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Babylon 5 (2 di 3)

By Simone Corà | venerdì 19 novembre 2010 | 13:30


Seconda stagione (1995)

È con un inaspettato colpo allo stomaco che inizia la seconda stagione: Sinclair viene bruscamente spedito su Minbar come ambasciatore terrestre, sparendo così dalla serie, se non per una manciata di futuri episodi, e lasciando un vuoto immenso nel carismatico ruolo da protagonista, mai pienamente colmato da Bruce Boxleitner e dal suo Sheridan. Boxleitner è infatti attore totalmente diverso da O’Hare, e non possedendo lo stesso charme sembra continuamente, e vanamente, inseguirlo. Ci vorrà del tempo per abituarsi al suo viso da bamboccione, ma è comunque attore abile, e già dalla serie successiva caratterizzerà meglio il personaggio, rendendolo forte, severo, ambizioso e intraprendente.

La storia ora inizia a farsi più cupa, si intuisce una presenza minacciosa e potente incombere sull’universo, i simpatici battibecchi tra G’Kar e Londo sfociano in sguardi spietati e carichi di odio che fungeranno da prologo a un arco narrativo tragico e drammatico. La continuity, inoltre, si fa ancora più forte, in quanto anche gli episodi autoconclusivi, pur in numero estremamente minore rispetto alla prima serie, presentano precise sequenze, magari all’inizio o al termine dell’“avventura della settimana”, che legano la trama generale.

Babylon 5 si prepara a spaccare il culo a tutti, è in arrivo la stagione capolavoro.


Terza stagione (1996)

Straczynski prende totalmente in mano le redini di Babylon 5, e da questo momento in poi scriverà di suo pugno TUTTI gli episodi (tolto un patetico filler a opera di Neil Gaiman), film compresi, fino al termine dell’opera. Non credo esista altra serie tv in cui il creatore abbia scritto da solo tutte le sceneggiature, e si parla di 65 puntate (oltre a quelle già scritte nelle prime due stagioni) più una manciata di film, un lavoro davvero immenso e maestoso per complessità, vastità degli eventi creati, attenzione ai dettagli, crescita dei personaggi.

L’universo è sull’orlo del baratro. L’antica minaccia aliena si è ora pienamente palesata in tutta la sua crudeltà, la Terra è governata da uno spietato tiranno fascista, l’impero Centauri è sempre più schiavo delle sue insaziabili brame di conquista: Sheridan, la Ivanova, Garibaldi, Delenn e G’Kar, con l’aiuto dei soldati Ranger, sono gli unici ad aver la situazione sotto controllo e, seppur inferiori a ogni nemico, a voler intervenire.

Guerre tra più fazioni e su vari fronti, tradimenti all’ordine del giorno, razze antichissime che vengono risvegliate, razze forse ancora più antiche di cui non si sa nulla, gigantesche astronavi sepolte per millenni, sfavillanti combattimenti spaziali, duelli a suon di poteri mentali, viaggi nel tempo, complicatissimi paradossi temporali… Babylon 5 diventa semplicemente la mia storia di fantascienza ideale, qui dentro c’è tutto quello che ho sempre desiderato vedere.

E più di ogni altra cosa, Babylon 5 mostra una spaventosa, imprevedibile crescita dei personaggi, con G’Kar e Londo che diventano pilastri di una storia colossale, architettata in maniera così PERFETTA da lasciare storditi. Mi sono trovato a riguardare di corsa alcuni spezzoni della prima serie, fortemente collegata a questa, perché no, non era possibile che certi colpi di scena della terza non solo fossero già stati previsti e scritti due anni prima, ma addirittura già girati, d’altronde siamo abituati alle vergognose assurdità di Lost e BG, e invece non c’è un solo errore, una minima cazzo di incongruenza.

Diavolo d’uno Straczynski.


