Home » , , , , » Brawl in Cell Block 99 (2017)

Brawl in Cell Block 99 (2017)

By Simone Corà | venerdì 3 novembre 2017 | 00:01

Un prison movie di grande cuore e soprattutto di grandi mazzate, dal regista di Bone Tomahawk                                        


Il cinema di Zahler è così, prendere o lasciare. Lento da morire, violentissimo, con tempi dilatati fino allo sfinimento, tanto che anche in Brawl in Cell Block 99, così come accadeva in Bone Tomahawk, la durata travalica ogni contenimento e raggiungere le due ore e un quarto che, va detto, di certo non scorrono via come bere una birra ghiacciata. Stavolta le praterie polverose, i cavalli e i cannibali lasciano il posto a piccola criminalità, prigioni rancide e spacciatori infami, ma due sono i veri elementi che rimangono inalterati: la figura di un eroe d’altri tempi, spontaneo, imbattibile, al di sopra di qualsiasi spartizione tra bene e male, e la ricerca di una violenza che lascia ancora una volta ammutoliti.
La storia non è che un pretesto per dare uno scopo a Bradley, un gigantesco (in tutti i sensi) Vince Vaughn. Rinchiuso in prigione, devastato dal rapimento della moglie, si trova costretto a stringere un patto con il nemico per riaverla indietro. Il carcere di massima sicurezza in cui si svolge la lunga parte finale è un sotterraneo putrido divorato da muffa ed escrementi, e ben sostiene la discesa fisica e psichica di Bradley, che prende a pugni chiunque senza alcuna paura. Si trova chiaramente qui il succo di un film che per oltre novanta minuti innaffia una situazione sempre al limite dell’esplosione, per poi detonare durante il tour carcerario a suon di arti spezzati, crani calpestati e teste distrutte sulle pareti. Nonostante qualche botto gore che esagera un po’ con la carne sventrata e il sangue, la violenza è sempre realistica e scomoda, e sembra che ogni pugno faccia un male del demonio. Sequenze come la scazzottata con la guardia o le varie braccia spezzate, comunque solo un antipasto di quello che succederà in seguito, torcono lo stomaco perché giocano sull’intensità che solo un determinato approccio può configurare: Zahler mostra ogni cosa, senza tagli, senza distogliere l’inquadratura, anche quando sono dei semplici pugni. A nulla in fondo servirebbe il lungo antipasto narrativo, se poi l’ostentata credibilità crollasse proprio nel suo momento clou.
Raggiungere tuttavia il magnifico delirio conclusivo non è una passeggiata: seppur lineare, a suo modo essenziale e con pochi personaggi, Brawl in Cell Block 99 è un carro armato che non si sposta di un millimetro dal suo incedere pachidermico, e anche se tutto è necessario al nutrimento di Bradley, potrebbe essere facile cedere qua e là, quando le parentesi si aprono e trovano compimento solo dopo molti minuti di dialoghi tutti d’un pezzo e atteggiamenti statuari. Un avvertimento, non una critica. Trovo che in questa mole di sguardi e lentezze risieda il giusto contraltare della furia che verrà a scatenarsi, quasi a dover giustificare tanta brutalità. Lo stesso Bradley sembra provarlo, distruggendo anatomie e polverizzando scheletri con un autocontrollo comportamentale che non ha rivali.
È un buon compromesso, di sicuro un intrattenimento estremo di grande personalità ma con affascinanti possibilità di evoluzione. Un cinema anomalo che si merita tutto il rispetto di una scena che spesso fa davvero fatica a proporre, o a supportare, una vera identità.

4 commenti:

  1. Era già nel mio mirino, non vedo l'ora di vederlo dopo questo tuo post. Cheers!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mettiti un bel paradenti e una buona conchiglia, allora. :-D

      Elimina
  2. Uno dei filmoni dell'anno, soprattutto perché me lo sono trovato di fronte senza saperne praticamente niente e... wow! S. Craig Zahler è uno dei nomi assolutamente da seguire nel prossimo futuro!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti dirò, a me piaciuto molto, molto di più Bone Tomahawk, perché c'era l'impatto della novità, una visione personalissima che con quell'ironia strana, i silenzi e le esplosioni di violenza formava un horror davvero maestoso.
      Questo invece ha un approccio un po' più banale, con una prima metà dove in fondo non succede niente. Per carità, è pur sempre molto piacevole e quando partono le botte un grandissimo film, ma per me purtroppo non è all'altezza.
      Vedremo cosa combinerà con il terzo. :)

      Elimina