se miscelati con abilità e furbizia, possono creare cocktail miracolosi. Se uno dei cuochi, o comunque l’ideatore della ricetta, si chiama Kevin Smith, è chiaro che il risultato non solo sarà gustoso, ma esplosivo, irriverente, incontenibile. E per quanto l’illustre regista si sia limitato a scrivere e dirigere l’episodio pilota per poi eclissarsi come semplice consulente, un certo suo tocco, fatto di sarcasmo, demenzialità e lunghi scambi verbali, è diventanto fattore portante di Reaper, piacevolissima serie tv in bilico tra horror e commedia.

A differenza di molti altri telefilm di questi ultimi anni, fatti di trame lunghe e complesse necessarie per legare e tenere strette venti o più puntate, Reaper si orienta su una semplice struttura semi-episodica con un sottile plot generale, piuttosto esile, che funge da collegamento, ma è nei personaggi, clamorosi, irresistibili, che la serie creata da Michele Fazekas e Tara Butters ha il suo punto di forza.
E infatti quasi non si fa caso alle idee smilze che tengono in piedi le varie puntate, o anche a quelle piuttosto gracili della storia complessiva, perché è impossibile non farsi rapire dalle caratterizzazioni e dalle psicologie esemplari con cui sono stati costruiti i protagonisti.

La tenera e goffa incertezza di Sam, la spavalderia jackblackiana di Sock e le bizzarrie sentimentali di Ben mostrano personalità sì bislacche, ma forti, scoppiettanti, dotate di un carisma effervescente, che impiegano pochi secondi per rimanere impresse e sprigionare simpatia e affetto. Così come il fratellastro demoniaco di Sam, Morgan, nuovo innesto in questa seconda stagione, personaggio di gran spessore per una certa viziosità snob che sfocia in pura cattiveria assassina.

Ma più di ogni altra cosa, bisogna dare atto agli autori, e soprattutto a un Ray Wise indeminticabile, di aver creato uno dei migliori Satana di tutti i tempi, se non addirittura il più credibile e riuscito di sempre – pur nel contesto surreal-demenziale della serie. Per quanto imprigionato in certi schemi di elegante affabilità, cortesia e simpatia, il Diavolo di Ray Wise è capace di improvvisi sprazzi di brutalità allucinante, che mostrano, con plausibile semplicità, quanto il Signore delle Tenebre provi piacere nel fare il suo mestiere.

Più coerente e omogenea rispetto alla prima stagione, la seconda, complici probabilmente anche i soli 13 episodi al posto dei 18 dello scorso anno, è più incentrata nel dare un senso compatto a un plot generale di eterne battaglie e sofferenze infinite, impedendo così facili smarrimenti in filler gradevoli ma, a conti fatti, inutili.

E nonostante certe superficialità (l’atteggiamento sicuramente troppo sbarazzino di Sam e fidanzata nei confronti di Satana), che portano a un finale gestito logicamente non troppo bene (difficile credere alla facilità dello scontro finale), si respirano i costanti miglioramenti di una serie che ha idee, grinta e personalità, aspetti che potevano garantire a Reaper una crescita, di pubblico e critica, genuina e curiosa, ma che non sono bastati invece all'esigente rete CW, che il maggio scorso ha ufficialmente cancellato la serie.

4 commenti:

  1. Ma porc... e di venerdì arriva lui con 'ste notizie terribili... CANCELLATO REAPER?!?!?! Ma daaaaiiii...
    Tristessa...

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  2. Eh, lo so,purtroppo. E ringraziamo lor signori di aver avuto almeno una seconda stagione, visto che è stato in forse fino all'ultimo.

    Peccato, potevano fare grandi cose. E Sock e Ben mi mancheranno tantissimo. :-(

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  3. La serie mi è piaciuta molto... ma, seriamente, non è stata presa col giusto impegno: troppi personaggi inseriti e abbandonati, sottotrame ridicole, ripetitivo... sfruttato male, peccato perchè aveva un gran potenziale...
    e poi, il finale è una presa in giro

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  4. Sì, sicuramente mancava un po' di coerenza organizzativa, e il finale ha un che di assurdo eccessivo, ma nella sua demenzialità ci poteva anche stare. :)

    In ogni caso, hai ragione, gran potenziale non sfruttato appieno. Peccato che non gli abbiano dato un'altra chance.

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