Quarta stagione (1997)

Gli eventi che hanno condotto fino a questo punto hanno assunto dimensioni ciclopiche, e per poter descrivere ampiamente i risvolti di una trama sconfinata, per la prima volta Babylon 5, con i nuovi 22 episodi della quarta serie, non presenta alcun filler. Suddivisa grossomodo in due parti, la prima vede G’Kar e Londo alle prese con gli esiti delle sciagurate azioni compiute dall’imperatore centuriano, mentre nella seconda Sheridan è alla guida della rivolta contro il pianeta Terra. È solo un breve accenno di un universo ormai costellato da guerre civili, ribellioni, conflitti all’interno di altri conflitti che mostrano quando militarmente credibile sia lo scenario ideato da Straczynski.

Le atmosfere si fanno ancora più drammatiche, i personaggi principali hanno assunto i loro ruoli definitivi e le interpretazioni del cast sono sempre più sentite. Il carisma di Sheridan a capo di un esercito striminzito che non si arrende mai contro la sterminata flotta terrestre, la distruzione interiore di Londo, il valore di un G’Kar lontanissimo dallo spietato, cieco egoismo di quattro anni prima sono solo alcune delle perle caratteriali gestite da uno Straczynski mai così abile, sbalorditivo psicologo.

Il finale, triste e amaro, prima del curioso e originale epilogo che racconta cosa accade all’universo migliaia d’anni dopo i fatti raccontati, chiude un vero e proprio capitolo. E forse, Babylon 5 doveva terminare così.


Quinta stagione (1998)

L’aspro cambio direzionale che accompagna la parte iniziale di questo quinto anno è tremendo, una vera mazzata sui denti. Svanisce il pathos, si azzera il dramma, l’epicità catastrofica brucia in una decina di puntate autoconclusive insipide. Il clima è diverso, un momento di calma dopo anni di guerra va vissuto chiaramente con toni meno tragici e più colorati, ma questo non giustifica gracili storielle già noiose dopo il prologo. Trame elementari, come piccoli criminali che smerciano sostanze illegali, altri che fanno i bulletti, altri ancora che uccidono personaggi che spuntano per l’occasione, di cui non frega nulla a nessuno. In particolare, davvero rivoltanti la 5x05, Leaning Curve, in cui un banalissimo ranger Minbari combatte contro un cattivone altrettanto scontato, e la 5x08, Day of the Dead, come già detto in precedenza sceneggiata da Neil Gaiman, dove alcuni personaggi secondari morti nelle serie precedenti tornano a far visita ai sopravvissuti con scene piagnone e penose.

Sullo sfondo di cotanta sterilità narrativa (le stagioni 3 e 4 devono aver prosciugato il sangue a Straczynski), risalta la storia di un gruppo di telepath che vogliono voltare pagina e vivere in un mondo tutto loro. Niente di particolarmente efficace, si tratta di una trama secondaria utile a spiegare una volta per tutte, quando era comunque già stato detto, pur non in maniera così esplicita, la natura dei telepath stessi e quella dei Vorlon.

La serie comincia a ingranare soltanto dopo la metà, tornano gli echi battaglieri e rivoltosi e si iniziano a tirare i fili delle ultime trame lasciate in sospeso, ma sembra mancare quel mordente necessario, quell’eccellenza strutturale che di fatto pecca nel dare motivazioni un po’ troppo veloci e superficiali. Si respirano comunque momenti davvero intensi e drammatici, Boxleitner offre forse il suo miglior Sheridan di sempre, ed è inevitabile la lacrima finale, anche più di una a dire il vero, nell’insolito epilogo che lascia aperte molte porte, sicuramente troppe.

Altrettanto insolita la scelta di Straczynski di non offrire, nei vari film successivi, una vera e propria conclusione alle vicende, d’altronde l’universo e le sue minacce non si fermano mai, o quanto meno tappare qualche buco lasciato nella parte finale dell’ultima stagione. Il compito di mettere la vera parola fine sarebbe infatti toccato al sequel/spin off Crusade, ma problemi e incomprensioni con i produttori hanno chiuso la serie dopo la prima delle cinque stagioni programmate.

12 commenti:

  1. Fermi tutti! Ma è QUEL Straczynski dell'Uomo Ragno?? Se non ho preso una cantonata colossale ed è lo stesso autore, allora ciò spiega molte cose!! Personalmente leggo comics solo quando ci sono delle run interessanti, e quella di Spiderman di Straczynski-Romita che la Marvel Italia ha recentemente ripubblicato è molto, molto godibile! Samuel M

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  2. Ma la serie completa si riesce a trovare anche in italiano?
    Ah, e se ti può consolare, anche io sono costretto a connettermi senza una ADSL ;-)

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  3. Sono d'accordo con te quando affermi che Boxleitner impiega un bel pò prima d'ingranare,tra parentesi non è mai stato spiegato pienamente il vero motivo della sostituzione.Specialmente dopo che per tutta la prima stagione JMS e gli sceneggiatori non avevano fatto altro che ripetere quanto fosse eccezionale Sinclair.
    Sull'inutilità della 5 stagione :credo che il colpevole sia il network ad averla imposta per forza.
    Comunque Jms ha costruito un vero capolavoro della science fiction.

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  4. Grandissima serie (c'era anche lo zampino di Ellison) e grandi post tematici.
    Io resto pro-Sheridan (Sinclair era troppo ruvido).
    Mitico il blooper in cui Boxleitner al prio ciak sbaglia il proprio nome e si presenta come Sinclair (pare gli avessero rifilato un copione corretto alla svelta...)

    Tutta la serie esiste in forma di colossale scatolone in originale (quasi quasi se mi confermano la borsa di studio...) ma in Italiano non saprei.
    MammaRAI lo ha massacrato, Babylon5...

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  5. @ Samuel: sì, è lo stesso. Dopo aver tentato un paio di volte di ripartire con nuove serie tv legate al mondo di Babylon 5, naufragate però subito, si è dedicato completamente ai comics, a quanto ne so. Non lo conosco in veste di sceneggiatore, ma prima o poi lo proverò sicuramente. :)

    @ Sekhtemy: se hai Sky la fanno, in italiano, costantmente in loop su Jimmy. Altrimenti, purtroppo no (c'è solo il cofanetto con la prima serie, come diceva Nick, ma non so se sia compreso anche l'importante The Gathering). Mille anni fa la RAI aveva fatto cose immonde tipo trasmettendo di notte solo la seconda serie, o la prima e la terza, non ricordo bene.
    I cofanetti import costano poco, io l'ho vista con sottotitoli in inglese, ed è davvero di facile comprensione (anche senza sub, a dirla tutta). :)

    @ Nick: però l'allontanamento di Sinclair diventa fondamentale per un bellissimo colpo di scena. E sulla quinta stagione, chissà, forse Straczynski voleva preoseguire con altre serie ed è stato fermato, perché tutto è lasciato aperto, mah...

    @ Davide: grazie. :)
    La scena con l'errore di Sheridan non la ricorda, ma è clamorosa. :-D

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  6. Un paio d'informazioni utili,nel cofanetto italiano manca THE GATHERING,quindi allo spettatore del cofanetto vengono a mancare molte informazioni utili.Del resto visto lo scarso successo in Italia non volevano fare neanche quello.Solo grazie alle pressioni del fanclub di B5 è stato possibile poter avere nel nostro paese il cofanetto con la prima stagione. Del resto lo scarso successo è dovuto al trattamento immondo che la RAI ha compiuto sulla serie.Se non ricordo male è stato programmato il pilot e poi direttamente la seconda stagione saltando la prima e la terza stagione.E poi programmando la 4 e 5.
    Invece anni prima in vhs era circolato solo per il noleggio il pilota ed gli episodi 18 e 19 che infatti anche sul cofanetto hanno un doppiaggio diverso.

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  7. Mi chiedo quale sia il senso con cui un network acquista episodi a caso di una serie tv per poi trasmetterli ancra peggio a ore improponibili, davvero, è una cosa ridicola e inspiegabile...

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  8. Eccellente analisi, Simone (be', ne abbiamo già parlato a lungo).
    Riguardo alla quinta stagione, ho appreso di recente che il problema non fu un prosciugamento creativo del buon Stracz in seguito a 3a e 4a stagione, ma un prosaico prosciugamento del portafogli del network...
    Fino all'ultimo, durante le riprese della 4a, non c'era affatto certezza che la 5a (prevista nel progetto iniziale come stagione finale) si sarebbe fatta - anzi, pareva proprio di no. Tant'è vero che l'ultimo episodio della 5a, Sleeping in Light (da sempre inteso come episodio conclusivo di B5), fu anticipato e girato in realtà nell'ambito delle riprese della 4a, e collocato come finale della 4a stessa e di B5 tutto.
    Poi, quando arrivò conferma di una 5a, fu girato A Deconstruction of Falling Stars, e Sleeping in Light fu rimesso alla fine della 5a. (Se guardate i credit di questi due episodi, trovate conferma).
    Ecco quindi perché quella sensazione, che sottolinei, che B5 "avrebbe dovuto finire" con la quarta. Di fatto, la cosa fu voluta: episodio finale a parte, Stracz modificò il tutto in corso d'opera in modo da portare a un finale dignitoso e efficace pur senza la 5a. Quindi anticipò alcuni degli eventi importanti, tirò fili, sveltì i ritmi. E ce la fece benissimo, perché in effetti la quarta chiude in maniera bella e non lascerebbe troppo amaro in bocca: tante porte aperte, ma aperte "bene", non aperte "male" le lascerà comunque la 5a.
    Tra l'altro, questa esigenza di chiudere con la 4a ha anche contribuito, molto probabilmente, a quel senso di urgenza, e a quel ritmo denso e intenso caratteristici della 4a.
    Nel girare la 5a, quindi, si ripartì in qualche modo senza le idee ben chiare. Nella testa del suo creatore la cosa probabilmente era conclusa. Tra l'altro Claudia Christian aveva già preso altri lavori e quindi non era disponibile, costringendo così a inserire il personaggio della Lochley, che non aveva sufficiente storia per ricoprire quel ruolo, e rimase sempre un personaggio appiccicato.
    Molto probabilmente ci si ritrovò in un paradosso: alcuni eventi inizialmente intesi per la 5a erano stati anticipati nella 4a: quindi non si poteva più seguire quelli nella 5a; altri eventi che nella 4a era previsto impostare, per poi risolverli nella 5a (la telepath war, per esempio), erano stati tolti dalla 4a, perché troppo complessi per una sola stagione.
    Quindi bisognava inventarsi altro. Però non c'era abbastanza tempo per sviluppare un nuovo arco ampio; da qui una stagione molto episodica, con storie molto piccole e poco inserite nel contesto (la colonia di telepath EMO su B5 avrebbe dovuto essere ovviamente inserita nel contesto della telepath war).
    Riguardo alla sostituzione di O'Hare con Boxlettner: inizialmente Sinclair doveva rimanere. Fu poi però in questo caso una scelta - molto felice - di Stracz sostituirlo con Sheridan, maturata durante le riprese della prima stagione (anche perché O'Hare, attore teatrale, non si trovava molto bene con i ritmi televisivi: quindi era meglio collocarlo nelle serie successive come personaggio rilevante, ma non così presente). Infatti, originariamente, il ruolo di Anna Sheridan avrebbe dovuto essere quello di Catherine Sakai (l'innamorata di Sinclair, che alla fine della 1a parte per una missione verso il rim: in realtà avrebbe dovuto essere lei a imbattersi negli Shadow e tutto ciò che ne consegue). Il creatore della serie pensò però, giustamente, che nell'ambito di una serie così corale, sarebbe stato troppo per un solo personaggio guidare B5 nella Shadow War e anche diventare ciò che diventa Sinclair.

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  9. Eccellente analisi, Simone (be', ne abbiamo già parlato a lungo).
    Riguardo alla quinta stagione, ho appreso di recente che il problema non fu un prosciugamento creativo del buon Stracz in seguito a 3a e 4a stagione, ma un prosaico prosciugamento del portafogli del network...
    Fino all'ultimo, durante le riprese della 4a, non c'era affatto certezza che la 5a (prevista nel progetto iniziale come stagione finale) si sarebbe fatta - anzi, pareva proprio di no. Tant'è vero che l'ultimo episodio della 5a, Sleeping in Light (da sempre inteso come episodio conclusivo di B5), fu anticipato e girato in realtà nell'ambito delle riprese della 4a, e collocato come finale della 4a stessa e di B5 tutto.
    Poi, quando arrivò conferma di una 5a, fu girato A Deconstruction of Falling Stars, e Sleeping in Light fu rimesso alla fine della 5a. (Se guardate i credit di questi due episodi, trovate conferma).
    Ecco quindi perché quella sensazione, che sottolinei, che B5 "avrebbe dovuto finire" con la quarta. Di fatto, la cosa fu voluta: episodio finale a parte, Stracz modificò il tutto in corso d'opera in modo da portare a un finale dignitoso e efficace pur senza la 5a. Quindi anticipò alcuni degli eventi importanti, tirò fili, sveltì i ritmi. E ce la fece benissimo, perché in effetti la quarta chiude in maniera bella e non lascerebbe troppo amaro in bocca: tante porte aperte, ma aperte "bene", non aperte "male" le lascerà comunque la 5a.
    Tra l'altro, questa esigenza di chiudere con la 4a ha anche contribuito, molto probabilmente, a quel senso di urgenza, e a quel ritmo denso e intenso caratteristici della 4a.
    Nel girare la 5a, quindi, si ripartì in qualche modo senza le idee ben chiare. Nella testa del suo creatore la cosa probabilmente era conclusa. Tra l'altro Claudia Christian aveva già preso altri lavori e quindi non era disponibile, costringendo così a inserire il personaggio della Lochley, che non aveva sufficiente storia per ricoprire quel ruolo, e rimase sempre un personaggio appiccicato.
    Molto probabilmente ci si ritrovò in un paradosso: alcuni eventi inizialmente intesi per la 5a erano stati anticipati nella 4a: quindi non si poteva più seguire quelli nella 5a; altri eventi che nella 4a era previsto impostare, per poi risolverli nella 5a (la telepath war, per esempio), erano stati tolti dalla 4a, perché troppo complessi per una sola stagione.
    Quindi bisognava inventarsi altro. Però non c'era abbastanza tempo per sviluppare un nuovo arco ampio; da qui una stagione molto episodica, con storie molto piccole e poco inserite nel contesto (la colonia di telepath EMO su B5 avrebbe dovuto essere ovviamente inserita nel contesto della telepath war).
    Riguardo alla sostituzione di O'Hare con Boxlettner: inizialmente Sinclair doveva rimanere. Fu poi però in questo caso una scelta - molto felice - di Stracz sostituirlo con Sheridan, maturata durante le riprese della prima stagione (anche perché O'Hare, attore teatrale, non si trovava molto bene con i ritmi televisivi: quindi era meglio collocarlo nelle serie successive come personaggio rilevante, ma non così presente). Infatti, originariamente, il ruolo di Anna Sheridan avrebbe dovuto essere quello di Catherine Sakai (l'innamorata di Sinclair, che alla fine della 1a parte per una missione verso il rim: in realtà avrebbe dovuto essere lei a imbattersi negli Shadow e tutto ciò che ne consegue). Il creatore della serie pensò però, giustamente, che nell'ambito di una serie così corale, sarebbe stato troppo per un solo personaggio guidare B5 nella Shadow War e anche diventare ciò che diventa Sinclair.

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  10. Scusandomi per il doppio post (oggi la mia connessione è peggiore della tua), correggo anche una cosa: "tante porte aperte, ma aperte "bene", non aperte "male" le lascerà comunque la 5a" doveva essere
    "tante porte aperte, ma aperte "bene", non aperte "male" come le lascerà invece la 5a".
    Ovvero: 5a = male. :-)
    Sorry.

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  11. Grazie per gli aggiustamenti, tornano tante cose e scende pure una nuova lacrimuccia. :)

    Mentre su Sinclair/Sheridan, pensavo che l'allontanamento del primo fosse stato stabilito sin da subito proprio per il ruolo che acquisirà in futuro, o meglio, nel passato. :)

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  12. Un pò in ritardo, ma grazie per il chiarimento :)
    Non sono parabolico e non ho Sky, quindi dovrò ripiegare sui DVD; l'inglese non mi spaventa, anzi, può essere uno stimolo per non fare arrugginire la conoscenza della lingua.

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